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Ho ripreso a sognare, e nella vita è una gran fortuna.
Avevo seguito con entusiasmo, poco tempo fa, la campagna elettorale di Beppe Grillo in occasione delle elezioni regionali in Sicilia. Vedere le piazze gremite e osannanti la furia oratoria del sessantacinquenne nuovo Savonarola, e poterlo fare interattivamente grazie all’appoggio mediatico via web fornito da pochi volonterosi (armati di strumenti di trasmissione artigianali, alla portata di tutti), mi aveva reso facile profeta di quello straordinario successo elettorale che poi si concretizzò, con il Movimento Cinque Stelle partito più votato a livello di singola lista.
Poi ci fu il caso di Giovanni Favia, il mio concittadino che negli anni avevo visto diventare un attivissimo e appassionato consigliere, dapprima comunale e poi regionale, e che, con poche e gelide parole di zio Beppe sul suo blog, veniva cacciato dal Movimento, a seguito delle sue affermazioni velenose strappate con l’inganno e videotrasmesse da un giornalista televisivo.
L’episodio mi aveva fatto male, alimentando in me il tarlo di segreti e inconfessabili secondi fini nascosti nel progetto Cinque Stelle, soprattutto tramite l’enigmatico, freddo e ieratico manager Gianroberto Casaleggio, braccio destro e consulente nella comunicazione di Grillo.
Avevo difeso l’onestà di Favia negli infuocati dibattiti sulla sua pagina Facebook, che avevano contribuito a loro volta a raggelare il mio entusiasmo verso il Movimento, nella constatazione di una quantità inaccettabile di fanatismo acritico da parte di chi gli dava addosso, giungendo fino a minacciarlo di morte.
Come se non bastasse, di lì a poco si erano aggiunte due esternazioni decisamente infelici di zio Beppe, sull’inutilità sia di dichiararsi antifascista sia dell’esistenza dei sindacati.
Anche i sondaggi elettorali davano in calo il Movimento; da parte mia, sia pur privato del precedente entusiasmo, mantenevo la mia adesione a quella che ritenevo essere ancora la proposta politica più vicina alle mie idee, confortato in questo anche dal grande Giulietto Chiesa, che con molta umiltà aveva dichiarato il suo stesso tendenziale ma sostanziale appoggio ai Cinque Stelle, unitamente alla ‘Rivoluzione Civile’ di Antonio Ingroia.
Poi è cominciato lo ‘Tsunami tour’, il giro d’Italia elettorale in camper a tappe forzate (due o tre città al giorno) che, sulla falsariga di quanto avvenuto in Sicilia, sta portando Grillo sul palcoscenico di tutte le principali piazze d’Italia, oltre che ad avere incontri con tanta gente, gruppi istituzionali o organizzati, semplici cittadini, inviati televisivi anche dall’estero.
L’appoggio mediatico, questa volta, è apparso subito un po’ più strutturato, grazie a una pagina internet dedicata, con tanto di web radio da studio centrale, anche se i mezzi di trasmissione, e l’operatore stesso (il pur bravo Salvo Mandarà) continuano ad essere quelli, assai artigianali, del tour siciliano.
E a me sono bastati i primi giorni di questa sua nuova spedizione a ritrovare l’entusiasmo perduto, e poi, col passare dei giorni, a vedere lo stesso entusiasmo crescere ulteriormente e farsi sogno ad occhi aperti, come dicevo all’inizio.
Merito, questo, dell’osservazione dei comizi (quasi sempre differita, a causa dei miei orari di lavoro) che hanno rivelato ai miei occhi, e alla mia coscienza più profonda, lo slancio di carattere essenzialmente e inequivocabilmente etico di zio Beppe, slancio che si traduce in una vis oratoria instancabile e suffragata da piazze ogni giorno più brulicanti di gente, in un fenomeno di partecipazione popolare senza precedenti.
