L’Antizuc (2021-1)

Settimanale – esce il martedì sera o il mercoledì – Direttore “irresponsabile”: Francesco Selis
19 gennaio 2021
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L’importanza di un articolo
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Durante i mesi a cavallo dell’inizio 2020, in questo mio ormai storico blog (consentitemi l’autocelebrazione…), pubblicai cinque articoli tutti intitolati “Antizuc”, poi raggruppati nell’omonima categoria, consultabile qui nella colonna di destra.
Lo scopo del gioco era cercare un po’ di visibilità alternativa ai miei post su Facebook, che avvertivo soffocati, circa la maggiore o minore diffusione all’interno di quel social, dagli algoritmi incontrollabili decisi dal signor Mark Zuckerberg, o da chi per lui.
L’esperimento, senza una mia campagna d’ampliamento dei visitatori del blog, non ebbe un gran successo.
È con rinnovato e moltiplicato entusiasmo che ora, a distanza di un anno, lo ripropongo in un formato nuovo, nuove motivazioni e… una sostanziale differenza (…)
Per leggere tutto l’articolo, clicca qui.

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Osservatorio pandemia
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Grafici alla mano, Nino Carella, in data 17 gennaio, dà un quadro della situazione dell’epidemia in Italia, che è interessante consultare perché onesto e non viziato dal terrorismo dei media di regime. Clicca qui.

Parlando invece di vaccini (termine applicato ormai correntemente, ma impropriamente, a quelli che in realtà sono farmaci mutàgeni dell’RNA umano), è girata la notizia, nei… torbidi ambienti cospirazionisti a noi tanto cari, che “una delle voci più influenti a livello mondiale per il New York Times”, il professor Peter Doshi, che si occupa di ricerca sui servizi sanitari farmaceutici, ha affermato, sul British Medical Journal, che l’efficacia reale dei “vaccini” in circolazione non sarebbe intorno al 95% ma tra il 19 e il 29%. Vedi qui.
La denuncia, proveniente da un soggetto qualificato, ha grande rilevanza e lascia prevedere, nei prossimi mesi, scenari quanto meno confusi. Quello che, a nostro parere, stride un po’, sono quelle due percentuali che terminano per nove, come comandano le strategie commerciali. Speriamo che sia solo una coincidenza.

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Dal “nostro” inviato in Florida
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Roberto Mazzoni, in modo “scandalosamente” garbato e sorridente e, nello stesso tempo, con grande rigore, accuratezza e libertà di pensiero (che tradisce solo, di tanto in tanto, una formazione politica evidentemente liberista), ha fatto la cronaca quotidiana delle battaglie legali che hanno preceduto il 6 gennaio, giorno funestato dall’irruzione in Campidoglio, a Washington, di un drappello d’infiltrati provocatori, agevolati nel loro ingresso da inconsistenti forze di polizia.
La nostra stampa si è svegliata solo allora, condannando in modo umanime (e altrettanto falso) l’ex-presidente americano come artefice d’un clima d’aggressività e violenza che sarebbe sfociato in quegl’incidenti.
Ora Mazzoni pubblica a giorni alterni un nuovo video, in cui espone gli aggiornamenti, sempre interessanti, sulla situazione a stelle e strisce.
La sua, inoltre, è una delle voci di denuncia più incisive contro i colossi del web, che invita a boicottare con l’astensione dai loro servizi.
Le sue conversazioni hanno sempre un ritmo lento e richiedono, perciò, calma e tempo libero nell’ascolto; sono inoltre incentrate sui più recenti dettagli; fortuna vuole che sabato 16 gennaio abbia pubblicato un video in cui viene intervistato via web: in questo caso la sua comunicazione è più stringata e sui temi generali, dunque adattissima (in questa rubrica che sarà fissa) per un primo link, assolutamente consigliabile: clicca qui.

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La caduta del condottiero
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Mauro Scardovelli è uno dei personaggi di maggiore spicco, nel mondo di chi si oppone all’attuale deriva globalista delle istituzioni e della società.
Unisce competenze molto diverse, dalla psicoterapia, che è la sua professione, a fondamenti di economia, giurisprudenza e, soprattutto, Costituzione della Repubblica.
Ha le caratteristiche d’un leader, capace di compattare un movimento di radicale rinnovamento.
Davvero inaspettata, dunque, è stata la sua confessione, davanti a una webcam e in presenza di alcuni collaboratori, d’una devastante crisi depressiva che l’ha colpito improvvisamente, in seguito alle amare delusioni sul campo di battaglia.
Coraggiosa, la messa a nudo della propria debolezza, non fa evitare tuttavia di pensare che, fin qui, egli abbia riposto troppe aspettative sui risultati della sua costante azione.
Il dipanarsi dei risultati non è nelle nostre mani, verrebbe voglia di dirgli, ma questi non potranno mai mancare, se l’azione è dettata sempre e soltanto da una passione autentica e libera.
Ecco (clicca qui) la sua sconvolgente confessione.
Coraggio, condottiero, abbiamo bisogno di lei.

