L’ammainabandiera

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Ho cercato sulle Pagine Gialle, alla voce ‘Mercerie’.
Ne ho scelta una sulla via principale del paese di Castenaso, un punto più comodo da raggiungere da qui, rispetto alle intasate vie della città, prima di accendere il terminale radio-taxi e dare inizio a un’altra serata di danze.
Ho trovato facilmente la merceria, e anche lo spazio per parcheggiare.

“Buonasera, cercavo del nastro di cotone viola”.
“Beh, proprio di cotone è un po’ difficile…”
“Beh, cotone per dire tessuto”.
“Ci guardo, qualcosa dev’esserci…
Ecco ci sono queste due, di organza”.
Uno è un po’ troppo largo; l’altro decisamente chiaro, color ciclamino; opto per il primo, ma, quando lo srotola, mi accorgo che è trasparente, di consistenza quasi impalpabile.
Mi mostro decisamente insoddisfatto, e a quel punto, come magicamente, spunta un terzo rocchetto, con un nastro di un bel viola intenso. Di larghezza giusta, intorno al centimetro. E di cotone.
Ne compro un metro, poi aggiungo: “Mi voglio rovinare, me ne dia un po’ anche di quello di organza”.
Magari, sabato, il ‘No B.day’,  potrebbe servirmi anche quello, giusto per dare un ulteriore tocco di viola al mio abbigliamento per la festosa invasione di Roma.
Quello di cotone, invece, è destinato a sventolare sull’antenna radio sul tetto della Cavallona: ho raccolto in questo modo l’invito a tingere di viola le città, per contribuire al tam-tam sulla giornata-evento ormai vicina.
Ed ho seguito, nella scelta sventolante, l’esempio di alcuni colleghi, dalla cui antenna sporge un po’ di nastro, nero, in rarissimi casi rosso, che interpreto come dichiarazioni di fede politica, scartando l’ipotesi che quelli neri vogliano esibire un lutto, atteggiamento indubbiamente più lontano dalla cultura di queste parti.

L’idea di dare un segnale di presenza, di adesione e partecipazione, e di identificazione, ai passanti, anche solo ai pochissimi in grado di decifrarlo, mi ha riempito di entusiasmo. E poi saranno sì pochissimi in percentuale, ma girando ore e ore prima o poi qualcuno capirà, magari con una piccola gioiosa emozione. E magari sarà invogliato a sua volta a qualche iniziativa di propaganda cromatica.
Quell’ipotesi vale bene il rischio di trovarmi impegolato in nuove sgradevoli discussioni politiche con qualche collega incuriosito.

Però un metro è troppo, e con me non ho le forbici.
E così sono tornato un attimo a casa, approfittando anche, nel tragitto, di un lavaggio a self-service per dare una lavata alla Cavallona, che aveva il bianco sederone tutto offuscato dalla pioggerella del giorno prima.

Due nodi stretti, l’antenna innalzata un po’ di più sul tetto, e il risultato è davvero soddisfacente, anche grazie a un po’ di insolito vento che mi mostra immediatamente l’effetto bandierina.
Evviva!, e mi lancio al galoppo verso il centro della città, come un soldato a cavallo.

La prima corsa della serata termina in stazione.
Aiuto il mio ospite a recuperare la valigia, lo saluto, e poi riparto, avviandomi verso l’area dove carichiamo i clienti in arrivo.
E’ un momento molto buono: c’è solo un altro taxi in attesa; mi fermo lungo la linea di fila accanto alla sua, leggermente defilato.
E’ una vettura senza pubblicità laterale, come la mia, salvo un grande stemma rotondo che questo collega, ed alcuni altri, hanno affisso in onore del centenario del glorioso Bologna Football Club.
Lo vedo scendere, poco prima di caricare il suo cliente; lo conosco solo di vista, avrà più o meno la mia età.
E mi lancia un’occhiataccia terribile, inaspettata, che mi penetra assai sgradevolmente nella coscienza.

