Marina e la corrente

senesedit

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Marina Senesi, “attrice, autrice, conduttrice radiofonica”, come viene definita nel suo sito, è rimasta amica e saltuaria collaboratrice di “Caterpillar” su Radio2, dopo averne lasciata la redazione nel 2004.
La vidi recitare durante un recente “Caterraduno”, quando portò in scena il suo monologo “La vacanza”, scritto a quattro mani con la giornalista di ‘Report’ Sabrina Giannini. Bello, a tinte molto forti, sul caso Ilaria Alpi.

Conserva il suo divertente tono ironico e scontroso, da antidiva, nei collegamenti telefonici che in qualche occasione continua ancora ad effettuare per la trasmissione.
E lo stesso tono anticelebrativo, più che mai, sta adottando in questi giorni, mentre è impegnata in una bizzarra impresa acquatica che ha avuto, al battesimo, l’imprimatur di un altro amico della trasmissione, Alex Bellini, il rematore solitario, le cui telefonate dagli oceani avevano un sapore decisamente più epico.
L’impresa consiste nel recarsi in pedalò a Senigallia, per il prossimo ‘Caterraduno’, da Milano, lungo i Navigli, il Po e l’Adriatico, accompagnata da “pedalatori scelti” volontari, giorno dopo giorno.
Esattamente come, a suo tempo, quelli di Alex Bellini, i suoi collegamenti sono preceduti da una gradevolissima sigla musicale composta e cantata dal bolognese Mirco Menna:

“… e pedala pedala sull’acqua dolce
pedala sull’acqua marina
dolce nell’acqua Marina cammina a pedali
tra amici di tutti i tipi…”

E la mica tanto dolce Marina pedala, o meglio fa pedalare, o meglio ancora in questi giorni si lascia trascinare dalla corrente del fiume in una piacevole deriva, turbata solo dalle colonne dei ponti che, come ci racconta, generano dei piccoli vortici fastidiosi e un po’ ridicoli agli occhi dei saltuari osservatori.

Osservo quest’esplosione primaverile, questo rigoglio fantastico di verde lussureggiante, di cieli e di sole luminosissimi, di macchie di papaveri diffuse a pioggia sui campi, in un trionfo di vita che lascia sbalorditi.
La bellezza, il richiamo alla vita, mi accorgo, conoscono il loro apice proprio quando ancora fai fatica a rialzare lo sguardo dalle fatiche di un altro inverno.
E quasi senti lo struggimento di non riuscire a catturare, a fermare, tutto questo, quasi fosse un’illusione, un sogno improvviso e fugace.
Ma intanto te ne lasci conquistare e sedurre e pervadere, giorno dopo giorno, e anche tu assapori il piacere di lasciarti finalmente trascinare dalla corrente in una piacevole deriva.
Proprio come Marina Senesi, anche se in maniera solo simbolica, mi sembra di essere pilotato ormai da correnti amiche verso i giorni di quel piccolo miracolo di gioia, che si è sempre realizzato, rappresentato dal Caterraduno a Senigallia, quest’anno dall’8 al 14 giugno.

E mi sento quasi anestetizzato, nei confronti di quanto vedo succedere nella nostra assurda Italia.
Agli antipodi, sia nel calendario sia nei sentimenti, di quella voglia di piazza, di cambiamento, di “autunno caldo”, che provavo sul finire dell’estate scorsa, e che vidi materializzarsi solo nel movimento di protesta di studenti e insegnanti contro le riforme della scuola e dell’università.
Anestetizzato, ma non cieco di fronte al dipanarsi di questo strano spettacolo.
Decido in cuor mio, con pazzesca leggerezza, che da ieri ufficialmente siamo in un regime di dittatura.
Perchè ieri è stata pubblicata una sentenza di primo grado che sancisce che il nostro primo ministro è un corruttore, ma lo stesso primo ministro si era garantito preventivamente l’impunità con un’apposita legge.

