Macelli e speranze

amazzoniedit

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Sono passati molti anni da quando aprii l’ultima volta un barattolino di carne Simmenthal.
Ho invece comprato, un paio d’anni fa, un paio di scarpe Geox, che utilizzo nei giorni di pioggia.
Dunque sono anch’io corresponsabile della dissennata cancellazione della foresta amazzonica, secondo un recentissimo documento pubblicato da Greenpeace, frutto di un’inchiesta segreta durata tre anni, che dimostra come la distruzione del maggior patrimonio planetario di foresta (al ritmo di un ettaro ogni diciotto secondi) sia legata in prima battuta all’industria della carne e della pelle.

Nella sua versione italiana, il documento è costituito da diciassette pagine a colori ricche di illustrazioni, in formato pdf, che sarebbe bello stampare e diffondere copiosamente, se la cosa non avesse a sua volta un alto impatto ambientale.
Per la presentazione e lo scarico del documento, clicca qui.

In un corretto equilibrio fra denuncia di crimini e diffusione di notizie positive, Greenpeace è attualmente impegnata anche in una campagna per far conoscere gli ultimi ritrovati nel campo delle energie rinnovabili e in particolare del ‘solare a concentrazione’.
In particolare, alla faccia delle nostalgie nucleari e al carbone dei nostri mostruosi governanti, ci fa sapere delle cose straordinarie:

Il solare a concentrazione – noto anche come solare termodinamico – produce calore ed elettricità usando centinaia di specchi per concentrare i raggi del sole a temperature comprese tipicamente tra 400°C e 1000°C.
Le centrali a concentrazione possono fornire energia sicura su scala industriale per tutto il giorno ricorrendo a tecnologie di stoccaggio del calore. L’intensa attività di ricerca e sviluppo degli ultimi 15 anni ha permesso il decollo della tecnologia che negli ultimi anni si è sviluppata rapidamente.
Il solare a concentrazione potrà soddisfare, nello scenario più favorevole, il sette per cento dei consumi mondiali di elettricità al 2030 e un quarto al 2050.

Secondo lo scenario di sviluppo moderato, il solare a concentrazione potrà creare oltre 200 mila posti di lavoro entro il 2020 nelle regioni esposte a maggiore radiazione solare. Il dato aumenta a oltre 1,1 milioni al 2050. Entro la stessa data questa tecnologia permetterà di risparmiare circa 2,1 miliardi di tonnellate di CO2 annue, pari a circa quattro volte le emissioni attuali dell’Italia.

solaredit

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Anche per questo argomento esiste un documento in italiano in formato pdf, presentato e scaricabile da questa pagina.

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Fra le altre segnalazioni che avevo intenzione di fornire in questo post, c’era quella del “primo Festival della Decrescita felice”, che sapevo in preparazione per la fine di giugno in Val Borbera (fra Piemonte e Liguria).
Nel cercare notizie al proposito, ho scoperto che è stato rimandato per problemi organizzativi, ma la cosa mi ha permesso di notare quanto sia diventato vivace il sito del “Movimento per la Decrescita felice” di Maurizio Pallante.

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Se la “Rete per la Decrescita” resta un valido strumento di dibattito e di informazioni grazie alla mailing-list “Decrescita”  che ho già citato tante volte, mi sembra che questo nuovo sito, connotato in prima battuta come blog, dia un nuovo apporto molto vivo alla diffusione dell’importante e quanto mai condivisibile corrente di pensiero.

E, per finire, due splendide notizie che riguardano il tetro panorama dell’informazione nostrana.

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I ragazzi di Libera, il movimento contro le mafie di don Luigi Ciotti, stanno dando vita a “Radio 100 passi”, che, in ricordo e sulle orme di Peppino Impastato, comincerà le trasmissioni inizialmente come web-radio. Vedi qui.

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Mi accodo alla fulminea segnalazione che ne ha fatto già da qualche giorno il mio amico Filippo: Marco Travaglio, con un gruppo di giornalisti liberi (e di giovani coraggiosi), darà vita, a partire da settembre, ad un nuovo quotidiano, interamente sovvenzionato dai lettori e dagli abbonati, che ricorderà, nel titolo, “Il fatto” di Enzo Biagi, ed avrà anche una versione online gratuita.
Travaglio chiede, come suo costume, di “passare parola”, anche perchè è già cominciata una campagna di abbonamenti e di acquisto quote sociali a sostegno della splendida iniziativa. (vedi qui)