Non riesco a credere che il nastro viola abbia già sortito una reazione di stampo politico, da parte dei miei colleghi tendenzialmente di destra. Possibile che un segno così insolito sia stato capito, così, al volo?
Ma non faccio in tempo a darmi una risposta che vedo arrivare una signora con la sua valigia, e le faccio segno di salire da me.

Un paio d’altre corse ed è già ora di cena; la pausa mi serve per riflettere, e infatti ho subito l’intuizione.
Mannaggia, il viola.
La Fiorentina, la rivale storica del Bologna, e gli scontri, la violenza, il rancore. L’idiozia.
Mannaggia, hanno scelto un colore che in questa città significa tutt’altro.
E stramannaggia, neanche a farlo apposta, quella mia sigla, il cui adesivo campeggia vicino alle frecce anteriori: ‘Firenze-1’, a confermare involontariamente una mia fede calcistica a me del tutto estranea, oltretutto per una squadra ancora più estranea.

Un doloroso conflitto interiore si sviluppa durante la mia breve cena solitaria.
Sì, lo lascio lo stesso, quel nastro che tanto mi aveva entusiasmato, e chi se ne frega.
E se magari mettessi anch’io lo stemma del centenario, a mo’ di contrappeso?
No, proprio non mi rappresenta.
Chi se ne frega, lo tengo lo stesso.
E rumino, e ripenso, e immagino, e mi vedo assurdamente discriminato.
Ero pronto a sostenere, anche se a malincuore, battaglie politiche; a dover fornire spiegazioni sportive proprio non mi ero preparato…

E così, alla fine della prima corsa dopo la cena, imbocco un’invitante strada senza uscita, fino in fondo.
Accendo le luci d’emergenza. Lascio una portiera aperta, poggio i piedi su una staffa della Cavallona, mi allungo e senza troppa fatica riesco a sciogliere il doppio nodo.
Piego il nastro viola più volte, e lo ripongo in tasca.

Il soldato Franz non ha saputo onorare la bandiera.
Mi guardo intorno, alla disperata ricerca di segni viola alle finestre di una città del tutto ignara del mio dramma.
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Immagine presa da:
http://www.protezionecivile.fvg.it/ProtCiv/default.aspx/2776-ammainabandiera_e_laccensione_degli_alberi_di_natale_in_piazza_unita.htm

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37 risposte a L’ammainabandiera

  1. Riri52 ha detto:

    Tre cose:
    La merceria di Castenaso è una delle ultime aperte, dopo si va in centro a Bologna o in Piazzola;
    pensa a quanti colori hanno il doppio e altro significato: prendi il verde, colore della Lega e dei Mussulmani ( ironia o bieco gioco strategico?);
    ti capisco, non sempre sul lavoro si può essere eroi, a volte anche defilarsi può avere il suo peso, specialmente se i colleghi sanno come la pensi!
    Ciao Riri52
    P.S. ieri è andata benissimo, splendido!

    • Franz ha detto:

      Non male il contrasto di significati del colore verde ! 😆
      Che, tuttavia è anche quello della speranza, oltre che dei Verdi.
      Anche il viola, a ben pensarci, rappresenta un contrasto, perchè è tradizionalmente il colore della penitenza, mentre l’ ‘onda’ romana era allegra e gioiosa, e richiedeva a gran voce la fine …di una lunga e ben nota penitenza.
      Dedicherò i prossimi due post alla grande giornata.

      Un caro saluto a te !

  2. Luciano Marcelli ha detto:

    Allora prova a pensare a come siamo messi qua a Firenze e dintorni: se uno da queste parti espone una qualsiasi cosa viola è ben difficile che qualcuno passi a chiedere “Scusi, cosa rappresenta?” o che, sebbene informato, tenti di solidarizzare politicamente. Tutto quello che ti puoi aspettare è una scontata fraternizzazione calcistica.
    Dico io: proprio il viola? Non potevano approfondire lo studio e cercare un colore che non rappresentasse proprio ma proprio nulla?
    Ma esisterà? Boh. Il fucsia, per esempio? No, mi sa che appartiene già a qualche movimento.
    Il beige, ecco il beige. Potrebbe andare, no? Magari un tantino sul marroncino chiaro.
    Insomma, un qualche colore di cacca che rappresenti al meglio la situazione!

