Antizuc numero 3

Contro la tirannia di Mark Zuckerberg
(i miei post di Facebook alla ricerca di visibilità alternativa)

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12 novembre 2019

Da un paio di settimane sono iniziate le trasmissioni di Contro.tv, da parte di Massimo Mazzucco e Giulietto Chiesa.
Questo nuovo canale rappresenta una preziosa fonte d’informazione rispetto a quelle ufficiali, che convogliano, peraltro molto efficacemente, l’attenzione generale ora su questo scenario, ora su quest’altro (ad esempio: Ecuador, Venezuela, Siria, Turchia, Bolivia), dimenticandosi colpevolmente di altri.
Ad esempio, in Congo e in Sud Sudan si continua a morire di guerra, fame, sete, malattie, stenti, ma è meglio non saperlo, perchè siamo troppo affamati di Coltan e altri minerali utili alla produzione di nuovi telefonini e schermi piatti.
Anche in Yemen continua una sporchissima e sanguinosa guerra, alimentata dagli interessi commerciali in campo di armamenti, di cui Germania e Italia continuano a essere fra i principali fornitori all’Arabia Saudita, alla faccia della dichiarata sospensione.
In seguito a quest’ultima informazione, diffusa da Contro.tv, ho provato a cambiare qui la mia copertina con un’immagine cruda di bambini yemeniti riversi al suolo sul loro sangue, sovrapponendo all’immagine la dicitura: “Non in mio nome!”.

Ma Facebook ha censurato l’immagine (come troppo violenta), costringendomi a ripiegare sull’immagine della bandiera di quella martoriata nazione.
Non esprimo giudizi sulla sgradita censura: in fondo, non dimentichiamocelo mai, qui siamo in casa d’altri.

Attualmente Contro.tv manda in onda gratuitamente soltanto un notiziario settimanale il venerdì alle 21 ed estemporaneamente, in altre sere, degli speciali a tema; per vedere gli arretrati bisogna abbonarsi, a cifre estremamente contenute (12 euro per un anno intero).

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14 novembre 2019

Dalla puntata di ieri sera di “Controvento” (Radio Città Fujiko, 103,1 MHz anche in streaming e podcast dal sito), propongo un brano di Mulatu Astatke, fondatore del cosiddetto Ethio Jazz, una sintesi di jazz classico e sonorità etìopi.
Il brano, dall’atmosfera soffusa, si intitola Motherland (clicca sull’immagine).

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19 novembre 2019

“Scusa, caro Mentana, a questo punto non fai prima a levarti di mezzo tu?” (inteso: “levarti dal web”).
La pacata ma durissima replica di Massimo Mazzucco a uno sfogo pubblico di Enrico Mentana (clicca sull’immagine).

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27 novembre 2019

Roberto Benigni ha intenzione di vincere un nuovo Oscar con un film in due parti: la prima ambientata fra i Palestinesi nella Striscia di Gaza; la seconda dedicata al genocidio dei nativi americani.
La sfida è ardua, ma sappiamo che Benigni è un uomo coraggioso…😮
Vero?

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24 novembre 2019

Spero di non annoiare chi mi legge con gli ultimi aggiornamenti sulle mie “glorie” letterarie.
Recentemente ho ricevuto due belle notizie: la convocazione come finalista in un concorso a Monterotondo, nei dintorni di Roma, e un secondo premio nella sezione poesia a tema libero (ex-aequo con altra autrice), ancora a San Benedetto del Tronto, dove già fui premiato in maggio.

Sono reduce dal viaggio a Monterotondo, da dove mi sono dovuto accontentare del solo attestato di finalista.
Mi va bene certamente così: non è mai facile entrare in sintonia con giurie eterogenee; non fosse che una strana (e apertamente criticata) decisione dell’organizzatore, ha fatto recitare da una signora tutte le poesie dei presenti, non solo in modo piuttosto inespressivo, ma addirittura troncate, n’do cojo cojo, dopo i primi tredici versi!!