Anestetizzato, ma non acritico e incapace di prospettiva.
E così penso che il corpo sociale italiano sia malato, e i mezzi di informazione e di manipolazione del pensiero, nelle mani del dittatore, ne abbiano inibito gli anticorpi, facendo prevalere, di quel corpo sociale, l’aspetto più meschino, misero, retrogrado, incivile, sordido, violento.
Ma penso anche che ogni fenomeno ha una sua dinamica, e questo non possa esserne da meno, per quanto invadente e all’apparenza definitiva sia stata l’epidemia delle coscienze.
Sono successe due cose importanti, nel giro di pochi giorni: prima la separazione di Veronica Lario con lo scandalo di una (ex-)minorenne che di cognome fa Letizia (e che proprio ieri è stata scoperta …lieta intestataria di preziosi beni immobiliari), poi, come detto sempre ieri, la pubblicazione di quella sentenza contro l’avvocato Mills, quello che si è dichiarato corrotto da “Mister B.”.
Gli anticorpi sociali di onestà non possono essere stati completamente annientati da uno schermo televisivo: penso che queste novità possano cominciare a dare gradualmente e finalmente ad essi nuova vitalità ed efficacia.

Urla “Vergogna !” nei confronti della magistratura, addirittura quattro volte di seguito, la Jena Ridens in versione Caimano, dal suo palcoscenico preferito, quello della città devastata dal terremoto.
E a me viene da pensare che quei suoi falsi proclami comincino a perdere efficacia ed attrattiva, e che il lungo ciclo del suo impero abbia preso ormai la via del declino.
Forse le prossime elezioni europee ed amministrative, chissà, non faranno in tempo a testimoniare tutto questo, se non con qualche piccolo ma importante segnale, e non ci sarà evitata la prosopopea di un trionfo popolare annunciato.
Ma sarà interessante leggerli, quei segnali, magari un po’ in ombra eppure significativi, a testimonianza di una dinamica da sempre inarrestabile, quella che chiamano storia.

E’ strano osservare tutto questo mentre vengo cullato da un’ipotetica barca placidamente alla deriva su un fiume, fra campi di papaveri, cieli luminosi, insegnamenti di positività e speranza di gioia.

E’ strano, penso, mentre mi assopisco sotto i raggi caldi del sole.
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Immagine tratta dal sito:
http://www.caterpillar.rai.it

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15 risposte a Marina e la corrente

  1. alanford50 ha detto:

    Parole sante le tue, un punto di vista che non fa una grinza, ma c’è qualcosa che lascia sempre il sapore amaro in bocca, ho la percezione che quel movimento giovanile di cui tu mi parli esista, anzi esiste senza ombra di dubbio, ma mentre una volta (anche se per un tempo tutto sommato brve, in verità) si aveva netta la percezione di un continuo muovere di idee e di movimenti giovanili, era un insieme di onde che messe insieme smuvevano il mare (almeno così mi sembrava), ora invece pur sapendo che qualcosa si muove ho la netta sensazione che il tutto non crei minimamente quella famosa onda, so che si sono i movimenti per la pace, so che grillo riempe gli stadi di gente che vuol sentirsi dire l’inutile verità, ma com’è che non riesco a togliermi da addosso la sensazione che tutto questo non smuove le coscienze e quindi non serve assolutamente a nulla.

    E vero che l’informazione ha le sue grandi colpe, ci meritiamo quel centesimo posto che la nostra stampa ha nella classifica mondiale sulla libertà di stampa, è vero che esistono nonostante tutto fonti che in qualche modo la verità riescono comunque a farla trapelare, è vero che esiste internet dove ogni singolo può dire la sua,ma allora perchè tutto questo immobilismo? perchè in fin fine più di mezza Italia ha abbassato la schiena per asservire il padrone, forse solo per la illusione di sicurezza di avere delle briciole sicure? o come forse è successo nel passato è più comodo lasciare pensare gli altri, è più comodo essere asserviti ad una mente pensante che ci toglie l’onere di dover sforzarci di pensare e di darci da fare? in fondo forse è la cosa più facile stare nella massa che grida unanime un nome, è la cosa più facile metterci tutti in fila a baciare l’anello della mano che cida e darà tanti caxxottoni in testa, ma l’essere nella massa in fondo ci rassicura che se nache non si avvereranno le promesse che ci vengono regalate, l’essere nella massa ci da l’impressione di dividirne almeno la pena tra tutti, una specie di mal comune mezzo gaudio, pronti a rinnegarlo quando ci renderemo conto di essere stati totalmente traditi, è proprio vero che la storia si ripete sempre e che l’uomo non sa proprio imparare dai prorpi errori, anche da quelli commessi molto recentemente nella storia….

