Consigli per gli acquisti

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Sfruttare le attese ai posteggi, come quella, particolarmente lunga, che ho raccontato la volta scorsa, per leggere.
Magari !
Qualche collega lo fa; a me riesce difficile anche solo prendere in mano i bollettini che mi arrivano per posta: Greenpeace, Amnesty, Comitato podistico provinciale ed altro ancora, che tendono ad accumularsi inesorabilmente, insieme ad un mio vago e sistematico senso di inadeguatezza.
Col pensiero di dover riaccendere il motore da un momento all’altro, la capacità di astrarmi e donarmi alla lettura, già tendenzialmente scarsa, si rivela quasi sempre insufficiente.

Chissà se ci sarà spazio per i libri, in questa mia estate all’insegna di una vacanza vissuta più che altro a livello interiore, come ho già più volte accennato. Penso e spero di sì.
Gli anni anni scorsi, se ben ricordo, ho sempre dedicato un post estivo a qualche mia segnalazione, e voglio farlo pure ora, anche se a differenza delle altre volte saranno in gran parte indicazioni relative a libri che non ho ancora letto, ma di cui ho orecchiato qua e là un attendibile giudizio positivo, tale da farmi annotare autore e titolo.
D’altra parte, dell’unico libro terminato negli ultimi mesi, pubblicai già una mia breve recensione (vedi qui).
Vale comunque la pena ricordarlo ancora una volta, e dedicare alla sua copertina la prima immagine.

(Nota: su ogni immagine inserisco il link ad una delle recensioni trovate sul web).

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cope lamore

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Mercoledì prossimo andrò in treno a Roma, per partecipare alla “Notte bianca no-bavaglio” a cura di Marco Travaglio e molti illustri ospiti, sul tema di quell’orrenda legge contro le intercettazioni e la loro divulgazione, che il nostro altrettanto orrendo governo sta per promulgare, pur con alcuni ‘ritocchini’ richiesti, bontà sua, dal capo dello stato.
Rinuncerò per scelta ad una qualche “freccia rossa” ad alta velocità, ed approfitterò delle ore del viaggio di andata per finire un altro breve romanzo, cominciato nella settimana di vacanza lo scorso giugno a Senigallia.
Mi perdonerà l’autrice, che è una mia cara amica blogger dai molti nomi (Nuvola, Riri52, Myrta09) se ne parlo prima di averlo concluso, ma tengo particolarmente a segnalarlo perchè è un bel libro che merita di essere letto. Si intitola “Basterà uno sguardo” e il vero nome dell’autrice è Rita Zaghi.

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La voce narrante della protagonista si alterna al racconto in terza persona degli stessi eventi: è una tecnica insolita, che lascia un po’ sorpresi ma a cui ci si abitua fin dalle prime pagine.
Nella sua infelice condizione di paralisi totale, stesa su un lettino di ospedale senza possibilità di comunicare, ma peraltro con quella, ben viva, di pensare e di ricordare, Isadora ci porta a rivivere con una serie di flash-back una piccola epopea familiare contadina, incentrata principalmente nel periodo fra le due guerre, e nella campagna emiliana.
Un’epopea di valori semplici, di povertà, di affetti, di vicende quotidiane rivisitate con lo struggimento di quanto il passare del tempo, così come il degenerare delle condizioni fisiche della protagonista, si è portato via per sempre.
Il linguaggio è semplice, volutamente popolare, diretto, capace di toccare ripetutamente le corde del cuore.

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Mi è capitato qualche volta, anche a distanza di molti giorni, di ascoltare una trasmissione molto particolare in onda su Radio2 dalle 12.10 alle 12.30 di tutti i giorni dal lunedì al venerdì. E ogni volta ne sono rimasto incantato, affabulato, affascinato, come di fronte alla grande narrativa.
Perchè, nella sua essenza, di narrativa si tratta. Si intitola “Amnèsia”, con l’accento sulla ‘e’, ed è il racconto minimalista, fintamente (anzi, riferendomi alla sigla iniziale, direi …”spergiuramente”) autobiografico, delle vicende cittadine di un giovane uomo che, privato del suo passato da una forma di totale amnesia, affronta ogni cosa come fosse la prima volta, con il gusto di vivere, e di incidere ogni nuova esperienza su quella tabula rasa.
Mi ha ricordato un po’, nella frammentarietà dei brevi segmenti narrativi, le famose “Peanuts” di Charlie Brown e compagnia, disegnate e scritte da quell’altro geniaccio che rispondeva al nome di Charles Schulz.

cope amnesia

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Leggo ora su più di un sito che la trasmissione è ormai “di culto”; sapevo comunque che già da tempo è uscito un libro che raccoglie alcuni di quegli avvincenti episodi, a firma, oltre che dello stesso Matteo Caccia, di Alessandro Genovesi. Nel libro mancherà la voce narrante dell’autore, che contribuisce non poco alla magia, ma penso che possa essere ugualmente interessante.