    • Franz ha detto:

      In effetti, mentre qui si può sperare che col tempo si diffonda il nuovo significato di quel colore, a Firenze e dintorni è proprio impensabile.
      Un’onda beige ? Credo che neanche D’Alema o Violante potrebbero immaginare qualcosa di più autolesionistico: ti immagini i titoli dei giornali-feccia berlusconiani ?

      A te un saluto di benvenuto fra queste pagine !

  3. francesca ha detto:

    Oggi ti penserò, spero in mezzo a tanta gente.

  4. alanford50 ha detto:

    A chiusa del mio ultimo intervento è necessario però, qualora si decidesse di concedergli di concludere la legislatura, fare trovare a quell’appuntamento una alternativa di governo valida, altrimenti tutto è assolutamente inutile e deleterio e finirebbe per affossare definitivamente ogni speranza di una valida alternativa politica.

    Ariciaoooo neh!

    • Franz ha detto:

      Quello dell’alternativa è un tasto doloroso, per il momento.
      Ma sta scritto: “Ad ogni giorno la sua pena”, e liberarsi dell’anziano colluso sarà un indiscutibile sollievo.

      Ariciao !

      • alanford50 ha detto:

        Sante parole le tue, sicuramente il liberarsi di Lui dona sicuramente un grande sollievo, ma il vuoto politico è forse peggio ancora, e ritengo impensabile tornare ai governi alternativi del passato, è necessario un grande rinnovamento civile condiviso capace di dare nuova linfa alle generazioni di domani, ci vuole a tutti i costi un grande salto di qualità, ma non ne vedo proprio la possibilità almeno per ora..

        Ciaooo neh!

  5. alanford50 ha detto:

    ATTENZIONE ALL’EFFETTO REALITY.

    recenti sondaggi eseguiti nel corso di una trasmissione televisiva danno ancora un consenso verso di lui su di numeri molto alti, non ricordo precisamente la domanda, mi è rimasto unicamente il senso, ma tutto porta a credere che i numeri siano ancora effettivamente a suo favore, l’accanimento mediatico di questi ultimi giorni, nati dalle esternazioni del pentito Spatuzza, secondo me sortiscono solo il risultato di farlo diventare vittima, da qui il termine “Effetto Reality” se c’è una cosa certa che si è evidenziata in questo ultimo decennio grazie proprio ai vari reality e che la gente prende a proteggere chi viene visto attaccato con un certo accanimento, nessuno ha la capacità ne forse la volontà di porsi delle domande atte ad avere delle precise risposte capaci di donare dei personali punti di vista, ma di fronte a qualsiasi forma di accanimento tende a schierarsi dalla parte di quello che viene evidenziato come vittima, quindi in questo periodo sicuramente Lui viene visto come punto focale di accanimenti giusti o ingiusti da parte di una buona fetta della popolazione e anzichè fare scattare il ragionamento su di chi ha ragione o torto si finisce quasi sempre (per scarso ragionamento e attenzione) a vederlo unicamente come vittima del sistema e quindi in molti scatta l’istinto protettivo.

    Forse e dico forse sarebbe meglio lasciargli finire la legislatura facendo attenzione a non lasciargli troppo mano libera nelle modifiche strutturali del nostro sistema e poi a legislazione finita tirare veramente le somme, a quel punto credo che molti di quelli che oggi lo proteggono a spada tratta sicuramente avranno la possibilità di avere un giudizio più libero da ogni sorta di forzatura.

    Ciaooo neh!