    Se tutto va come sembra, ci ritroveremo presto nelle piazze ad inneggiare il nostro salvatore, chissa di che colore sarà la nostra camicia’ certo è che almeno avremo risolto il problema di cosa fare il sabato….

    Ciao Franz alla prox. ciaooo neh!

    • Franz ha detto:

      La realtà non è incoraggiante, lo ammetto, soprattutto per chi, come noi, ne ha già viste parecchie ed ora percepisce un senso di immobilismo e allo stesso tempo di baratro.
      Ma la realtà non è mai statica. E’ appena passato il “pacchetto sicurezza” che, fra le altre corbellerie, prevede l’articolo 50 bis: si tratta del primo deciso attacco alla libertà sulla Rete. Ed io sono contento, perchè sono provvedimenti come questo che possono risvegliare il torpore di chi si è adattato allo status quo.
      Un saluto molto battagliero.
      Hasta la victoria.
      Siempre.

  2. Alanford50 ha detto:

    Ciao Franz, tu scrivi: Sono poi convinto come te che la via da percorrere sia un’urgente riappropriazione di responsabilità da parte di tutti;

    A pensarci bene, mi chiedo se è ancora realizzabile un progetto di questo tipo, mi chiedo se siamo ancora in tempo, se non è solo più utopia storica, resa tale dal reale quotidiano vivere e pensare, ora che le ideologie fanno parte di un passato ormai remoto, dove i valori sono stati spostati su cose molto più rali, ma anche banali e futili, chi c’è ancora disposto a costruire una qualsiasi cosa unicamente su di una idea il più possibile condivisa, ma soprattutto dov’è questa idea, dov’è questo sogno, questo ideale, chi c’è che è ancoracapace di vivere il presente unicamente per un ipotetico futuro, purtroppo non vedo nulla del genere, non vedo nessun movimento, tutto langue, perso in mille realizzazioni dell’immediato, una ideologia richiede un sogno, un’idea, un progetto, del tempo e persone disposte a spenderlo dietro ad un qualcosa che probabilmente non vedrà mai realizzato, oggi tutto si basa sul tutto subito o niente, quindi non nutro speranze per il domani, la lotta sarà sempre di più su realizzazioni immediate, oggettivamente obbligate da un momento non felice del vivere e della visione del futuro….

    Speriamo che tutto vada per il meglio.

    Ciaooo neh!

    • Franz ha detto:

      E’ abbastanza evidente che le ideologie, e, con quelle, la preziosa capacità visionaria degli spiriti più nobili, non godano di buona salute.
      Ma il tuo quadro, sotto questo profilo, mi sembra un po’ troppo fosco.
      Limitandosi al mondo dei giovani, ti invito a considerare quelli, e sono tanti, che sfilano alla biennale marcia della pace Perugia-Assisi (che, per inciso, quest’anno si svolgerà invece, sempre in ottobre, a Gerusalemme), e poi quelli impegnati nel volontariato, o in movimenti come Libera di don Ciotti, o di natura ambientalista, Greenpeace, Legambiente, WWF, eccetera.
      Una nicchia, una goccia nell’oceano, mi dirai; a me sembra qualcosa di più.
      E poi c’è un’altra nicchia: ci siamo noi internauti. La quantità di voci di dissenso, in qualche modo sdegnate dalle oscenità dei potenti, a me sembra comunque impressionante. E Beppe Grillo, nei palasport, fa sempre il pieno.
      E Report, ed Annozero, sono trasmissioni seguite da una certa fetta di pubblico, che non trascurerei.
      Decisamente più cupa è la mia percezione della crisi ambientale globale, per l’impressionante progressione temporale che l’ha generata, e per la titanica difficoltà di un cambiamento di rotta. In questo sì, mi chiedo, razionalmente senza intravvedere soluzioni, “se è ancora realizzabile un progetto” di salvaguardia. Ma è un altro discorso.
      Una buona settimana a te.

