Tic, tic, tic…

orologedit

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Dopo aver dedicato diverse pagine all’Epopea della Cavallona, nella sua genesi: concepimento, gravidanza, nascita, battesimo, primi passi, e in attesa delle prime storie da raccontare che essa veicolerà, è ora di tornare ad innalzare lo sguardo su cose più generali ed anche un tantino più importanti, senza dubbio.

I temi che invitano all’approfondimento, alla consapevolezza e al coinvolgimento che si possono cogliere in rete sono più che mai ricchi, per varietà, significato ed urgenza; c’è solo l’imbarazzo della scelta.
E allora la mia scelta punta molto in alto, cioé a quello che probabilmente è il problema dei problemi, per la nostra e le future generazioni, al confronto del quale anche le tragedie sociali e politiche di casa nostra impallidiscono, sfumano.

Manca un mese e un giorno ad una data importante, forse epocale: il 7 dicembre 2009, che segnerà l’inizio della Conferenza di Copenaghen sui cambiamenti climatici.
Ad essa, e ai suoi esiti, è strettamente legato il futuro dell’abitabilità sul nostro pianeta; sembra fantascienza ma purtroppo è la realtà.
Ma, anche senza profetizzare scenari apocalittici, già nel breve periodo, i prossimi decenni, vi sono legate le sorti di molti milioni di esseri umani, la cui vita rischia di essere sconvolta dalle trasformazioni ambientali ben di più di quanto non lo sia oggi, la nostra, da un anziano corruttore senza scrupoli a capo del governo.

Ho già diffuso, in passato, l’appello di Greenpeace Italia, che traduceva un invito generico, quello ad una presa di coscienza sull’importanza dell’evento, in una semplice azione: sottoscrivere ed inviare una email (già predisposta) proprio a “lui”, invitandolo a recarsi alla conferenza di Copenaghen con un atteggiamento molto intransigente. Ovvio che i suoi veri ed unici interessi sono molto lontani da quelli in discussione, ma è altrettanto evidente la sua sensibilità al consenso e agli umori della gente, cosa che dà valore a una campagna di opinione di questo tipo.
Invito chi non l’abbia ancora fatto ad unire la propria voce alle quasi quindicimila di chi ha già spedito quella email: vedi qui.

Pessimismo e rassegnazione sono nemici della soluzione a qualsiasi problema, laddove un atteggiamento di coraggiosa speranza può fare i miracoli.
Leggere un articolo, come quello che voglio segnalare, a me ha dato speranza, e un po’ di gioia; si trova nella versione on line del quotidiano ‘Terra’, e ci racconta di un’iniziativa mondiale popolare di un’imponenza senza precedenti, in corso ed in continua espansione, denominata ‘TckTckTck campaign’, come a scandire il tempo che ci separa dall’appuntamento a Copenhagen.
Trascrivo di seguito alcuni passi di quella pagina, invitando comunque caldamente a leggerla per intero (clicca qui).

È un’ambiziosa iniziativa partecipativa. Un’azione per chiedere da ogni angolo del mondo, attraverso la Rete, un accordo globale sul clima. Viene supportata da oltre 2 milioni e 600mila persone e da una formidabile coalizione di Ong. (…)
Una campagna concepita secondo i criteri del bottom-up, di pressione politica dal basso, che viaggia sulle grandi arterie di comunicazione delle moderne tecnologie, attraverso i social network della Rete, come facebook, Twitter e mySpace, i motori YouTube e Google, spinta da orde di cittadini qualsiasi nelle forum communities, sui piccoli blog personali e persino con la rapidità del passaparola via sms. (…)
Tante sigle diverse per la prima volta riunite con lo scopo di chiedere ai leader del mondo un impegno concreto per costruire «un futuro che funzioni per tutti ».