Il popolo degli indignati italiani finalmente si manifesta, attirato e stimolato da un condottiero capace di fornire, con parole semplici e convincenti, con consumata abilità istrionica (eppure senza dare il minimo spazio alle ovazioni popolari di carattere santificatorio) e con un’energia impressionante, la comunicazione di contenuti politici finalmente adatti alle urgenze nazionali, e per questo rivoluzionari.
Non c’è notte che, esaurito il mio consueto giro d’orizzonte fra blog, siti d’informazione e Facebook, non mi conceda lo spettacolo di una nuova piazza. Ormai conosco a menadito gli argomenti e le parole abituali del lungo monologo, eppure continuo a rimanere incantato e a pascermi delle immagini di questo sano furore (anche se a volte si bloccano e a volte sono interrotte dalla pubblicità), e delle reazioni, ora divertite, ora vibranti di sdegno, ora riconoscenti, di quelle masse traboccanti di persone in cui mi immedesimo.
E poi, dopo l’ennesima replica dello stesso sempre nuovo spettacolo, mi concedo, in differita di un paio d’ore rispetto alla sua diffusione originaria, l’ultimo ‘Mi scappa la diretta’ giornaliero di Salvo Mandarà, fra ristoranti, strade, alberghi o bed and breakfast, dove si consuma la parte più informale del tour, a volte con lo stesso Beppe (magari coinvolto a suonare un rock and roll alle tastiere, o semplicemente a brindare con i commensali), a volte con i soli fedeli compagni di camper, a volte con il solo Salvo che dialoga a voce con i messaggi che gli arrivano da quel centinaio o poco più di utenti nottambuli collegati in diretta.
(In fondo a questo articolo do indicazioni per accedere ai vari filmati).
Sta succedendo lo stesso prodigio che ho visto manifestarsi in Sicilia, questa volta su scala nazionale. E, come allora, avverto con chiarezza indiscutibile che i risultati elettorali di questo tsunami saranno altrettanto clamorosi e sconvolgenti, molto più di quanto stia prefigurando l’inerzia di pensiero dei giornalisti, sommata al tornaconto delle loro testate, non solo nei media notoriamente asserviti, ma anche in canali informativi solitamente autonomi e attenti, come ‘Radio Popolare-network’. Solo ‘Il fatto quotidiano’, grazie sicuramente a Marco Travaglio e alla sua antica amicizia verso Beppe Grillo, si è accorto e dà conto dello sconvolgimento in corso alle consuete dinamiche elettorali, fatte di schermaglie fra i vecchi leader della partitocrazia al tramonto.
E man mano che il passaparola e i social network diffondono e amplificano questo perentorio messaggio di rinnovamento e di speranza, e che il ciclone prende così spontaneamente forza e vigore, si profilano all’orizzonte due eventi che potrebbero costituire il colpo del kappa-o.
Il primo, di cui peraltro manca da diversi giorni la conferma, è l’apparizione di zio Beppe su una rete nazionale televisiva, nella settimana precedente il voto.
Il secondo, che invece sta di giorno in giorno diffondendo il proprio appello (e il suo irresistibile appeal), è la manifestazione finale della campagna, venerdì 22 febbraio dalle 18 alle 24 a Roma, niente meno che in Piazza S.Giovanni, sì, proprio quella del concertone del Primo Maggio, che sarà sicuramente invasa da una spettacolare ed eloquente massa sterminata di persone, enorme e festante.
Ho già comprato i biglietti del treno, con l’intenzione di pernottare a Roma, mentre, come immaginavo, il gruppo ‘Meet-up – Amici di Beppe Grillo’ di Bologna sta organizzando la trasferta in pullman, con ritorno durante la notte. (Se qualcuno in zona è interessato, me lo scriva nei commenti).
Inutile aggiungere il genere di aspettativa emozionale, che accompagna il lento passare dei giorni che mi separano dall’appuntamento con quella piazza, e poi da quello con le due schede che mi verranno consegnate al seggio, fino al palpitante ascolto dei primi risultati.
Sono aspettative di gioia profonda e condivisa, quelle che rendono la vita più bella e più degna di essere vissuta con impegno.