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Come ho detto all’inizio, di tutte le altre segnalazioni non posso che limitarmi alla semplice citazione.
Eccole qua, le elenco in ordine crescente di interesse che mi hanno suscitato.
Non prima di avere augurato, a tutti, tante ottime letture.

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cope scarpe.

cope natura

cope prigionieri

cope sacrificio

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Immagine iniziale tratta da: http://it.nomao.com/4361995.html

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12 risposte a Consigli per gli acquisti

  1. filippo b. ha detto:

    Spero tanto di leggerti sulla tua notte bianca a Roma.
    Un gran saluto
    filippo

    • Franz ha detto:

      Cercherò sicuramente di scrivere qualcosa nei prossimi due o tre giorni.
      Le prime impressioni al ritorno (e dopo qualche ora di sonno…) sull’evento svoltosi a Roma, sono di una straordinaria concentrazione di forze di pensiero e di un clima di grande calore umano.
      Un saluto grande.

  2. Giovanna Amoroso ha detto:

    Io divoro libri a morsi…
    Appena ho un secondo libero… leggo!!!

    Sembrerà strano, ma non ho una particolare predilizione per i romanzi (anche se mi piace “scriverli”), il mio grande amore è la drammaturgia classica. I grandi miti del passato…

    Un bacio caro Franz!

    Giovanna

    • Franz ha detto:

      Come ti invidio, cara Giovanna: i momenti offerti alla lettura sono quasi sempre di grande arricchimento, indipendentemente dalla quantità e dal genere.
      In tema di drammaturgia classica ho una venerazione per Shakespeare, soprattutto da quando seguii in anni lontani le splendide lezioni a lui dedicate da Luigi Squarzina al DAMS di Bologna.

      Mi fa piacere che continui a trovare il tempo per ricordarti degli amici di tastiera.
      Un bacio a te, e a presto !

  3. Alanford50 ha detto:

    Ciao Franz, ho letto quanto da te meravigliosamente espresso, a tal punto che avendo letto anche il parere di Miss che dice che tra una chiamata e l’altra lei al tuo posto leggerebbe vagoni di libri, consiglio certamente valido, ma che io oserei andare ben oltre, perché durante le lunghe attese anziché cimentarti nel leggere non lo fai nello scrivere? hai un dono che ti invidio (invidia quella buona) la capacità di esprimerti con la giusta sintesi, io nel leggerti trovo soddisfazione, nel senso che sento che ogni frase da te citata è completa, e ti lascia sempre soddisfatto, perché cosa andava setto e scritto è stato fatto, con un certo modo e tatto, anche con una dose giusta di fronzoli che non guastano, anzi abbelliscono e ingentiliscono il dire, quindi sto arrivando alla conclusione che per la seconda volta hai sbagliato mestiere, ahahah, dopo il periodo dedicato alla logica e quello attuale dedicato alla pratica, ti manchi il periodo dedicato all’espressione della parola ed i suoi reconditi contenuti, facci un pensierino, vendi il taxi alla Miss e buttati dentro l’alfabeto ed il suo uso affascinante e misterioso.

    Per essere un cicinino più serioso, circa il leggere libri, tanto per non tradire il mio carattere di crudo realista, amo dedicarmi unicamente a quegli scritti che parlano del reale (passato,presente o futuro), ed in particolare dei libri che parlano del periodo bellico relativo alle ultime guerre che hanno imperversato nell’ultimo secolo, io amo i racconti di chi ha vissuto quei momenti, quindi tutto quello che è romanzesco o comunque di fantasia non mi attira per nulla, e non riesce a catturare l’attenzione e la curiosità necessaria ad arrivare a finire il libro
    L’ultimo che ho letto e che mi è piaciuto molto è stato:
    Quando il vento le pagine sfoglia.
    di Ettore Serafino,
    edito da Chiaramonte Roberto Produzioni Grafiche
    Collegno (TO)

    Il libro tratta della vita dello scrittore nel periodo bellico Italiano della seconda guerra mondiale, sottufficiale degli alpini nella campagna d’Albania e di Grecia, e poi capo partigiano dopo l’8 Settembre 43 nelle montagne Cuneesi e della valle Chisone (TO).

