Fasi e passaggi del tempo

camminouzedit

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Siamo in un periodo di transizione. Come peraltro qualsiasi periodo.

Non mi ricordo l’autore di questo aforisma, che trovo piuttosto significativo: tutti i periodi di tempo sono di transizione e di trasformazione; lo è la nostra stessa vita nel suo complesso, breve o lunga che sia.
Ma, come sosterrebbe l’impagabile (?) avvocato Ghedini, è l’applicazione della transizione che non è sempre la stessa.

Correnti settentrionali hanno in questi giorni scombussolato il clima del nostro Paese, una sferzata d’aria fredda e l’alternarsi nervoso di cupi passaggi di nubi e sole brillante.
Benché costituisca la premessa a quella delle brume e del buio, sgradita e temuta, è comunque sempre una stagione affascinante e, per quanto mi riguarda, quella di miglior tono psicofisico nel bioritmo annuale.
Però, quando la transizione (o la sua applicazione) è così vivace, voltarsi indietro anche solo di un paio di mesi lascia davvero un po’ attoniti.

Mi rivedo la sera dell’incidente che pose fine alle corse della ‘Cometa’ (come avevo soprannominato il mio primo taxi). Di ritorno dalla solitaria cena ai ‘Laghetti di Castenaso’ rincasavo di buon passo per la stradina di campagna, deserta e già buia nell’incipiente notte d’estate, a fare i conti con la novità di trovarmi appiedato proprio nella settimana di Ferragosto.

Eccomi ora, nel ricordo, nel vasto e deserto spazio espositivo di una concessionaria Volkswagen, insieme all’amica che mi ci aveva accompagnato con la sua auto, seduto alla scrivania di un commerciale che avrà creduto di sognare nel concludere una vendita proprio nel periodo di lavoro più piatto dell’anno.
“Ci vorranno circa novanta giorni; magari qualcosa di meno”.
Un rapido conto unito ad un salto in avanti: metà agosto – metà novembre, mi diede l’impressione di entrare in un periodo lunghissimo.

Mi rivedo, di ritorno dal week-end ferragostano passato in montagna, scendere da un treno il lunedì successivo a metà pomeriggio, e sentirmi improvvisamente senza fiato, calato in una fornace ardente. Rivedo l’impiegata della Co.Ta.Bo., nel suo ufficio gelato dal condizionatore a tutto gas, darmi le chiavi dell’auto di scorta. Mi rivedo nel cortile battuto da un sole chiaro, obliquo e spietato, aprire per la prima volta la portiera della Multipla, da utilizzare per tutto il periodo di transizione.

Ma poi il tempo passa, oh se passa.
Metà settembre: un mese già bruciato, ne mancano due. Con l’auto sostitutiva, che si mangia una fetta degli incassi, e in previsione dell’importo da saldare per l’acquisto, non puoi mollare la presa, devi lavorare tutti i giorni in cui ti è permesso, costantemente, e sperare di non aver altri incidenti o accidenti di percorso. Sogno, medito, progetto una vacanza: una settimana in un posto tranquillo, possibilmente lontano dal freddo, da farsi quando sarà arrivata la Touran, a fine novembre o inizio dicembre, che mi permetterà anche di scappare per un po’ dall’interminabile ossessione del Natale cittadino.

Poi il tempo corre, oh se corre.
Venerdì scorso. E’ il nove di ottobre; siamo ormai a due terzi di un cammino fin qui senz’altro positivo.
Come sempre, il primo richiamo alla realtà a cui lentamente mi costringo quando in tarda mattinata mi sveglio, è l’accensione del telefonino, che ha riposato sul comodino accanto a me.
E come sempre spero non ci siano messaggi.
Invece ecco il segnale dell’sms ricevuto: si tratta dell’avviso di una chiamata da parte di un numero non presente in rubrica.
Mi guardo bene dal richiamare, vista la probabilità di noie in arrivo decisamente più alta rispetto alla vincita di un premio o a qualche altra bella notizia.

La cosa si ripete lunedì. Cerco il numero su Google, senza risultati.
A questo punto cedo e lo chiamo, anche perché mi si è affacciata una speranza: non sarà magari la concessionaria ?
Ma risulta spento. Cerco e trovo il biglietto da visita del venditore, su cui però è indicato solo il numero di telefono fisso.
Chiunque sia, richiamerà.