    • Franz ha detto:

      Vuoi che ti dica come la penso davvero (come peraltro ho già scritto qua e là) ?
      Che nè tu, nè io, nè il popolo che si appresta ad invadere Roma, saremo in grado di mandarlo a ‘quel Paese’ (peraltro da lui scelto…).
      Chi ci riuscirà davvero saranno alcuni settori del potere economico ed ecclesiatico, e soprattutto la mafia, che evidentemente gli sta facendo pagare delle promesse non mantenute.
      Questi poteri sono in grado di distruggerne l’immagine anche agli occhi più televideodipendenti, e a cambiare ben presto i risultati dei (peraltro assai discutibili) sondaggi.

      A questo punto la scampagnata romana è divertimento puro, e ‘gioia infinita’.

      • alanford50 ha detto:

        Ciao Franz.

        Diciamo che quello che conterebbe veramente è il vederlo prima o poi andarsene a casa, certo è però il sapere che va a casa solo perchè alcuni compagni di merende non gli fanno più amico, non è una cosa molto bella e piacevole, come sempre il vedere la massa scavalcata dalla storia fa sempre male al cuore e non da segni di un cambiamento derso un futuro migliore, vedere queste masse sempre fuori da ogni contesto è veramente una cosa che fa cadere le braccia e che non da segni di speranza di un vero miglioramento e progresso verso un futuro migliore.

        Se poi vogliamo dircela tutta, mi spaventa anche molto il vuoto che c’è nelle alternative.

  6. alanford50 ha detto:

    Che post stupendo, pregno di intrinseci e reconditi significati, non posso che ripetere le cose dette dai tuoi ospiti , complimenti, in tempi dove l’apparire per cose serie è bandito dall’etica comune, dare e assumere un segno distintivo con dei significati seri è un simbolo di grandissimo senso della ricerca di un comune modo del civile convivere, un mettersi in gioco, in evidenza, è come dire e fare vedere che nonostante tutto hai un qualcosa da dire, non è poco, anzi è molto, anche se purtroppo è qui la nota dolente, ci si deve arrendere per delle banalità per non cadere nel meschino, per non essere mischiato alla massa che a quel medesimo segno attribuisce un senso ben diverso ma a loro probabilmente ben più importante, forse l’unico veramente importante, il simbolo di un gioco, un simbolo per cui molti giovani (e non) dalle menti indolenzite sono disposte a dare il peggio di loro, cosa e fatica che non sarebbero d’accordo e forse in grado di fare per una causa ben più importante, che oltretutto gli condiziona e gli condizionerà sempre di più il futuro, immagino il tuo sconforto e la tua rassegnazione nel decidere di togliere quel simbolo legato a quella causa cui tu tieni e credi, ma per quel tuo gesto e intento l’essere confuso e scambiato per una dimostrazione così banale è sicuramente umiliante e forse anche sconfortante, non so dirti se hai fatto bene a toglierlo quel nastrino viola (legato al senso di chi vìola, voce del verbo violare) probabilmente si o forse no, proprio non so e non posso dire.

    Io sono molto meno coraggioso di te e forse non lo avrei nemmeno mai messo quel nastrino, un po’ perché sfiduciato, un po’ perché non ho mai creduto veramente in questo tipo di espressione, non sono mai stato ad un corteo in vita mia, neanche quando negli anni della politica a Torino si lottava per il proprio lavoro e stipendio, non amo la gente, non amo la massa, e per non subire sensi claustrofobici la evito, sicuramente il colore viola verrà odiato da chi ben sappiamo, ma fortuna quest’anno è assolutamente di moda con tutte le sue tonalità e quindi in un modo o nell’altro quel colore farà il suo lavoro e raggiungerà il suo scopo.

    Qualunque sia la tua decisione non posso che dirti bravo e lasciarti il mio plauso.

    Ciaooo neh!

    • Franz ha detto:

      Carissimo Alan, mi riempi di complimenti e belle parole.
      Che dire ? Posso solo stemperare un po’ i toni un tantino drammatici che attribuisci alla mia scelta di ‘ammainabandiera’.
      Ad esser del tutto sinceri, durante quella cena il conflitto interiore è stato reale, ma una volta giunto alla ‘suprema decisione’, l’ho affrontata a cuor leggero.
      Apprendere poi dal meteo che a Roma domani splenderà il sole è stata una compensazione più che sufficiente.