    E’ un libro che mi ha colpito moltissimo, per il modo pacato di raccontare quei momenti tragici, anche dovuto al fatto che il protagonista è di religione Valdese, una religione molto praticata e vissuta dalle popolazioni delle valli a ridosso della Francia, difatti ci sono molti riferimenti e citazioni al suo essere valdese credente, il suo modo di vivere la religione sicuramente ne ha condizionato la vita e il suo modo di viverla, non è un libro che parla di religione ma non mi è sfuggita la profonda devozione che ha accompagnato tutte le vicissitudini e le gesta del protagonista.

    E’ un uomo che ha vissuto l’orrore della guerra perché non ha potuto sottrarsi e ha vissuto l’orrore successivo ai fatti di guerra nel periodo della lotta partigiana perché non ha voluto sottrarsi, ma lo ha fatto sempre con una serenità e rassegnazione che solo una forte fede religiosa ed una forte appartenenza alle zone che sono poi diventate teatro delle vicissitudini partigiane, ha potuto dargli, una forte sacralità ed appartenenza anche alla propria famiglia e alle genti delle sue valli per i quali ha continuato a combattere prendendo il comando di una tra le più grandi formazioni partigiane del nord/ovest.
    E’ un libro che scorre leggero proprio come il vento che le pagine sfoglia…….
    Perdona il mio neurone logorroico che questa sera ha preteso ed ottenuto il suo spazio.
    OK ora ti lascio con la giusta buonanotte, vista l’ora, e con il consueto Ciaooo neh!, alla prox, e complimenti ancora per il tuo scrivere.

    • Franz ha detto:

      Ciao Alanford, grazie di cuore dei complimenti e del ricchissimo contributo di carattere critico/bibliografico.

      Quanto a me, indipendentemente dalle eventuali capacità, mi calo nel ruolo di scrittore, ma è più corretto dire di blogger, da dilettante “duro e puro”.
      Anche perchè nella mia città c’è troppo bisogno di un tassista silenzioso e di sinistra…. (sì, lo so, lo so, che ritieni anacronistica quest’ultima definizione, ma vedessi gli altri…).

      Un “ciao neh! ” alla tua maniera, e a presto.

  4. Miss ha detto:

    Ma io se stessi seduta in macchina ad aspettare mi leggerei dei vagoni di libri. Ho imparato a leggere “a strappi” in ufficio, tra una chiamata ed una telefonata, senza perdere il filo, magari stò filo prova a legarlo al volante chissà che non funzioni!!!!! Ciao e fai il bravo nehhhh.

    • Franz ha detto:

      Così poi i clienti dicono che non pulisco le ragnatele…
      A parte gli scherzi, è un problema di attitudine psicologica ad abbandonarsi nella lettura, che, come dicevo, in me è decisamente scarsa.
      Ciao cara Miss, spero che tu possa conservare la serenità necessaria per leggere, magari proprio qualcuno di questi libri.

  5. duhangst ha detto:

    Per uno che non ha tempo da leggere, hai fatto un sacco di recensioni 🙂

    • Franz ha detto:

      In realtà è la prima volta che segnalo anche dei libri ‘a scatola chiusa’.
      Ti dirò che nel farlo mi è venuta voglia di leggerli, in particolare “Il sacrificio di Giuseppe”, che è forse il più importante della lista.
      Salutone.

  6. Riri52 ha detto:

    Sono molto contenta che ti piaccia il mio romanzo-saga familiare! E molto commossa dalle tue parole. Grazie! Riri52 ( le altre sono momentaneamente in vacanza! )wordpress stats plugin

    • Franz ha detto:

      Essere amico dell’autore dà un insolito valore aggiunto alla lettura.
      Il mio giudizio positivo è comunque indipendente dall’amicizia; spero anzi sinceramente che la stagione estiva ti doni l’ispirazione per un nuovo ‘cantiere’.
      Un salutone a te, e, se le senti, anche alle altre…

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