E un paio d’ore dopo richiama, ed è proprio lui.
L’auto è già arrivata, con un mese di anticipo; resto un po’ spiazzato ma ben felice dell’inattesa novità.
“Se vuole venire a vederla è qui; intanto per prima cosa dovrebbe prendere appuntamento per l’allestimento ad uso taxi”.

Non ci sono andato, non ho ancora visto la mia nuova compagna di lavoro e di viaggio; troppo da fare per permettermi di andare apposta fin là in orario d’ufficio.
Ma la conoscenza è solo rimandata a domattina alle nove, quando, con la targa di prova, il venditore la porterà in Co.Ta.Bo., dove ho avuto e dato l’appuntamento.

Da tempo non è più l’epoca, né l’età, delle emozioni, per novità di questo genere.
Ma lo è sempre quella della speranza.
Riposta, in questo caso, nell’inizio di un nuovo, lungo e prospero periodo di transizione, ricco di meravigliose avventure da raccontare a chi mi segue con curiosità ed affetto.
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L’immagine è tratta dal sito:
http://2012.splinder.com/tag/transizione+dimensionale

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18 risposte a Fasi e passaggi del tempo

  1. Giovanna Amoroso ha detto:

    Ciao Franz,

    se capito a Bologna mi porti a fare un giro con la macchina nuova?

    Buona domenica

    Giovanna

    • Franz ha detto:

      Ma ben volentieri, mia cara !
      Saresti anche un’ottima madrina per il varo… (la bottiglia la porto io !).

      Buon inizio settimana a te.

  2. Riri52 ha detto:

    Foto, foto, foto!!!! Ciao Riri52

    • Franz ha detto:

      Cercherò di accontentarti, anche se così, nuova, senza targa, un po’ incellophanata, mi sembra quasi di violare la sua privacy…

  3. Missssss ha detto:

    Ma hai già le ciaphpe slul’atuo novua? Cmoe si stà? Vai paino mi rcacoamndo!!! Sloiti bcai. Fai il bvrao.

    • Franz ha detto:

      Ho posato le ‘ciaphpe’ sull’auto nuova solo per pochi metri; tornerò a farlo solo verso la fine del mese, finito l’allestimento, il collaudo e l’immatricolazione.
      Caio, caio, bcai, bcai.

  4. Claudio ha detto:

    Che bello!La nuova automobile in anticipo.E hai già pensato al nome che le darai?

    • Franz ha detto:

      No, carissimo, è ancora presto per il nome.
      Comunque l’ho vista, ieri, e anche guidata per i pochi metri dal cancello all’officina tecnica della cooperativa.
      E non ho avuto incidenti ! 😉

  5. francesca ha detto:

    Ci ho pensato e ci ho ripensato a come augurarti delle cose belle e tutto quello che mi viene da dirti è: auguri, di cuore.

  6. lagiraffa ha detto:

    Aspetto di leggere le tue avventure con la nuova compagna! Mi piace la frase che hai scelto e anche l’immagine, la vità, d’altra parte, è un passaggio, anche se non sappiamo ancora bene per quale luogo o quale condizione 🙂

    • Franz ha detto:

      Continuo a non ricordare autore ed origine di quell’aforisma; l’immagine invece, che in effetti piace molto anche a me, l’ho presa, in seguito a ricerca su Google, da un sito a carattere esoterico – magico – millennaristico di cui …sconsiglio vivamente la lettura, che a sua volta non ne cita autore né origine.
      Per quanto riguarda che cosa ci sia alla fine di quel simbolico rettilineo, preferisco sinceramente non pronunciarmi.

      Ciao, Gi’. 8)

  7. Giovanna Amoroso ha detto:

    Anch’io sto vivendo un periodo di transizione…

    Presto cambierò completamente vita, e conto i giorni che mi separano dal mio “attesissimo” trasloco.

    Intraprenderò una attività completamente nuova, ed è una cosa che desideravo da anni. Speriamo bene!!!!