E poi?
Alla stregua delle previsioni del tempo, se cerco di immaginare la situazione successiva, e il panorama modificato dal passaggio di questo tsunami, non posso che intravedere un aspro scontro, a livello nazionale ma probabilmente anche internazionale, contro i potentati e le oligarchie messe in scacco da un cambiamento sostanziale e rivoluzionario, avvenuto quasi paradossalmente nel più canonico e democratico dei modi, quello dell’espressione elettorale.
Sicuramente non staranno a guardare, sicuramente la libertà si è sempre conquistata a caro prezzo.
Staremo a vedere: ora è soltanto il momento di caricare energie e cuori alla sacra fonte della gioia.
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Per visionare il comizio di Beppe Grillo avvenuto sabato 9 febbraio a Vicenza, clicca qui. (Consiglio di pazientare se non parte subito, e poi di impostare lo schermo intero, cliccando sulle due freccine diagonali che appaiono in basso a destra, sopra la scritta “recorded live”).
Da quello stesso link è possibile accedere a tutte le registrazioni di Salvo Mandarà, il cui indice cronologico appare sulla destra del riquadro con le immagini.
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Immagine iniziale presa da: https://www.facebook.com/beppegrillo.it?ref=ts&fref=ts
Sconcertante l’esito del voto. Depressa per l’immaturità dei nostri compatrioti divisi, lascio qui un saluto. Ciao Franz.
E’ difficile sintetizzare il mio pensiero in una breve risposta; spero domani di riuscire a scrivere un nuovo post.
Comunque lo sconcerto per l’ennesima resurrezione del mostro di Arcore credo che sia ampiamente compensato dalla vera “rivoluzione civile”, quella a cinque stelle, che gli Italiani hanno inaugurato, aprendo finalmente una pagina nuova, probabilmente adatta alle sue nuove sfide, della politica nazionale.
Infine non va sottovalutato il famoso stellone italiano, che ha evitato di un soffio (ed è già la seconda volta che succede) che la maggioranza assoluta della Camera venisse affidata all’illusionista demoniaco.
Un saluto a te, Sari, ciao!
Io ho perso fiducia nella politica già da un pò di tempo…
Destra, sinistra e centro… Mah, mi auguro solo che chi salga al potere ci lasci lavorare dignitosamente! Non chiedo nulla di più.
un bacio caro Franz!
P.S: Avvisami quando ti arriva il mio libro, ci tengo al tuo parere!
Giò
Ammetterai però che la proposta dei giovani a Cinque stelle sia molto innovativa e si presenti molto più pulita…
Un bacio a te!
p.s.: Il tuo libro mi è arrivato ieri, ma dovrai avere un po’ di pazienza per il mio parere, perché ne sto finendo un altro, e soprattutto perché sono un lettore molto lento.
critichi il popolismo Berlusconiano valutato “uno”
e abbracci il populismo di grillo che viaggia a “cento”???
ciao amico Franz,
accidenti che spottone elettorale pro Grillo, very nice 😀
il vecchio giullare piazzerà in parlamento un nutrito drappello di accoliti e questo è certamente un fattore positivo, l’ardore dei neofiti è energia rigenerante. Non credo realizzi nemmeno uno dei suoi propositi ma guardo con favore ad una probabile opera di controllo e denuncia.
La sua frase: “non sono loro che devono sapere come spendiamo i nostri soldi, siamo noi che dobbiamo sapere come loro spendono i nostri”, mi è piaciuta particolarmente, il popolo ha bisogno di populismo.
TADS
Ciao TADS, credo che qualche slogan ad effetto ci possa, anzi ci debba stare, in una campagna comunque ricca di contenuti. Quanto alle frequenti accuse di populismo, ieri sera, in un dibattito radiofonico, un commentatore (tutt’altro che schierato) faceva notare che è populista chi cerca, blandendo il popolo, di ottenere la delega al potere, mentre Grillo sottolinea sempre la necessità che la gente si attivi e non si limiti a delegare tramite il voto.
mi prendi per scemo?