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P.S.: proprio mentre pubblicavo questo post mi è arrivato da Greenpeace l’invito a partecipare ad una “cyberazione”, cioè una protesta via email, nei confronti delle società produttrici di calzature coinvolte nella deforestazione dell’Amazzonia: Geox, Timberland, Nike, Clarks, Adidas, Reebok. Faccio mio ed estendo l’invito: clicca qui. .
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Immagini tratte da:
http://www.greenpeace.org/italy/
http://www.decrescitafelice.it/
http://www.myspace.com/radio100passi
http://www.voglioscendere.ilcannocchiale.it/

Informazioni su Franz

Per una mia presentazione, clicca sul secondo riquadro ("website") qui sotto la mia immagine...
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4 risposte a Macelli e speranze

  1. myrta09 ha detto:

    Non ho mai sopportato la carne in scatola nè le scarpe geox, però amo le borsette di vitello e le fiorentine. Dovremmo diventare vegetariani, mi sa che sarebbe meglio e vestire fibre naturali. Un sogno, forse. Myrta

    • Franz ha detto:

      Cara Myrta, il significato di essere vegetariani, o di tendere a quell’obiettivo, è in prima istanza la coscienza di evitare inutili “lussi alimentari” a spese di centinaia di milioni di affamati, molto più delle pur valide ragioni igienico-salutistiche, o di rispetto per la vita degli animali.
      Lo spiega in poche frasi Beppe Grillo nel suo ultimo post, che riprende, un giorno dopo il mio (l’ho bruciato sul tempo !!!) gli appelli di Greenpeace. Lo puoi trovare cliccando qui.

      Un sogno, dici tu. Forse, ma terribilmente necessario.
      Ciao, un saluto.

  2. alanford50 ha detto:

    A proposito del ritorno al nucleare di cui i nostri beneamati (si fa ovviamente per dire) politici governanti ci stanno ultimamente riempiendo le orecchie tanto perchè non possiamo poi dire che non ce lo avevano detto.

    In effetti è una delle mille e poi mille assurdità del nostro quotidiano, si sente nuovamente riparlare di nucleare, ed è evidente che questa soluzione verrebbe presa non per risolvere i reali problemi del nostro bisogno energetico, ma per il solito magna magna dei potenti e dei governanti, parlare di nuovo nucleare è pazzia allo stato puro visto che ancora non siamo riusciti a smaltire le scorie del precedente periodo e sogno nucleare, nato ormai quasi mezzo secolo fa ed in zone come Trino Vercellese, Caorso ed altre ex centrali sono ancora piene di quelle scomodissime scorie che nessuno sa cosa farne, scomoda eredità di un utopico sogno che lasceremo in regalo ad un bel numero di nostre prossime generazioni.

    Quindi il tornare a parlare di nucleare è una bestemmia politica, una bestemmia sociale, ed una bestemmia come scelta industriale, senza contare che prima di entrare a regime ci vorrebbero comunque almeno una 20ina di anni se non di più, quindi assolutamente una soluzone assurda, visto che la crisi è già esistente e persistente oggi.

    Viviamo nel paese conosciuto in tutto il mondo come il paese del sole e dei venti, perchè non iniziare seriamente a parlare di solare e di eolico in modo più serio, cominciando dal piccolo, ogni nuova abitazione deve avere un’impianto fotovoltaico, abbiamo milioni di tetti che per ora servono unicamente a ripararci dalle condizioni atmosferiche, perchè non sfruttarle anche per fare energia, un piccolo ma sostanziale aiuto, ovviamente ora si tratta di energie costose, ma se prendesse piede l’utilizzo in vasta scala i prezzi scenderebbero in modo esponenziale, rendendo queste tecniche assolutamente remunerative, pulite, senza scorie e a durata infinita (finchè esiste il paneta chiamato sole) .

    E’ ovvio che non c’è l’interesse politico, perchè il magna magna e i conseguenti guadagni astronomici portano da altre parti, senza tenere conto dei veri bisogni e delle convenienze della popolazione, per questo motivo sono ormai abbastanza convinto che anzichè vedere centrali eoliche o fotovoltaiche rivedremo spuntare quelle mostruose e spaventose centrali atomiche che tanto piacciono e fanno guadagnare i nostri beneamati politici e uomini di affari.

    Alanford50wordpress stats plugin

    • Franz ha detto:

      “Pazzia allo stato puro”: direi che la tua definizione è perfetta. Aggiungo solo un piccolo dato: negli USA, dove la produzione di energia è regolata esclusivamente da leggi di mercato (e dunque non precisamente etiche o ecologiche), da molti anni il nucleare è stato del tutto abbandonato. Ma qui da noi bisogna mantenere e foraggiare gli amici del buffone di corte.
      Grazie del tuo contributo, come sempre molto articolato, e un caro saluto a te.

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