Quelli fra palco e realtà

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Dunque ieri non sono andato alla manifestazione romana del ‘Popolo viola’, in quella piazza illuminata da un bel cielo sereno, da alcuni splendidi ospiti e da una buona presenza di folla, anche se ovviamente non confrontabile con quella oceanica del ‘No B.-day’ dello scorso dicembre.
Anche da casa, tuttavia, ho avuto il mio bel da fare, per cercare sia di seguirla in streaming-TV, sia anche di agevolare, nei miei limiti, chi altri avesse voluto farlo.

Oggi, il giorno dopo, mi piace riferire proprio di questo traffico parallelo avvenuto qui in Rete, ancor più rispetto ai contenuti dei numerosi interventi dal palco di Piazza del Popolo (comunque quasi tutti di grande intensità ed efficacia), o delle immagini di ‘quel’ popolo.

Fin dalla notte precedente avevo pubblicato qui sul blog un post, a carattere temporaneo, con i link ai siti che mi risultava garantissero la diretta, cioè RAI-News24 e Repubblica-tv.
Durante il pomeriggio, poi, l’ho modificato diverse volte, in particolare per togliere l’indicazione di Repubblica-tv, rivelatasi errata, e per aggiungerne un’altra, presa da Facebook, che poi si è dimostrata il vero asso nella manica: quella di un ulteriore collegamento in diretta video, realizzato da un certo Maurizio di Roma con un semplice ma efficace ‘iPhone’ che trasmetteva in UMTS sul sito ‘ustream.tv’.

Il suo servizio, sia pur da appassionato dilettante, si rivela insostituibile, man mano che appare chiaro, per contrasto, il taglio dato dall’emittente ufficiale, che, memore di quella dicitura ‘RAI’ (leggi: regime) prima di ‘News-24’, annacqua gran parte della diretta con continui tagli, soprattutto interviste preconfezionate ritenute evidentemente molto meno dannose e pericolose per la pubblica opinione e per l’ordine costituito (…e corrotto).

Certo, gli ospiti sul palco quasi non si vedono, ma si sentono bene, mentre l’effetto-presenza è amplificato da qualche breve esclamazione, o talvolta qualche sonora risata, dell’intrepido operatore.
Intanto, sulla ‘bacheca’ Facebook del Popolo Viola, si susseguono messaggi di vario genere: chi si limita a dire “vorrei essere là con voi”, chi a commentare gli interventi provenienti da quel palcoscenico, chi, come me, a cercare di agevolare con un po’ di tam-tam la fruizione dell’unica diretta davvero interessante, quella appunto di Maurizio.
Il quale, a più riprese, prende la parola durante la trasmissione proprio per chiederne la diffusione del link su Facebook.

Qualcuno riesce a duplicare il segnale su un altro sito, e ne dà l’indicazione, mentre i commenti di critica allo pseudoservizio di RAI-News24 si moltiplicano.
In basso, sulla videata della trasmissione in streaming, c’è il contatore on-line degli utenti collegati, che piano piano, gradualmente, crescono, dai meno di cento delle fasi iniziali, fino a toccare circa quota cinquecento.
Poco prima delle sei e mezza, Maurizio dice a più riprese che dovrà chiudere il collegamento e andarsene, non solo per la stanchezza accumulata.
Finché si decide a salutare: ringrazia tutti e si dichiara decisamente soddisfatto della sua personale Auditel, cioè di noi cinquecento spettatori.

Non resta che seguire l’epilogo della manifestazione sull’emittente ufficiale, che alla fine regala un’altra perla.
Con fare molto sussiegoso, il giovane giornalista in studio, bontà sua, dice che lascerà ancora qualche minuto la voce al palcoscenico, proprio mentre viene chiamato un nutrito gruppo di organizzatori per un congedo piuttosto particolare: su una base musicale, tutti uniti nello scandire un testo rap il cui ritornello suona: “Legittimo, legittimo, legittimo un cazzo !”, alludendo naturalmente al ‘legittimo impedimento’ a farsi processare, da parte del nostro comune amico, Mister B.
Pochi secondi, poi il giornalista pensa bene di riprendere la linea, cercando di giustificare quegli ‘eccessi verbali’, o qualcosa del genere, e per un commiato ancora più disgustoso, in cui dice, quasi con tono di scusa, che il compito dell’emittente è di documentare anche manifestazioni come questa.

Probabilmente il popolo della Piazza è tornato a casa ricaricato e con qualche nuova speranza in più.
L’impressione di noi cinquecento fruitori dell’unica diretta degna di questo nome (una ventina di clic anche dal mio link su questo blog) credo sia decisamente diversa, almeno per me. Carboneria. Società segrete. Radio Londra. Clandestinità.
E la tentazione di un senso di debolezza, di terribile pochezza, nei confronti dell’oceano di corruzione, mafia, menzogna di regime che sembra sommergerci ogni giorno di più.