Proprio non vedo perché.
Non mi stupisce il successo di Grillo, perché è l’effetto di anni e anni di pessima politica e di prese in giro nei confronti dei cittadini. Io sono una delusa di sinistra: mi guardo intorno, vedo i buffoni – tutti, anche quelli d i centrosinistra – che si riempiono la bocca di slogan triti e ritriti e intanto continuano a essere beatamente autoreferenziali. In questo contesto, Grillo emerge come novità.
Credo che prenderà parecchi voti e che porterà molti deputati in Parlamento. Lì vedremo quanti resteranno fedeli alle loro idee di partenza e quanti si faranno ammaliare dalle lusinghe del potere e dai tentativi di corruzione. In Italia, purtroppo, gli Scilipoti sono sempre dietro l’angolo.
Buon fine settimana, caro Franz.
Sono d’accordo con te, cara Romina, sul quadro attuale e sulle ottime prospettive elettorali dei 5 stelle; penso che la novità rappresentata da Beppe Grillo sia molto di più che un semplice approccio diverso alla politica, ma un provvidenziale (e potente) strumento di catalizzazione del malcontento di una popolazione sbeffeggiata e umiliata, entro il canale di un progetto di cambiamento adatto alla complessità e drammaticità della situazione attuale.
Quanto alla possibile scilipotizzazione 🙂 dei neo-eletti, lo ritengo un rischio molto remoto, per il loro approccio fondamentalmente volontaristico ed etico all’attività politica.
Un buon fine settimana a te.
p.s.: Approfitto di questo commento per segnalare l’intervista che Grillo rilascerà domani (domenica 17) su Sky TG-24 alle 20.30 e su Cielo-tv alle 21.
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Carissimo, non ho fiducia in Grillo, e lo sai, ma spero che possa fare grandi cose, perché credo che PDL/Lega se li fileranno in 2 (sempre troppi), il PD otterrà risultati mediocri, Monti si barcamenerà tra l’8 e il 10 e Grillo invece avrà un exploit che ultimamente non sembrava in grado di porre in essere.
Vaticini che lasciano il tempo che trovano, ovviamente… ma credo che l’elettorato sia ormai stufo della seconda Repubblica. E visto che questa volta non è stata la magistratura ad azzerarla, ci dovremo pensare noi.
La tua previsione mi sembra molto sensata, e trova molte conferme anche nelle impressioni che si percepiscono da un osservatorio privilegiato come l’abitacolo di un taxi.
Mi fa poi un immenso piacere che il tuo antico ostracismo nei confronti del Grillo Urlante si sia stemperato fino a questo punto; segno di una tua apertura mentale che non mi sorprende di certo.
E’ un piacere imbattersi nel tuo blog,grazie Franz belle parole ben scritte. Sono un neo attivista a Bologna ma senza particolari euforici entusismi anche perchè sto trovando piuttosto problematiche le relazioni con i “veterani” che sembrano assumere un atteggiamento piuttosto ermetico, paure? Allora dovrai prepararti per le candidature per il secondo periodo di legislatura che avverrà con un rimpasto tra circa un anno quando il governo PD non riuscirà più a governare con Monti Ingroia e Lega.Oppure ci dovrai entrare fin da ora come staff di supporto ai nostri parlamentari nel governo 5Stelle.
Di cosa ti occupi nello specifico?
E’ un piacere per me ricevere la tua visita e il tuo commento.
Posso capire le difficoltà di inserimento nel gruppo di attivisti, a cui alludi; ogni piccola o grande comunità ha le sue inevitabili inerzie e arroccamenti, che definirei di natura psicologica. Penso che si superino con un atteggiamento propositivo e con la pratica (da parte di tutti, vecchi e nuovi) di quella preziosissima virtù che si chiama umiltà.