      Un grazie e un caro saluto a te, amico AlanFiat. 😀 Punto.

  7. solindue ha detto:

    P.S. Luca Toni è stato il Numero uno della Fiorentina nel 2005/06 (Campione del mondo) per poi passare dal 2007 al Bayern Monaco

    • Franz ha detto:

      (Rispondo qui al tuo doppio commento).

      Ecco, con quel nastro per ora mi son giocato:

      1) un mio nascente entusiasmo di categoria ‘proselitismo politico’;
      2) la simpatia di quel collega di fede rossoblù;
      3) …ed ora anche quella di una nuova amica di tastiera (con rimpianto doppio, nell’immaginare il suo irresistibile accento da toscanaccia…).

      Mi viene un sospetto 💡 : non sarà che gli attori, che sono superstiziosi ed attribuiscono al colore viola grandi capacità di ‘porta-sfiga’, magari abbiano visto giusto ???
      Ne riparliamo dopo la manifestazione !!!

  8. solindue ha detto:

    Questa poi! Amico Franz per metà storia mi stavi simpatico, ma di un simpatico che non ti dico. Nastro viola (Alè, Alè) taxi con nome Firenze 1…(Alè, Alè) e poi? Mi ti smonti così per il Bologna football club? Suvvia i rivali storici della Fiore (Alè, Alè) sono gli Juventini (i Gobbi come e si dice a Firenze).
    Io coprirei tutta la cavallona di Viola e accenderei la radio a tutto volume… fiero dei nostri Numeri uno comunque italiani!

  9. No Blogger ha detto:

    dovrebbe far riflettere..quanto più è nel senso comune il calcio, quanto più lo sono tanti altri “simboli” secolari, quanto meno può essere imposto un nuovo significato in così poco tempo senza un “bombardamento” dei sensi (tv, radio, giornali, ecc.). Ancora di più oggi, l’epoca delle immagini. Forse la “faccina” di Berlusconi con una bella diagonale sopra in adesivi, bandierine, ecc. sarebbe stato meglio. Ogni cosa va comunque bene per dire che ne abbiamo le scatole piene di questo personaggio.

    • Franz ha detto:

      Sembra una corsa ad handicap, l’organizzazione di un evento popolare e addirittura la produzione di nuovi simboli, senza disporre di alcun potere mediatico, se escludiamo quello di internet.
      Per quanto riguarda l’evento, si direbbe che quell’handicap è stato colmato dall’entusiasmo dei partecipanti e dalla quantità di ‘scatole piene’ di noi tutti; per quanto riguarda invece il simbolo cromatico, mi verrebbe da pensare che si tratti di un investimento non per l’immediato, ma destinato ad essere capitalizzato, in previsione di altre iniziative, grazie soprattutto alle immagini della piazza di domani pomeriggio.

  10. Giovanna Amoroso ha detto:

    Un mega in bocca al lupo per tutto!!! Con o senza nastro viola…

    Ora scappo di corsa, per me è un periodo “caotico”!

    P.S. sono un pò latitante, ma ci sono!

    serena giornata
    Giovanna

    • Franz ha detto:

      Mega in bocca al lupo ricambiato: penso che tu ne abbia particolarmente bisogno.
      Che il “caos” attuale rappresenti le doglie del tuo secondo parto; dopo quello di Ivan, ora quello della tua nuova esistenza.

      Un grazie per il messaggio di …presenza, e un salutone affettuoso.

  11. lagiraffa ha detto:

    Che tristezza, diventare violenti per un gioco..anzi, non è triste, è una cosa abbastanza idiota. Comunque, non avevo capito si potesse partecipare anche solo “moralmente” alla manifestazione in viola! Però, io sono un po’ dubbiosa sulla giornata interamente ed esclusivamente dedicata a lui, anche se in negativo..