L’articolo poi prosegue presentando i ricchissimi contenuti del sito ufficiale della campagna, che “straripa di esempi, storie, articoli, opinioni autorevoli e parole di speranza“.
Ovviamente sono andato a curiosare un poco in quel sito; ed inutile dire che invito altrettanto caldamente a fare la stessa cosa (cliccando qui).
E’ in lingua inglese o, a scelta, in altre lingue, ma non in italiano.
Subito una piccola emozione viene suscitata dal numeratore, di quanti hanno dato la propria adesione alla campagna, aggiornato in tempo reale; il numero totale, rispetto a quello indicato dal citato articolo su ‘Terra’, è già aumentato, e mentre scrivo è molto vicino ai tre milioni.
‘C’ero anch’io !’; …ci puoi essere anche tu: l’adesione si fa in un paio di click (a partire dal ‘bottone’ con la dicitura ‘I am ready +‘); consiglio, fra l’altro, di rispondere sì all’unica richiesta che viene fatta insieme a quella del proprio nominativo e della nazione, cioè quella di iscriversi alla mailing-list ufficiale.
Senza aggiungere altro, posso dire che il sito “straripa” anche di vita, di voglia e di stimolo all’azione e alla partecipazione.

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tckedit
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Non mi sembra utile mettere altra carne al fuoco, ma almeno un accenno, a mo’ di ‘prossimamente su questi schermi’, voglio fare agli altri temi che mi sono appuntato, fra i tanti che, come dicevo all’inizio, “invitano all’approfondimento, alla consapevolezza e al coinvolgimento”:

La campagna per il Nobel a Gino Strada.
Due diversi appelli ecologici diffusi da due mie amiche blogger (Giraffa e Francesca).
Il secondo ‘No Cav Day’, previsto il 5 dicembre, cresce…
La campagna di Greenpeace contro la ‘bolletta nucleare’ (diffusa anche da un altro blog amico, a firma Duhangst).

…a presto !
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L’immagine iniziale è tratta da: http://ilgiardinoeden.splinder.com/
Quella finale da: http://tcktcktck.org/

Informazioni su Franz

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8 risposte a Tic, tic, tic…

  1. Giovanna Amoroso ha detto:

    Trovo molto bella questa breve novella che hai appena citato:

    Durante un incendio nella foresta, mentre tutti gli animali fuggivano, un colibrì volava in senso contrario con una goccia d’acqua nel becco.
    “Cosa credi di fare!” Gli chiese il leone.
    “Vado a spegnere l’incendio!” Rispose il piccolo volatile.
    “Con una goccia d’acqua?” Disse il leone con un sogghigno di irrisione.
    Ed il colibrì, proseguendo il volo, rispose: “Io faccio la mia parte!”.

    TUTTI NOI DOVREMO PRENDERE ESEMPIO DAL CORAGGIOSO COLIBRI’!

    Un bacio
    Giovanna

    • Franz ha detto:

      Tante gocce faranno un fiume, un mare, un oceano, quando ‘il virus del colibrì’ colpirà intere popolazioni.
      E, mi raccomando: niente vaccinazioni !

      Un bacio a te.

  2. silvanascricci ha detto:

    “Io faccio la mia parte!”.

    Questo dovrebbe essere il senso di ogni nostro agire.

    Ciao
    Silvana

    • Franz ha detto:

      Viviamo spesso l’impressione di contare poco e niente sui grandi processi, proprio come, ad esempio, un singolo voto non modifica un risultato elettorale; eppure la forza trainante dell’esempio di ciascuno, e la capacità di ‘fare la propria parte’ come conduttori di energie costruttive, possono davvero cambiare le cose, tramite la generazione di masse critiche che, queste sì, hanno l’evidente capacità di farlo.
      E poi, …almeno ci si diverte.

      Ciao !

  3. Riri52 ha detto:

    Ottima idea il Nobel a Strada e tutto ciò che si può fare per l’ambiente. Ciao Riri52

    • Franz ha detto:

      Ciao Riri; dal sito di un’attiva associazione ecologista e vegetariana (vedi qui), trascrivo questa brevissima favola:

      Durante un incendio nella foresta, mentre tutti gli animali fuggivano, un colibrì volava in senso contrario con una goccia d’acqua nel becco.
      “Cosa credi di fare!” Gli chiese il leone.
      “Vado a spegnere l’incendio!” Rispose il piccolo volatile.
      “Con una goccia d’acqua?” Disse il leone con un sogghigno di irrisione.
      Ed il colibrì, proseguendo il volo, rispose: “Io faccio la mia parte!”.

      Un salutone.

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