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Avevo in mente da diversi giorni un argomento relativamente leggero, per un nuovo scritto qui sul blog, ma poi, a seguito di un periodo di silenzio più lungo che mai, mi è sembrato più opportuno affrontare tematiche più scottanti della nuova stagione che stiamo vivendo.
Chiedo di pazientare ai lettori (se ce ne sono rimasti ancora) che preferiscono proprio i toni un po’ più spensierati: prima o poi ce ne sarà occasione, almeno spero.
Il primo trimestre di questo nuovo anno sta manifestando il rapido precipitare di una crisi internazionale che ha come teatro l’Ucraìna (accento sulla ‘i’, anche nell’aggettivo, in conformità con la dizione propria dei residenti), che è un vasto Paese di confine, sia geografico sia di influenza, fra l’Occidente filo-americano e l’Est filo-russo, ripresentandoci uno scontro di forze fra le due potenze che sembrava appartenere al passato.
Da diverse voci viene lanciato l’allarme sul rischio di un conflitto di vaste proporzioni, e qualcuno addirittura vocifera la minaccia di una terza guerra mondiale.
Ma c’è anche chi, per fortuna, sottolinea che i due opposti apparati di potere hanno, in tempi recenti, allacciato o approfondito accordi di vario genere (mancata destituzione di Assad in Siria, intensificazione di trattati commerciali bilaterali, preparazione di una via d’uscita dall’Afghanistan dei contingenti americani) e dunque lo spettro di una guerra dovrebbe essere esorcizzato.
La giusta propensione al pensiero positivo mi fa sposare questa tesi, anche se non è il caso di abbassare la guardia e sottovalutare la gravità della crisi.
A chi si nutre dell’informazione di regime, cioè di giornalacci come ‘La Repubblica’ o il ‘Corriere della sera’, o, peggio ancora, dei telegiornali o giornali radio di RAI e Mediaset, l’evoluzione della crisi è stata raccontata in pochi passaggi:
– la popolazione ucraina scende in piazza, a più riprese e pacificamente, per manifestare l’intenzione di aderire all’Unione Europea; il fenomeno è descritto di sfuggita, e con propensione fondamentalmente positiva;
– la situazione precipita improvvisamente con la cacciata del presidente Viktor Yanukovich, che, sia pur al potere grazie a libere elezioni, è un dittatore cattivo amico di Putin;
– la Russia interviene indebitamente, tramite contingenti militari nella regione della Crimea e con la minaccia di un’invasione;
– gli Stati Uniti condannano l’ingerenza e minacciano a loro volta reazioni anche militari.
Un giornalista non allineato e piuttosto di casa a Mosca, cioè Giulietto Chiesa, da diverso tempo cercava di mettere in guardia sulla gravità di quanto stava avvenendo, e riferiva che le notizie dalla piazza di Kiev avevano in Russia una risonanza non paragonabile con quella diffusa dai nostri media. E che Mosca non era disposta a farsi sottrarre dalla propria influenza, senza reagire, un Paese strategico e storicamente vicino.
Nello stesso tempo, come altri giornalisti fuori dal gregge, ci ha indicato come la rivolta popolare sia stata pilotata dagli strateghi statunitensi; di poche ore fa un suo articolo interessante a tale proposito (clicca qui).
Proprio in questi giorni caratterizzati dal precipitare della crisi ucraìna, lo stesso Chiesa ha varato una nuova web-tv, ‘Pandora-tv – un’altra visione del mondo’, a cui è lecito augurare miglior fortuna rispetto all’omonima emittente naufragata sul nascere, a causa di prospettive troppo faraoniche, qualche anno fa. Clicca qui per collegarti.