  3. Misss ha detto:

    Bacio ciao wrommmmmmmmmmm

  4. antonio & susanna ha detto:

    Speriamo che l’anestetico propilato in gran quantità al popolo italiano ormai dai tempi del drive in stia perdendo i suoi effetti !!!!!!
    condividiamo perfettamente tuttele tue considerazioni e continuiamo a sperare ” adda passa a nuttata “

    • alanford50 ha detto:

      Eeee ma sta nuttata e lunga assai però.

      Quello che più mi fa specie e che una buona fetta del suo elettorato e composto da persone di origini e dal tipo di vita “umile”, nel senso buono del termine ovviamente, ossia quelle persone che una volta votavano tendenzialmente più verso sinistra, coloro che una volta proteggevano le classi operaie, mi sa che sono gli ultimi a vedere in LUI l’eventuale salvatore in grado di capovolgergli il proseguo della loro triste e monotona vita, che strano…va bene che LUI si è autoproclamato Dio quindi è anche giusto che gli umili vadano a lui…è tutto una questione di Fede…

      Ciaooo neh!

    • Franz ha detto:

      Cari Antonio e Susanna, sono stato anticipato nella replica dall’amico Alanford, che sottoscrivo del tutto.
      Non mi resta che ringraziarvi e salutarvi caramente.

  5. alanford50 ha detto:

    Io purtroppo non vedo neanche più come immediata soluzione il riappropriarsi delle responsabilità da parte di tutti, magari bastasse questo, ormai siamo ben oltre, pur ammettendo tutte le buone intenzioni occorreranno tempi moltlo lunghi per dare un nuovo e più giusto senso alle cose, sicuramente molto più tempo di quanto ci abbiamo messo a distruggerle, quindi in questo momento secondo me siamo tutti asini a cui è stata messa davanti una carota, e tutti tiriamo il nostro fardello in direzione di quella carota, non ha importanza se qualcuno di questi asini è più cosciente di altri della sua situazione, perchè inesorabilmente siamo comunque tutti dominati e attratti da quella maledetta carota, così come non conta chi in effetti regge il bastone a cui è appesa la carota.

    Fino a quando non torneremo ad appropriarci ognuno del proprio senso di esistenza e di conviviale appartenenza non riusciremo più a toglierci il giogo dalle spalle e poco conta e importa chi regge il bastone con appesa la carota, il nostro vivere sarà sempre purtroppo incentrato su quella maledetta carota, unica motivazione al nostro esistere.

    Non la vedo molto bene, i giovani sono troppo distratti dalla loro ricca gioventù e dalle mille luci che gli sono state accese per distrarli, e chi come me è molto meno giovane è ormai sfiduciato ed in fondo meno motivato nel cercare nuove motivazioni dell’esistere.

    Ti lascio con il miuo classico saluto…ciaooo neh!

    • Franz ha detto:

      “Fino a quando non torneremo ad appropriarci ognuno del proprio senso di esistenza e di conviviale appartenenza…”
      Sfondi una porta aperta, caro amico: anch’io mi rendo conto della necessità di ripensare a gran parte dello stile di vita che è andato imponendosi nel corso del tempo.
      E anch’io penso che la diffusione di una cultura davvero sana, e davvero adatta ad affrontare il degrado che ormai si è generato, non possa venire, come grazioso dono, da chi è occupato a gestire gli affaracci del potere.
      Ciò non toglie che il disgusto sia (e penso debba essere) particolarmente forte quando la corruzione e l’aberrazione raggiungono i livelli a cui ci tocca assistere qui da noi.
      Come pure la mia indole fondamentalmente ottimistica mi porta a riporre qualche speranza nei germi di verità e giustizia che comunque si annidano a volte anche e addirittura nelle forze politiche.
      Senza voler ora mettermi a fare anch’io un’insulsa campagna elettorale, ad esempio, mi sembra che le liste civiche di Beppe Grillo, pur con tutta l’inevitabile inesperienza, forse velleitarietà, dei loro componenti, si presentino con un programma molto condivisibile, e molto vicino ad una cultura davvero alternativa.
      L’ennesimo grazie a te per la ricchezza dei tuoi contributi, e l’ennesimo ciaoooo neh.