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Innalziamo il pensiero
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L’amico Angelo Santini è un appassionato conoscitore del pensiero di Emanuele Severino, il grande filosofo che ci ha lasciati proprio un anno fa. Anzi, dichiara spesso di considerarlo il più grande di tutti i tempi.
I libri di Severino sono estremamente indigesti, per chi non abbia una lunga pratica con l’analisi filosofica, in quelle pagine portata a livelli di rigore quasi maniacale; da ormai parecchio tempo, Santini ne fa oggetto di frequentissime dissertazioni (e talvolta anche confronti verbali), con l’intento di divulgarne i contenuti.
Obiettivo peraltro non facile, vista la complessità e il carattere non intuitivo delle tesi severiniane, che costringono a un certo sforzo di revisione della realtà come ci appare.
Ora ha voluto pubblicare una serie di brevi video, che ha chiamato “pillole filosofiche” e che possono costituire una porta d’accesso al radioso messaggio eternalista del filosofo bresciano.
Da intellettuale portato anch’egli all’analisi, Angelo Santini, nonostante gl’intenti, utilizza un linguaggio non sempre alla portata di tutti, ma è comunque utile, ed encomiabile, il suo grande impegno.
Ecco la prima “pillola”: clicca qui.

Franco Bertossa è un grande esperto delle culture orientali che gravitano intorno al buddismo. Nei confronti di Severino, che ha frequentato e di cui è stato amico, ha un approccio critico, denunciando, nel pensiero di lui, i limiti della razionalità occidentale, che non basterebbe a cogliere lo sconvolgente ma salvifico stupore, di fronte all’insensatezza inspiegabile dell’esistente.
Spesso Bertossa pubblica su Facebook le sue considerazioni sapienziali e le sue testimonianze, di numerosissimi affascinanti incontri ed esperienze vissute in quei paesi lontani.
Vi propongo questa sua recente dissertazione sulle varie tipologie della mente nel pensiero orientale: clicca qui.

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Un piccolo aiuto
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Il piccolo aiuto che ci viene richiesto, a inaugurare questa rubrica, è da parte di Claudio Messora (il videoblogger di Byoblu e fondatore di Davvero-tv), probabilmente il più popolare fra i diffusori d’informazione libera.
La macchina di tutti i suoi progetti, attivi e in espansione, ha ricevuto un brutto colpo, in termini anche finanziari, con l’oscuramento provvisorio, ma che è facile prevedere presto definitivo, del canale “Byoblu” su Youtube, a seguito della pubblicazione di quella stessa notizia sull’efficacia dei vaccini ripresa qui sopra.
Leggiamo il suo accorato appello, cliccando qui.

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Una pagina di lettura
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Amanda Bonaconsa è scrittrice di racconti brevi, nonché blogger (antica affezionata amica del Franz-blog).
L’ultimo racconto che ha pubblicato è più lungo del solito e, col suo turgore immaginifico e narrativo (neanche troppo stemperato dalla mancanza di una meticolosa revisione del testo), testimonia le sue grandi doti creative.
Il racconto s’intitola “Le tentazioni di Antonio” e lo trovate cliccando qui.

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Suggerimenti in fa diesis minore
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Il titolo di questa rubrica musicale, molti l’avranno capito, prende spunto da uno dei brani più suggestivi e famosi di Angelo Branduardi (“Ballo in fa diesis minore”).
Doverosamente a lui è dedicata questa prima segnalazione.

Il cantautore lombardo, nella seconda metà degli anni settanta, conobbe un grande successo, anche internazionale, che poi non riuscì a conservare, quanto meno a quei livelli.
Non ha mai smesso, però di comporre e produrre nuovi album, alcuni di grande interesse, come “Il dito e la luna”, del 1998.
Quest’opera si distingue da tutte le altre perché i testi, anziché dalla moglie Luisa Zappa, sono scritti da Giorgio Faletti, con esiti sicuramente migliori.
Se avete accesso alla magica e sconfinata galassia Spotify, potete ascoltare l’intero album cliccando qui.

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Amazing immagini
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La breve galleria che inaugura questa rubrica è dedicata ad alcune spettacolari immagini di Bologna, estratte da Facebook.