Sull’infinita piazza virtuale si aggira da un po’ di tempo anche un altro amabile personaggio, animato dalla stessa volontà di fornire informazione libera e reale. Si tratta di Salvo Mandarà, un sostenitore molto convinto sia del Movimento Cinque Stelle che di Beppe Grillo in persona. Trasmette quotidianamente su un canale youtube denominato Salvo5.0, organizzando spesso delle inchieste su importanti argomenti di attualità, a volte con ospiti in collegamento diretto, il tutto senza la tutela di zio Beppe e di patrigno Casaleggio, dunque con un indiscutibile grado di libertà.
Per ricevere l’avviso di un’incipiente trasmissione, o anche per visionarla in differita, gli utenti di Facebook possono utilmente diventare seguaci di questo suo profilo.
Da qualche tempo, lo stesso intraprendente ‘reporter per caso’ (come si autodefinisce) ha progettato di fare della sua passione la propria attività professionale, tramite una raccolta di fondi che gli permetterebbe di lasciare il suo attuale mestiere di informatico e di dedicarsi a tempo pieno e con strumenti più adeguati al progetto (vedi qui).
Ho personalmente già inviato da tempo una piccola quota, e cerco di diffondere con molta convinzione la preziosa iniziativa.
Spesso, al mio rientro in piena notte dal turno di lavoro con il taxi, mi concedo la visione di una sua trasmissione.
Quella della notte scorsa è stata particolarmente interessante, perché ha costituito un curioso esperimento di incrocio di canali: una squadra televisiva esterna di La7 è stata ospite nel suo studio, inviata dalla trasmissione di Corrado Formigli ‘Piazzapulita’, che trattava delle espulsioni dei quattro senatori a Cinque Stelle, e che si è collegata a più riprese intervistando Salvo Mandarà che intanto stava trasmettendo sulla sua web-tv. La trasmissione (dal punto di vista della web-tv) è visionabile in differita cliccando qui. Si tratta di un video lungo più di tre ore, ma si può scorrere abbastanza agevolmente il cursore del tempo, alla ricerca dei passaggi più interessanti, che sono appunto quelli dell’effettivo collegamento con La 7.
Rincuora, sapere che c’è chi fa dell’informazione libera la propria missione; penso che ciascuno di noi debba sentirsi particolarmente in trincea, contro la propaganda di regime che quotidianamente fa violenza a tutti, ma soprattutto a chi è sprovvisto di anticorpi, per mancanza di curiosità o dell’accesso a internet. E dunque che sia urgente dedicare qualche energia all’unica guerra sacrosanta, quella per la verità.
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Immagini da:
termometropolitico.it/91763_lue-sospende-negoziati-con-lucraina.html/putin-e-yanukovich
Google maps
youtube.com/user/SalvoMandara
Un interessante contributo sul ruolo dell’informazione pilotata nella crisi ucraina: clicca qui.
Caro Franz ho letto con interesse questo e non mi sono sorpresa delle logiche di potere delle maggiori potenze che governano il mondo: -oggi vinco io domani vinci tu..- loro hanno tutti gli strumenti per tenerci li “fai il bravo ti do quello e q.altro. Noi se non facciamo i bravi ci tolgono il gasolio e la luce. Ti ricordi quel settembre quando tre quarti del paese rimase al buio? Ci raccontarono che erano caduti dei cavi in svizzera, in realtà non sapremo mai che cosa avevamo combinato per toglierci la corrente. Torniamo a noi. Per queste assurde logiche di potere che mercanteggi un pezzo di ferro -armi- una bustina di polvere -droga- o un cuore che smette di pulsare -carne umana. Cosa gliene frega se sull’asfalto restano manifestanti o militari in Ucraina? Cosa gliene frega se in Siria se insieme ai combattenti scoppiano o per bombe o per kamikaze donne e bambini? Cosa gliene frega se in Siria ci sono pochissimi medici perchè gli ammazzano perchè non devono prestare soccorso
Cosa gliene frega se distruggono i medicinali per non farli arrivare a destinazione. Ed infine sempre in Siria cosa gliene frega se quei medici per operare un bambino dilaniato da una bomba gli danno una botta in testa per farlo addormentare provocandogli uno svenimento -me lo hanno raccontato- due giorni fa e ho pianto…
l’informazione non l’ascolti dai media vai sul web e cerchi quella
Vera. Spegni da una parte accendi da quell’altra
Ma la vita non la puoi accendere e spegnere a tuo piacimento ne decidere tu chi deve vivere o morire
Ti senti impotente puoi decidere contro una logica o l’altra puoi decidere a chi dare o non darw un voto ma nulla puoi contro una logica di morte. Ciao Franz alla prossima.