  6. ReAnto ha detto:

    Ilaria Alpi 😦

  7. alanford50 ha detto:

    Ciao, ho letto il tuo pensiero, e condivido molte delle sensazioni da te espresse.

    Molto bella l’idea del viaggio sul fiume, viaggio per raggiungere un appuntamento sicuro, viaggio denso di sensazioni e di pensieri donati dal tempo che lento scorre insieme all’acqua che spinge la barca, un lento scorrere che consente il vedere, il sentire sia a chi ne è innocente spettatore sia chi ne è consapevole attore, c’è il tempo di guardare ed essere guardati, di sentire e di essere sentiti, di pensare e magari di essere anche solo per un attimo miracolosamente pensati.

    Circa il fatto che ti senti quasi anestetizzato, nei confronti di quanto vedi succedere nella nostra assurda Italia, non posso che condividere in toto il tuo sentore, è un periodo strano, sicuramente mille volte già vissuto, se non da noi sicuramente da altre generazioni, l’attimo in cui la paura di perdere quello che ci è stato inculcato come un momento tutto sommato bello, la paura che ci possa essere portato via da chissà quali forze maligne di nero o di rosso vestite, ci rende inebetiti, come quando da bambini al volgere della sera ben nascosti stavamo zitti zitti per non essere scoperti e per non vedere così l’inesorabile fine del gioco, siamo tutti zitti, accovacciati, stiamo respirando piano per non essere sentiti o visti, non osiamo proferir parola, per non rompere l’incantesimo che ci porterebbe all’inesorabile scontro con il reale, preferiamo il silenzio o ancor peggio la bugia, l’importante e prolungare il momento.

    L’amarezza di vivere un’illusione ci spaventa troppo, ci siamo scoperti incapaci di qualsiasi reazione, cosa fare, cosa fare di giusto, in verità non lo sa veramente più nessuno, ci siamo dimenticati come si fa a pensare, ci siamo dimenticati troppe cose, ci siamo abbandonati troppo all’oblio ed ad un falso star bene, per correre dietro a fantasmi svestiti, abbiamo perso le nostre sicurezze che in fondo servivano come appoggio sicuro al nostro vivere, abbiamo demandato a poche persone la nostra esistenza senza curarci troppo di dove ci avrebbero portato, in fondo è così bello sentirsi guidati e comandati, che bello non dovere mai sforzarsi di pensare al domani, sicuri che in fondo chi ci domina lo fa per il nostro bene e nel nostro interesse, senza chiederci ma quando mai nella storia dell’uomo è mai avvenuta una fesseria del genere, meglio non porsi mai questa domanda perché la risposta che tutti conosciamo ci fa e farebbe troppo male e poi in verità non abbiamo una vera domanda e non saremmo comunque in grado di comprendere l’eventuale risposta, quindi tanto vale sperare che chi ci comanda ci voglia un pochino di bene e pensi a noi….mamma mia come siamo messi, continuiamo a credere e a sperare unicamente nei miracoli…

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    • Franz ha detto:

      Grazie, caro Alanford, del contributo, ancora una volta meditato e generoso.
      Mi fa piacere anche il tuo senso di condivisione nei confronti di molte parti del mio scritto.
      Su un aspetto del tuo commento però mi trovi non del tutto in sintonia, laddove non vedo distinzione fra chi è stato ben cosciente del degenerare della situazione politica e chi, più che anestetizzare, si è lasciato ipnotizzare.
      Sono poi convinto come te che la via da percorrere sia un’urgente riappropriazione di responsabilità da parte di tutti, ma anche nei confronti delle forze politiche esistenti o esistite forse è utile fare una distinzione, dato che il grado di corruzione e quello di aberrazione nella scala dei valori non sono equamente distribuiti; in fondo, se penso alle ultime elezioni politiche, il programma elettorale della “sinistra arcobaleno” era assai condivisibile, altri meno, altri meno ancora; e l’annientamento di quella coalizione, forse dovuto proprio ad un senso di generica sfiducia dell’elettorato, ha certamente aiutato l’imporsi dell’attuale inqualificabile squadra di governo e del dittatorello ridente.
      Ancora un grazie e un ciaooo neh !

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