Poi si ragiona, si capisce che i fermenti di rinnovamento ci sono, per difficile che sia quantificarli; che magari, chissà, servirebbe un leader capace di convogliare in un’unica direzione politica questo patrimonio; e che comunque la realtà si muove, evolve, a dispetto del claustrofobico regime politico e informativo in cui siamo finiti..


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Poi si torna a sperare.
Che i tanti appassionati volontari che si danno da fare, soprattutto nell’ambito della comunicazione, ma anche i tanti personaggi di spicco dell’informazione e della cultura, come tutti i volti puliti di quella piazza, abbiano prima o poi il conforto di nuova luce, di una società e di una politica miracolosamente guarite dall’attuale stato di malattia terminale.

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Proprio come la primavera, che sto invocando spesso da queste pagine, e che prima o poi farà il suo corso, a dispetto del girigiore tornato oggi a dominare il cielo e tutto il paesaggio.
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Attenzione: l’intera citata trasmissione in streaming è stata scaricata in quattro parti, ed è consultabile cliccando qui.
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L’immagine finale è tratta da: http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/

Informazioni su Franz

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19 risposte a Quelli fra palco e realtà

  1. ReAnto ha detto:

    Grazie della dritta per lo streaming!

  2. Superfragilistic ha detto:

    EPPURE IL VENTO SOFFIA ANCORA……

    O NO?

    TENIAMOCI STRETTI ED UNITI. UN ABBRACCIO A TUTTI

    • Franz ha detto:

      Mi auguro di cuore che la tua citazione di Pierangelo Bertoli sia profetica; che un vento profumato rinnovi quest’aria fetida e scacci tutti i gas velenosi e soporiferi per le coscienze.

      Come in una squadra di pallavolo dopo ogni punto segnato, mi associo al tuo affettuoso abbraccio collettivo !

  3. Riri52 ha detto:

    Anche io non c’ero fisicamente, ma moralmente ero in mezzo al viola; mi auguro che la gente e le persone capiscano e si sveglino. Ciao Riri52

    • Franz ha detto:

      Indubbiamente c’è da fare parecchio, visto quanto si è incancrenita la situazione di regime: ciascuno secondo le proprie possibilità, che possono essere anche un iPhone o un blog, ma soprattutto con un atteggiamento intransigentemente, testardamente costruttivo, che è una dote che non ti manca.
      Un caro saluto.

  4. silvanascricci ha detto:

    Le società segrete (certe società segrete, non generalizziamo troppo), i moti carbonari sono stati estremamente importanti nella storia del nostro paese, sono tra i pochi che hanno contribuito a formare un qualche tipo di coscienza nazionale.

    Non li chiamerei solo mezzi di fortuna, ma anche mezzi di comunicazione che riescono a far secca la disinformazione di regime, questo mi piace della rete, quando il virtuale diventa reale ed irrompe nelle nostre coscienze.
    Saremo anche in pochi, ci vorrà anche del tempo ma è un primo passo per creare, spero, una comunicazione non viziata da giochi di potere e di denaro, che dia la possibilità ai cittadini di conoscere realmente gli eventi e di formarsi idee proprie e non precotte, preconfezionate e già pronte da mangiare.

    Ciao
    S.

    • Franz ha detto:

      Mi accorgo che è un tema sempre più ricorrente, e credo non solo nelle mie riflessioni, la difficile valutazione delle forze in campo, quelle sane e quelle corrotte.
      L’impressione è come di giocare in trasferta e avendo per arbitro Moreno (ricordi?, quello ecuadoriano), ma la certezza è che fiducia, speranza e voglia di combattere siano più che mai indispensabili e preziose per chi come noi si sente un po’ Carbonaro.

      Ciao !

  5. Misssss ha detto:

    La settimana prossima mi arrivano le piantine da invasare di gerani, begoniette, fiori di vetro, ecc. ecc. mi vieni ad aiutare magari con Sara? Ciao ciao contraccambio baci la misssss

    • Franz ha detto:

      Sarebbe una curiosa occasione di conoscere di persona nello stesso momento la più antica e la più recente mie amiche di blog.
      Se poi fosse anche quella di …’recuperare’ quelle famose lasagne, diventerebbe irresistibile !

      Ancora bacioni floreali.

  6. iolosoxchecero ha detto:

    condivido il commento di alan in merito al fatto che sia vergognoso, al giorno d’oggi, ricorrere alla buona volontà di un cittadino comune (grazie Maurizio!) per avere una visione fedele della manifestazione, senza tagli né commenti sciocchi. Condivido anche la tua riflessione sull’esigenza (ormai palese e urgente) di un leader che si faccia carico del malumore che serpeggia nel paese e si dia da fare per convogliarlo in un movimento solido, organico e coerente (nelle scelte e nelle parole) contro un governo che non ci rappresenta. E teniamo le dita incrociate.