Da parte mia sono iscritto al meetup da molti anni, ma ho frequentato soltanto un paio di spedizioni del gruppo, per una mia scelta di crescita individuale. Spero che il futuro mi conceda tempo, energie e disponibilità mentale per coinvolgermi maggiormente nell’attività politica.
Non capisco se, quando dici “dovrai prepararti…” sia un tu generico o alludi proprio a me, comunque la mia frase precedente vale come eventuale risposta. Sono comunque d’accordo con te che un guazzabuglio governativo come quello che sembra prospettarsi avrà vita breve, mentre il Movimento continuerà a crescere, fino a trasformare l’orizzonte politico nazionale quanto basta per diventare forza di governo; a meno che già queste elezioni non ci regalino una insperata (e forse oggettivamente improbabile) grandiosa sorpresa.
Quanto a me, puoi trovare una mia descrizione nella pagina ‘Mi presento’, linkata sulla colonna di destra di questa stessa pagina.
Beppe sta affrontando un’avventura davvero epocale, e lo fa alternando marchiani pressoché imperdonabili errori (quella di fare una lunga cordiale chiacchierata con gli esponenti di Casa Pound, che l’hanno volutamente e vigliaccamente strumentalizzato per acquisire visibilità e rispettabilità, non gliela potrò mai e poi mai perdonare) a momenti in cui si dimostra l’unico a parlare il linguaggio della gente normale (non di quella ignorante e presuntuosa che è ben rappresentata da Berlusconi, e che possiamo considerare statisticamente normale ma eticamente imbarazzante).
Il suo MoVimento era, ed è tuttora, commisurato con le realtà locali. Le elezioni politiche sono tutt’altra cosa e la scommessa è davvero ardita. Un dilettante assoluto della politica come Federico Pizzarotti può fare cose importanti per la sua città (e le sta facendo, ma con tutte le difficoltà che certamente anche tu conosci) ma scomparirebbe, a mio giudizio, se trapiantato in Parlamento.
Sono ancora convinto (e non sono il solo) che Grillo avrebbe dovuto affiancare alla sua squadra under 40 qualche indipendente un po’ più avvezzo alla dura realtà del dibattito parlamentantare. Ricordo anzi che avevo letto questa idea in un link che tu stesso mi avevi proposto. L’idea era buona ma mi sembra che non sia stata neanche presa in considerazione a livello di un “Grazie per il consiglio ma faccio di testa di Casaleggio”.
Sicuramente, un nutrito manipolo di pentastellati invaderà i palazzi del potere centrale, imparando in fretta (e sarà un’esperienza preziosa che poi si trasmetterà. credo, ai loro successori) quanto sia complicato fare politica. Alcune cose potranno parzialmente cambiarle, tante altre le subiranno con un obliquo senso di rassegnata impotenza.
A loro, a te, a tutti quelli che voteranno per le 5 Stelle (tra i quali non so ancora se ci sarò, anche se i motivi per una scelta in tal senso crescono nel tempo con sicura progressione) questa storica canzone.
Certo, lo zio ha il carattere che ha, e non è nuovo a brutti scivoloni; ma se facciamo il bilancio con la ricchezza di quello che da sempre, e ora più che mai con questa campagna elettorale, ci ha offerto, ne risulta il quadro di una stella di prima grandezza.
Sicuramente un ruolo da parlamentare non permetterebbe al tuo sindaco di impegnarsi in maniera altrettanto efficace per il bene della cosa pubblica, ma credo che la somma di intelligenze fattive, presenti in una compagine parlamentare molto nutrita, avrà eccome il suo peso, e potrà trasformare in tempi relativamente brevi l’intero quadro politico.
Non mi meraviglia che Grillo non abbia rinunciato al suo originario progetto di ‘dilettanti allo sbaraglio’; ma vedrai che impareranno in fretta tutte le malizie necessarie al gioco: dalla loro hanno la leggerezza di chi non ha i condizionamenti dovuti a interessi corrotti.
Ti ringrazio per il link del brano dal vivo del grande indimenticato Demetrio Stratos e compagni, con un testo davvero pieno di speranza e voglia di cambiare.