Cara Trudy, le logiche di guerra, a cui ti riferisci con i tuoi esempi, sono quanto di più aberrante e meno logico l’uomo abbia saputo concepire e, purtroppo, continui a perseguire.
Le persone sensibili, e capaci di empatia verso il dolore di sconosciuti ma comunque vittime innocenti, restano con un senso di impotenza di fronte al dilagare mondiale di tali logiche.
Ma non credo che il voto sia l’unica arma di intervento e di pace a nostra disposizione: ogni scelta della nostra vita quotidiana ha risvolti sociali e politici; in particolare, per restare nel tema di questo post, la ricerca e la diffusione della verità per smascherare le menzogne che accompagnano e agevolano la diffusione di atti e criteri di sopraffazione.
Ciao!
…la gente scappa ora da qua ora da là…nulla di nulla che fermi tutta sta gente che fugge da dove muore. E i decreti ministeriali che fanno ti applicano regoline del cazzo a cui ti devi adeguare per fargli entrare meglio con meno disagi possibili. Sempre a carico nostro. Loro hanno sempre mille motivazioni mille ragioni. Quando finiremo di essere un pozzo senza fondo? Assistenzialismo? Tanto paghiamo e li manteniamo noi più di quanto non credi! Ciao alla prossima.
Ciao, Trudy.
Il problema dell’immigrazione è di una vastità tale che ci impone un continuo sforzo critico.
Da una parte, il solo fatto di essere persone umane credo che ci obblighi all’attenzione e allo spirito d’accoglienza nei confronti di chi scappa da situazioni di guerra o carestia, evitando di giudicare la situazione dall’odioso piedistallo di chi avrebbe qualche merito nel vivere in un Paese dove ci sono certo dei problemi gravi, ma ancora e certamente non paragonabili con i loro; il tutto, poi, considerando che non siamo affatto immuni da colpe nei confronti degli squilibri mondiali, che il nostro stile di vita lussuoso (se osservato su vasta scala) continua ogni giorno a produrre e alimentare.
D’altra parte, in nome di questi sacrosanti diritti dell’uomo, non possiamo far finta di non vedere la criminalità e l’arroganza di una parte di ospiti indesiderati, e abbassare la guardia su un rigido rispetto della legalità e dell’educazione; ed è giusto anche pretendere che i diritti degli ospiti non travalichino e offendano i nostri, come certi regolamenti demagogici sembrano indicare.
In una situazione di questo genere il razzismo e il pensiero totalitario di carattere neo-nazista si afferma sempre più pericolosamente, a livello europeo e anche italiano.
Anche perché capire che la contaminazione fra etnie diverse è un arricchimento per tutti (cosa che avviene spontaneamente fra i bambini, nativamente privi di schermi ideologici) richiede una maturità, un grado di libertà e di gioia di vivere che purtroppo non è di molti.
Un caro saluto.
Ciao Franz sempre belli interessanti, nutriti pieni di riferimenti i tuoi post, dai più sobri a più seriosi. E questa volta ti rispondo così. Io lavoro in un posto di frontiera ..e questa drammatica situazione che si è creata in Ucraina non farà altro che aumentare i flussi migratori nel nostro paese. La gente scappa ora dalla Siria, ora da ora da la e noi qua a prendere tutti