    • Franz ha detto:

      Dita incrociate, ma soprattutto morale alto, speranza indistruttibile, attenzione e sostegno a tutti i fermenti positivi che conosciamo e che continuano a svilupparsi.
      Quanto al “leader”, dovrebbe avere una sufficiente quantità della stessa straordinaria capacità critica, profetica, comunicativa e propositiva di un Beppe Grillo, ma nello stesso tempo la voglia e l’intenzione di proporsi in prima persona, cosa che (peraltro credo saggiamente), il vulcanico Beppe non vuole fare.

      Un salutone affettuoso.

  7. Sara ha detto:

    Echi del Liga: tra palco e realtà!Sara

    • Franz ha detto:

      Mi fa piacere che l’hai sottolineato: forse non a tutti i lettori di queste righe l’allusione alla canzone “del Liga” è così immediata…

      Un salutone.

  8. alanford50 ha detto:

    Ciao Franz, io ho visto solo pochi attimi della manifestazione, quelli trasmessi dai tiggì nazionali, inutile dire che l’unica cosa positiva che ne ho tratto è stata il senso di una buona partecipazione da parte della gente, sono stato contento di avere finalmente visto anche i partiti dell’opposizione tra la gente, sono stato contento che ne siano rimasti in disparte lasciando lo spazio a chi aveva promosso ed organizzato la manifestazione, almeno questa è stata la sensazione che ne ho colto.

    Dalle tue parole anche io ho tratto il senso di una impensabile situazione che ha costretto a chi non era presente di servirsi di mezzi d fortuna per sentire e vedere quanto è successo, giusto è il tuo paragone con metodi che sanno di società segrete e di clandestinità, tutto questo fa estremamente male se pensiamo che nel nostro paese si spacciano per enti liberi centinaia di radio e altrettanto centinaia di TV private e non, eppure siete stati costretti a mezzi di fortuna, a cosa servono tutte queste radio e queste TV, solo ad asservirci al consumo e a instupidirci per quello che riguarda la politica, insomma alla faccia del pluralismo dell’informazione che ci doveva rendere liberi, allora è proprio vero che la nostra informazione è ben al di sotto di molte situazioni del continente Africano e Sud Americano.

    Su centinaia e centinaia di radio e TV si è dovuti ricorrere ad un ‘iPhone’ insomma siamo tornati ai segnali di fumo ed al tam tam per poter sentire e comprendere gli avvenimenti senza intermediatori interessati, non è molto edificante tutto ciò.

    Ciaooo neh!

    • Franz ha detto:

      Ciao Alan. Molto corrette le tue osservazioni generali positive sulla manifestazione, a cui vorrei aggiungerne una importante: l’autofinanziamento. A differenza dell’altra volta gli organizzatori hanno rinunciato a contributi economici di partiti e sindacati, scommettendo su una campagna di sottoscrizioni volontarie che è andata molto bene; questo ha permesso di costringere i gruppi di partito a restare defilati fra la folla.
      Un grazie poi per i tuoi approfondimenti sulla scarsa presenza dei mezzi di informazione; spero solo che quando usi la seconda persona plurale (“siete stati costretti a mezzi di fortuna”) ti riferisci all’opera collettiva di diffusione, e non sia un tuo prendere le distanze dal popolo viola…

      Un caro saluto di inizio settimana …e mese.

      • alanford50 ha detto:

        Ho usato la seconda persona plurale “siete stati costretti a mezzi di fortuna” nel senso che tu ed altri avete avuto la volontà e la costanza ri ricercare fonti alternative di informazione, mentre io mi sono limitato a prendere quello che volutamente mi è stato concesso dai media.

        Quindi il mio era assolutamente un plasuo riferito a voi che vi siete prodigati, mentre io ho poltrito nel mio angolino, ovviamente non prendendo in considerazione quello che le TV ufficiali cercavano inpunemente di appiopparmi, comunque ribadisco il mio totale assenso ed appoggio al popolo viola.

        Ciaooo neh! buona giornata.

        • alanford50 ha detto:

          Dimenticavo di dire che Rai 3 ha dato ampio cenno al fatto dell’autofinanziamento, cosa che mi ha trovato molto compiaciuto.

          Ari-ciaooo neh!

  9. Franz ha detto:

    Messaggio ricevuto da Maurizio (a cui avevo segnalato questo post):

    Grazie mille Franz! sei stato gentilissimo! se vuoi puoi aggiornare il totale spettatori con 565!!! e’ stato un record e la prossima volta mi organizzero’ molto meglio con tanto di microfono e riprese da diverse posizioni!
    🙂
    Faccio girare il tuo blog all interno dei miei contatti!
    Un caro saluto!
    E grazie per le belle parole!
    Mauriziowordpress stats plugin

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