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Due ore e cinquanta da Bologna Centrale a Roma Termini.
Predico spesso che sarebbe stato meglio spendere i soldi dell’alta velocità per migliorare la qualità media delle nostre sfasciate ferrovie e le condizioni subumane di milioni di pendolari, ed oggi che per la prima volta, a mezzogiorno e mezza, approfitterò della nuova linea e dei nuovi tempi, ammettere questa grande comodità mi dà quasi un senso di colpa.
Ma la cosa mi concede anche la possibilità di aggiornare il blog, che fra un impegno straordinario e l’altro in questi giorni di ponte, sarebbe rimasto a corto di nuovi post per troppo tempo, per quanto riguarda le mie abitudini.
Ovvero per garantire un senso di continuità, in qualche modo affettiva, a chi mi segue, pur sapendo che nessuno resterebbe turbato o deluso da un paio di giorni in più di mio silenzio.
Ovvero, magari chissà, per l’acquisita dipendenza di chi ormai sente la propria vita bisognosa della sorveglianza da parte di un occhio pubblico da “grande fratello”. Beh, diciamo da grande cugino, visto che la modalità del controllo non è poi così passiva e così continua.
Vado al ‘Concertone’ di Piazza San Giovanni. Se la memoria non mi inganna è la quarta volta in cinque anni che ci vado di persona, mentre due anni fa lo seguii quasi per intero in tv.
E’ un evento che amo molto, tanto da sobbarcarmi, oltre al viaggio, l’idea di finire inglobato nella calca di quell’oceano di ragazzi, un milione, magari due, o forse un miliardo, l’impressione è quella.
Ma so per esperienza che il mio essere “fuori quota” per età non darà fastidio a nessuno di loro, e dunque neanche a me.
E poi è un modo degno per festeggiare l’arrivo del tanto sospirato tempo stabile, secondo tutte le previsioni da diversi giorni in qua, e l’inizio, in concomitanza con il Primo maggio, di quello che da molti anni ho consacrato nei miei bioritmi come il semestre della luce e della vitalità.
E poi quel milione, o miliardo, di ragazzi ancora dotati, chi più chi meno, di qualche ideale sano (oltre che, purtroppo, di tonnellate di ‘erbette aromatiche’ da mandare in fumo per l’occasione), fa bene al cuore e alla conservazione, ogni giorno più dura, della speranza.
E infine la musica, insieme a quel po’ di ‘happening’, che si fa su quel palco e su quella piazza, è sempre molto viva, interessante, stimolante, e coinvolgente. Forse è stata proprio la lettura dell’eccezionale programma degli ospiti musicali presenti quest’anno a convincermi del tutto a comprare i biglietti del treno.
Copio e incollo parte dell’elenco: Elio e le Storie Tese, Pfm, Caparezza, Edoardo Bennato, Stefano Bollani, Irene Grandi, Piero Pelù, Max Gazzè, Enzo Avitabile, Sud Sound System, Tricarico, Cisco, Giorgia, Paola Turci, Marina Rei, i Nomadi.
Ho dimenticato qualcuno ?
Beh, la presenza di Vasco Rossi, anche se non sarà per la prima volta, non può passare inosservata. Anzi dà all’evento una connotazione diversa dal solito, soprattutto per l’altro milione, o miliardo, di persone che sarà capace di attirare quell’autentico mostro di popolarità nazionale ed intergenerazionale.
Il forum del sito della manifestazione, frequentato soprattutto dai “duri e puri”, ha tendenzialmente criticato, anzi stroncato quella presenza, quelle presenze, vissute come un corpo estraneo rispetto allo spirito sociale, politico e anche musicale di quella piazza.
Da parte mia, pur non nutrendo un particolare amore per quel geniaccio della comunicazione musicale, ritengo positiva e pure sincera la sua partecipazione, e ritengo anche utile l’avvicinamento al concertone, quello che si svolgerà prima, quello “puro”, da parte della specifica immensa folla dei suoi seguaci, che sicuramente ne resteranno, in varia misura, contaminati positivamente.
Ma andrò contro corrente, perchè per me l’inizio della sua esibizione, in serata, sarà il momento di intraprendere la durissima impresa di uscire da quell’oceano umano per dirigermi verso la stazione di Roma Tiburtina.
Su Radio2 la diretta comincerà alle 16, e sarà commentata per tutto il pomeriggio da Cirri e Solibello, quelli di Caterpillar.
Alla tv, su RAI3, inizio invece alle 15.15.
Buon concerto a chi potrà seguirne una piccola o grande parte.
Ma soprattutto, non me ne dimentico, buon Primo Maggio.
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Immagine da:
http://www.salviamopeterpan.com/ep/la-freccia-rossa/
Visto in tv .
Sicuramente meglio che dal vivo, come spiego nel prossimo post.
Bello il concertone, fra tutti mi è piaciuto Caparezza! Geniale! Ciao. Non ti chiedo se ti sei divertito perchèè una domanda superflua! Ciao Myrta
Credo che Caparezza sia attualmente uno dei più grandi e, come hai detto tu, ‘geniali’ musicisti popolari italiani, e ho molto piacere della grande visibilità che il concertone gli ha dato, a dispetto dei canali (soprattutto televisivi) più frequentati, nei quali è molto più facile imbattersi in fossili del calibro di un Al Bano o di un’Ornella Vanoni.
La mia esperienza a Roma quest’anno è stata purtroppo decisamente negativa, per l’eccesso di confusione, stress fisico, distrazione e strafottenza, infiltrate nell’oceano del popolo del Primo maggio dal fiume in piena del popolo di Vasco; di questo i giornali e i siti non hanno parlato; conto di farlo da parte mia nel prossimo post.
Ciao !
Le proteste “no TAV” mi hanno sempre lasciato dei dubbi. Un paio di giorni fa ci ho ripensato quando, partendo da Parigi, ho raggiunto Lione in 2 ore (466 km, secondo il signor Gughel Meps). Nello stesso tempo, si potrebbe coprire la distanza tra Trieste e la località posta esattamente a metà strada tra Sillavengo e Carpignano Sesia, mentre al momento 2 ore non bastano nemmeno per arrivare a Padova (183 km, sempre a detta dello stesso signore).
Le comodità, cara Dichtung, sono indiscutibili. Anche prescindendo dalla follia del progetto della Valsusa, non mi sento però di condannare in genere le proteste contro la TAV.
Impatti ambientali quasi sempre sottovalutati su un territorio già abbastanza martoriato, una qualità media del servizio ferroviario esistente quasi alla deriva, una diffusione di internet, che potrebbe risparmiare gran parte degli spostamenti di lavoro, ostacolata da logiche oscurantiste anzichè agevolata.
In Francia il quadro di contorno è ben diverso…
Un caro saluto telematico (quindi …più veloce della luce !).
Buon 1° maggio Franz!!!
E poi ci troveremo come le star … a bere del whisky al Roxy bar…
A presto!
Giovanna
Ciao cara Giovanna. A Bologna, proprio sotto le Due Torri, c’è da sempre il Roxy Bar. Anche se mi resta qualche antico dubbio che sia proprio quello, ad aver ispirato la canzone più famosa e forse più bella di Vasco, dovresti vedere le migliaia di scritte con il pennarello, del popolo dei suoi fan, che “adornano” il piano interrato dove ci sono le toilette.
Spesso mi capita di andarci a bere un caffè dopo cena. Non bevo superalcoolici, ma se “ci incontreremo come star” potrò fare un’eccezione!
Ciao e a presto.