    Buona giornata

    Giovanna

    • Franz ha detto:

      Cara Giovanna, dato che anch’io ne ho vissuto uno quando ho cambiato mestiere, ti posso testimoniare che rinnovamenti così radicali sono un toccasana ed un balsamo per la propria vita.
      Penso che sarà così anche per te, e comunque te lo auguro di cuore.

      Una buona giornata a te !

  8. alanford50 ha detto:

    “Siamo in un periodo di transizione. Come peraltro qualsiasi periodo.“

    Felice di vedere riconosciuto il mio personale senso del tempo, appreso di essere e di far parte di un periodo, sensazione che peraltro non mi era totalmente sconosciuta, mi sono altresì stupito di quale similitudine è intercorsa tra di noi in questo periodo, almeno per quel che riguarda la macchina, forse ti avevo già detto che possiedo una Fiat Punto60 del 1998 con 33000 km, stanco di vedermela davanti, in cerca di un mezzo dotato di più sicurezza e confort, a metà Luglio decido di mettere mano al portafoglio e di cacciare fuori i soldi necessari per acquistarne una nuova, ordino una Fiat Grande Punto 1.4 77cv con tutti i confort , gagget e cotillons , colore nero bastardissimo, con autoradio MP3, Bluetooth, viva voce e porta USB, il venditore giurò e spergiurò che al massimo per la prima massimo la seconda settimana di settembre avrei appoggiato il mio sederone sulla macchina nuova, è risaputo che i venditori con gli assicuratori godono di una fama tutt’altro che limpida, diciamo tendenti ad essere accomunati ai bugiardoni, a metà settembre telefono al bravo venditore per toccargli il tempo, ma mi sento dire che di mezzo c’è stato il mese di Agosto e che la Fiat è rimasta sempre chiusa, poi dando indietro la mia che è ovviamente da rottamare data la vetusta età, è saltato fuori che la burocrazia per le rottamazioni è diventata lunghissima e che le pratiche devono andare prima tutte a Roma per poi tornare indietro a Torino dopo il controllo dell’eventuale blocco amministrativo del mezzo da rottamare, insomma morale la macchina è arrivata dal concessionario i primi di Ottobre, ma l’immatricolazione è ancora in alto mare a quanto sembra, siamo a metà di ottobre e questa benedetta targa non vuole arrivare, se penso che abito a 40Km da Torino e dalla Fiat. Non oso pensare cosa sarebbe successo fossi abitato nell’estremo sud d’Italia, il colmo è che ormai la Fiat lavora a compartimenti, nel caso della Grande Punto viene prodotta nel sud, l’ordine parte da Torino, al sud la preparano in base alle richieste del cliente e poi viene spedita a Torino per la consegna al concessionario, tutto questo solo per la macchina e poi tutto quel tiramolla per le carte e le targhe, meno male che siamo in tempi di crisi dove quello che conta è il vendere, non oso pensare a quali tempi sarei andato incontro se fosse un gran momento di vendite di auto, insomma da metà Luglio a probabilmente fino Ottobre per avere una macchina abitando ad un tiro di schioppo dalla casa costruttrice mi sembra decisamente eccessivo, se andavo a comprarla a pezzi all’IKEA forse facevo prima e mi costava magari anche meno…..

    Comunque sono felice di apprendere che sei quasi nuovamente in condizione di buttarti in nuove avventure, resto in attesa di buone nuove.

    Comunque a parte tutto…va beh dai finché c’è la salute……. Ciaooo neh!

    • Franz ha detto:

      Curioso destino parallelo, anche in una cosa piccola come è, o come dovrebbe essere, il cambiamento dell’automobile.
      Non so se riuscirò nel ‘sorpasso’ rispetto alla consegna della tua “Grande Punto”, detta anche “G. punto” 😀 ; un taxi, se può avere una corsia preferenziale presso i costruttori, è soggetto poi a qualche trafila supplementare: allestimento e collaudo, prima dell’immatricolazione; ne avrò ancora per un paio di settimane.
      Poi, con i nostri nuovi bolidi, faremo un brindisi virtuale.
      Ciao !

  9. duhangst ha detto:

    Ti auguro bellissime avventure con la tua nuova compagna di viaggio.wordpress stats plugin

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