Caro Franz,
a proposito del “vostro”, neanche io gli perdono l’amabile chiacchierata avuta con quelli di casa Pound, arrivando perfino a dire che l’antifascismo “non gli compete”.
Bisogna stare molto attenti con le parole. E non mi piace neanche la parola “Tsunami” usata per la campagna elettorale, visto che evoca un’immane tragedia costata la vita a duecentomila persone.
un abbraccio
Federica
Cara Federica,
certo, hai ragione quando dici che “bisogna stare molto attenti con le parole”, ma penso che più ancora delle parole contino i fatti.
E, nei fatti, Beppe Grillo ha dato voce, negli anni, a tanti casi di ingiustizia sociale, e alle istanze sacrosante di un’intera popolazione locale (alludo alla Val di Susa) mobilitata, anche per il bene del Paese, contro un gigantesco sopruso e sperpero, che la sedicente sinistra di Piero Fassino e compari continua ad appoggiare; Beppe Grillo ha collaborato con ambientalisti illuminati come il premio Nobel Lester Brown, e diffuso il loro messaggio, mentre da Pierluigi Bersani continuiamo a sentire ipocriti litanie su un’impossibile ritorno alla crescita; Beppe Grillo ha smascherato, spesso profeticamente, i pescecani che hanno distrutto grandi industrie e la più antica banca d’Europa, mentre la sinistra istituzionale partecipava al lauto banchetto; Beppe Grillo mette in discussione quei provvedimenti che ci sono stati imposti dalle oligarchie internazionali (Fiscal compact, pareggio di bilancio in costituzione), e mette in discussione anche l’impossibilità di ristrutturare il debito pubblico e la nostra permanenza stessa nell’euro, mentre il Partito ‘Democratico’ ha avallato tutti i provvedimenti del governo Monti, che hanno portato alla più grave recessione del dopoguerra, con la chiusura o la delocalizzazione di una quantità impressionante di aziende, nonché a una catena di suicidi e alla depressione generalizzata. Il debito pubblico attuale, che è cresciuto nell’anno del ‘governo tecnico’ sostenuto anche dal Partito Democratico, ci costa ormai quasi cento miliardi di interessi all’anno, il che significa condizioni di crescente povertà garantita per tutti i prossimi anni.
Dunque se dovessi dire, nel confronto fra il Movimento di Grillo e il partito della sedicente sinistra a cui dovremmo dare il ‘voto utile’, quali dei due sono i veri antifascisti contemporanei, proprio non avrei dubbi.
E, per non esagerare nella lunghezza di questo commento, non cito alcune splendide azioni politiche fatte nei consigli comunali e regionali, dagli eletti a cinque stelle, che lasciano ben sperare anche in quello che sapranno fare in Parlamento.
Scusa il papiro; un abbraccio a te.
Zio Beppe è venuto anche a Cagliari ma, purtroppo, in quei giorni ero molto stanca e molto triste (magari un giorno ne scriverò, non so) per buttarmi nella folla e avevo bisogno di silenzio. Avrei, però, voluto sentirlo, perchè, nonostante tutti gli eccessi e i lati poco chiari, il movimento è veramente nuovo rispetto a tutti i partiti, che ci hanno ormai nauseato, ed è l’unico per il quale potrei rinunciare al mio voto di protesta con scheda bianca (che avrebbe un senso solo se fossimo in milioni a farlo). Ed è anche l’unico con il quale mi verrebbe voglia di impegnarmi in prima persona, senza dover sottostare alle logiche dei baroni dei partiti, sempre più simili a club esclusivi. Grazie per la tua testimonianza, caro Franz, mi fido del tuo giudizio 😉
Grazie a te, carissima Giraffa, di questi tuoi pensieri.
Credo di aver capito l’origine della tristezza a cui alludi, dato che nel tuo blog, proprio in quei giorni, ne hai già fatto un accenno. Spero comunque che ora tu abbia riconquistato tutta la serenità e la gioia di vivere.