Ero certo di aspettarmi un diverso trattamento nella cerimonia di San Benedetto, prevista sabato prossimo, ma per problemi non specificati è stata annullata, e i premi verranno spediti per posta.
Nell’immagine qui sotto, un momento della cerimonia di Monterotondo, in cui se non altro mi è stato chiesto di raccontare qualcosa di me; a seguire, il testo della poesia che ha vinto il premio a San Benedetto del Tronto.


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La vasca di cemento

Vieni da me
ti vedo figlia di contadini romagnoli
gote brunite dal sole dell’estate
chiamarmi
da un altrove irraggiungibile qui si sta bene
sembra ripetere
il tuo sorriso nativo e franco
ma io da tanto tempo sai
nei sentieri della vita mi sono
perduto e ritrovato mille volte
dietro vacui desideri e assenze
del senso ultimo del peregrinare
di noi viventi
l’acqua corrente sgorgava con forza
in quella vostra grande vasca di cemento
di fronte al capannone delle biciclette
ora è silenzio
e la strana pace del dubbio
intere generazioni di rondini
hanno sorvolato queste terre lontane
gridando ignare alla vita
e incapaci di gratitudine
per l’attimo del concepimento
di cui come loro
anche noi siamo figli casuali
lanciati come proiettili impazziti
lungo percorsi inutili
talora infestati
da insetti famelici e inquieti

Puerto de la Cruz, Tenerife, 4 agosto 2019
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Informazioni su Franz

Per una mia presentazione, clicca sul secondo riquadro ("website") qui sotto la mia immagine...
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2 risposte a Antizuc numero 3

  1. Sari ha detto:

    Quante cose da dire a commento… troppe. Metterò un appunto in bella vista per venerdì prossimo, perchè curiosa di vedere la contro informazione.
    A piccoli ma significativi passi ti stai creando uno spazio nella grande platea degli scrittori. Non domordere (so che non lo farai e la mia esortazione è perfettamente inutile ma mi piaceva scriverla)
    La tua poesia è bella da parere dolce ma scivola nei pensieri e inquieta. Non ne so il perchè.
    Ho appena letto delle lacrime dei Benetton che si dicono vittime di manager incapaci… che dica pure, purchè qualcono non s’impietosisca per questi signori che stanno sfruttando territori, persone, inquinando e cancellando ecosistemi. E ponti e vite.
    Un saluto e buon dicembre.

    • Franz ha detto:

      Il punto di vista di ControTV in politica interna è molto lontano dal mio: sono molto sovranisti e polemici contro l’attuale governo, mentre a me sembra prezioso l’approccio di Giuseppe Conte, quello di ottenere sempre i compromessi migliori, con grandissima capacità diplomatica e evitando battaglie perse in partenza e controproducenti. Comunque mi serve sentire le loro opinioni, per evitare un’adesione acritica.
      E’ in politica estera, tuttavia, che colmano il disperante vuoto, parzialità e codardia degli organi di informazione abituali.

      I Benetton sono inqualificabili e mi sembra che non possano evitare di perdere la concessione delle Autostrade, almeno.

      Quanto alla mia poesia, mi fa estremamente piacere il tuo gradimento e il tuo incoraggiamento da vera amica.
      Continuo regolarmente a cercare piccole (ma per me grandi) affermazioni nell’ambito dei molti concorsi nazionali, oltre che (ed è certamente più facile ma comunque prezioso) l’apprezzamento di qualche amica e amico su Facebook.
      Le giurie dei concorsi sono quanto di più eterogeneo si possa immaginare e il mio stile asciutto, schivo da effetti e sentimentalismi che nascondono una scarsa elaborazione letteraria del testo, raramente viene apprezzato come vorrei.
      Paradossalmente, tuttavia, questa miscela, di rare affermazioni e molte delusioni, risulta essere il substrato ideale per migliorare nel mio percorso poetico.

      Grazie di cuore per continuare a seguire il mio blog, a cui, sia pure a corrente alternata e in una prospettiva di medio-lungo termine, sto cercando di dare nuova linfa.

      Un carissimo saluto e, a te, un buon dicembre e un buon “inverno meteorologico” (che, come saprai, è ugualmente cominciato oggi).

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