    • Franz ha detto:

      In effetti non si meriterebbe una giornata, sia pur di protesta, tutta dedicata a lui.
      Sicuramente, tuttavia, non gli farà piacere, e ritengo questo una ragione sufficientemente valida.
      Ma penso ce ne siano molte altre, come il libero sfogo di una sacrosanta protesta popolare, che il silenzio finirebbe per nascondere, ovvero, non ultima, mostrare al resto del mondo una faccia finalmente un po’ diversa.

      Ciao Gi’.

  12. missss ha detto:

    In effetti se metti la scritta sul nastro penso che risolvi la cosa no?
    Baci e fai il bravo. Strada facendo vedrai ….. che non sei più da solo….

    • Franz ha detto:

      Sinceramente, continuo a pensare che ‘il gioco non vale la candela’…
      E sabato, strada facendo verso Roma, nessuno si sentirà solo !
      A proposito, ci sono pullman anche da Genova… 😉

      Baci.

  13. parteciperemo da Salerno alla manifestazione di sabato esponendo un qualsiasi straccio di colore viola. La tua esperienza circa il tifo calcistico la dice lunga sulla capacità di informarsi dei nostri concittadini.

    • Franz ha detto:

      Carissimi, che bello ritrovarvi nei momenti che contano !
      Sarà difficile incontrarsi di persona, sabato, nel fiume in piena romano, ma sarà splendido sapere di esserci tutti.

  14. silvanascricci ha detto:

    Caro Franz,
    già sei stato fortunato a trovare una merceria, che sono ormai negozi rari, e non dirmi che al bancone, magari polveroso dal tempo, hai trovato una di quelle vecchie zitelline bolognesi orami anche loro in via di estinzione; e quindi non potevi pretendere, anche, che nessuno associasse il colore viola alla fiorentina (anche se fino a che non lo hai detto io non avevo capito il riferimento al calcio, ma si sa che io sono baskettara).
    Io, però, il nastro l’avrei lasciato.
    In alternativa puoi prendere un nastro più largo ci scrivi sopra, con un bel pennarello grosso, no berlusconi day e lo attacchi, in basso, al vetro posteriore a mo’ di pubblicità tassinara; vedrai che così non ti attirerai più le ire dei colleghi calciofili ma sicuramente ti attirerai le ire di tutti gli altri tuoi colleghi destrosi.
    Un carissimo abbraccio
    Silvana

    • Franz ha detto:

      Diciamo che la merciaia era …zitella dentro.
      Quanto al mio dietro-front, i casi sono due: o non ho la vocazione dell’eroe, oppure me la tengo per cause un tantino più efficaci.
      Ovviamente non bramo dalla voglia di verificarlo…

      Un salutone e un abbraccio a te !

  15. iolosoxchecero ha detto:

    ma che tenero soldatino che sei! Peccato però che per colpa del calcio tu abbia dovuto rinunciare al nastro viola che tanto ti aveva entusiasmato! Pensa quanto siamo messi male: il tuo collega non ha avuto esitazioni nell’identificare quel simbolo nella tua fede calcistica…evidentemente non ha sentito parlare per niente della manifestazione di sabato…vedo però che il viola campeggia nel tuo blog…una piccola “bandierina”! Un abbraccio

    • Franz ha detto:

      In fondo non è casuale che i segni di un movimento ‘nato dal basso’, privo di autonomo potere mediatico, stentino ad imporsi agli occhi della maggioranza della popolazione.
      Ma penso che proprio da questo nasca l’entusiasmo a fare, della prevista manifestazione di piazza, un evento che si imponga da sé, per quantità, varietà e qualità di partecipanti.

      Un saluto sventolante e un abbraccio a te.

  16. duhangst ha detto:

    Il calcio, che dovrebbe essere un semplice divertimento, ci condiziona fino a questo punto la vita..

    • Franz ha detto:

      Parafrasando la pubblicità di una marca di rum, vedo che frequenti ancora “i peggiori locali” musicali d’Europa. Anzi, di …un’altra Europa !

      Abbraccio.

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