Il tema dell’impegno personale, che non si limita alla delega elettorale ad un partito, è uno dei cavalli di battaglia di Grillo e del suo movimento. Penso che chi, come facciamo noi, dedichi tempo a scrivere e pubblicare le sue considerazioni sulla società, senza nessun compenso materiale, sia già su quella stessa lunghezza d’onda.
Sì, è vero, ne ho accennato, grazie per la comprensione, caro Franz. Solo un’altra piccola cosa su Grillo e il movimento: come ho scritto, apprezzo il fatto che ci sia un’apertura a tutti i cittadini che hanno voglia di impegnarsi, però è pure vero che dalle mie parti, i candidati attuali non hanno preso posizione o comunque esternato le proprie opinioni su fatti locali molto rilevanti, non so se per paura di allontanarsi dalla linea del partito/movimento o, semplicemente, per mancanza di idee al riguardo, e questo non aiuta gli elettori che vorrebbero un po’ di concretezza in più.
Come suol dirsi, ogni botte dà il vino che ha, dunque non si può pretendere che tutti i candidati, e i numerosissimi gruppi di attivisti sparsi per la nazione, siano ugualmente bravi buoni e belli. Resta il fatto (per fortuna) che le esperienze ottenute da loro fin qui, nei consigli comunali e regionali dove sono stati eletti, è largamente positiva.
Ancora un salutone. 🙂
In questo gelido mattino di febbraio, leggere il tuo appassionato e vibrante articolo riscalda il cuore. Come sai, le perplessità e i dubbi che certe dichiarazioni e decisioni di zio Beppe ti hanno provocato, li ho provati anch’io, perché, quanto più si crede in un’idea o in una persona, tanto più si vorrebbe che nessuna ombra le oscurasse. Ma, a fronte di esternazioni non troppo limpide ( e comunque distorte e amplificate dai media), l’energia e e la generosità di Grillo, che ho ritrovato intatte nello tsunami bolognese, mi hanno ridato fiducia. E, anch’io, ho ripreso a sognare. Stiamo tutti camminando sulle sabbie mobili, ma il Movimento 5 stelle ci sta gettando un robusto ramo a cui aggrapparci e uscire dal pantano. Mi auguro, auguro a tutti, di riuscire ad aggrapparsi a questo appiglio, prima di essere sommersi. Ogni altro appiglio, ogni altro strumento che sembra poterci portare verso un cambiamento, è solo un miraggio, costruito ad arte da chi vuole , in realtà, che nulla cambi. Credo che se non avremo occhi per vedere questo, sprofonderemo per sempre.
Grazie, caro Franz, per aver ulteriormente rafforzato le mie certezze.
Grazie a te, cara Milvia, per condividere (anche di persona) questa nuova pagina della vita associata.
Nel tuo commento hai usato un termine che mancava nel mio articolo: generosità. E’ questo il tratto che ho colto con evidenza nella nuova campagna elettorale dello ‘zio’ e che mi ha fatto dimenticare le precedenti perplessità.
La generosità di un uomo di grande popolarità penso che possa costituire il valore aggiunto, rispetto ad altre nazioni, per fare della nostra un laboratorio di trasformazione della politica, ottenendo più risultati di quanti ne abbia finora conseguiti, ad esempio, il movimento degli indignatos spagnoli, che pure ho sempre guardato con ammirazione e sana invidia.
E sono d’accordo con te anche sulla sterilità, o ipocrisia, di tutte le altre attuali proposte.
causa influenza non sono riuscita ad andare in Piazza delle Erbe, ma me lo sono gustata via internet, il fatto è che zio Beppe dice le cose che pensiamo, come si fa a non essere coinvolti?
Qui a Bologna la festa è stata in parte guastata (sabato 2 febbraio) da un gelido diluvio, ma ugualmente la piazza era piena di gente.
Proprio così, il nostro parla il linguaggio della gente, non rinunciando tuttavia a comunicare la complessità della realtà in cui viviamo.