Torre Asinelli (qui).
Via de’ Pepoli (qui).
Portico dei Servi (qui).
Via Caduti di Cefalonia (qui).
Basilica di San Luca e la città (qui).

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Sorrisoterapia
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In questa pagina dedicata all’umorismo, fanno il loro trionfale ritorno, fra l’altro, gl’impagabili Gemelli per Sbaglio, Rocco e Rollo!
Clicca qui.

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La poesia del lunedì
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Si sposta qui sull’Antizuc, come ultima rubrica, l’appuntamento settimanale con le mie poesie, che regolarmente, da due anni e mezzo, compongo quasi ogni domenica, per poi rifinirle (e fino a due settimane fa pubblicarle su Facebook) il lunedì.

Quella di ieri s’intitola “Riscaldamento autonomo” (clicca qui).

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2 risposte a L’Antizuc (2021-1)

  1. Sari ha detto:

    Un gran lavoro, il tuo… ho letto e visionato quanto proponi trovando tutto interessante e da tenere in considerazione. Ho salvato.
    Mi ha colpito il messaggio appassionato di Mauro Scardovelli… mi sono sentita solidale con la sua decisione di abbandonare la parte di attività che gli ha provocato lo sconforto (salvati!) ma poi… non ho trovato giusto il suo sguardo sugli eventi che l’hanno portato alla sofferta decisione.
    Trovo sia sano cercare periodi di riposo e lasciare ad altri l’onere delle attività di cui è padre ma vorrei spezzare più lance per noi, disattenti e distratti abitanti del mondo.
    Lui che di braccio e mente deve averne in abbondanza, sa che fatica compiamo noi persone comuni per cercare più e più notizie per metterle a confronto? Un tempo bastava comperare due o tre quotidiani, ora si chiede un (impossibile) abbonamento e altre schiavitù.
    Lui dovrebbe sapere della forza del condizionamento e che per cambiare mentalità occorre partire dai primi anni, dai messaggi non verbali e dall’esempio perchè poi diventa tutto più difficile se non impossibile.
    Chi promuove un’idea deve mettere in conto che il cambiamento non avverrà nella sua stagione di vita… lui posa solo i semi e i figli di Mauro Scardovelli faranno come le cicale che stanno sottoterra per anni prima di sbucare al sole e cantare fino allo sfinimento.
    E poi… chi ci ha instradato alla faticosa e bella lettura critica? Chi alle modalità di selezione delle notizie? Ci hanno abituati fin da piccoli a dividere il vero dal falso (come fosse normale farlo), e a obbedire alla voce del padrone. E poi… quale chiesa vorrebbe sui suoi banchi persone pensanti e decidenti? Papa Francesco, al suo insediamento disse una frase importante che mi fece ben sperare: “Chi sono io per giudicare?” Pensai alludesse alla formazione delle coscienze, nostre e dei prelati, ma no, sbagliavo.
    Ringrazio te per questo lungo lavoro di risonanza e il dr. Mauro Scardovelli per l’impegno e la costanza profusi in tanti anni di lavoro meritorio e sistematico. La sua d’oggi è la stanchezza della madre di famiglia che guarda il figlio fumare uno spinello e si dispera chiedendosi dove ha sbagliato. Ma no, non è detto, e il figlio smetterà di farlo grazie a quanto la genitrice ha, più o meno consapevolmente, trasmesso.
    Le domande notturne sono come veri corvi e vorrei dire a Mauro di non scoraggiarsi e non porsi domande se non quelle che interessano la coscienza personale. La sua voce, per quanto forte, non può competere con quella dell’imbonitore televisivo che giorno dopo giorno trasmette il nulla o peggio… e lo fa per progetti suoi, economici e atti a formare quella società di asserviti che il potere, ogni potere, desidera da sempre.
    Scusa il lungo messaggio, lunga vita a Mauro e… grazie Francesco.

    • Franz ha detto:

      Ecco, cara Sari, puntuale e più che mai gradito, il tuo prezioso commento a questa mia nuova (e per me assai coinvolgente) avventura comunicativa, che mi auguro diventi un piacevole appuntamento fisso.

      Si direbbe che Scardovelli, “che di braccio e mente deve averne in abbondanza”, abbia sopravvalutato le proprie possibilità di modellazione del reale (modellazione del tutto apparente, secondo Severino, ma qui si entra in un altro campo…), fino a crollare sotto il peso della disillusione.
      Condivido tutte le tue belle considerazioni al proposito, compresa la rivendicazione della difficoltà al cambiamento e a un corretto indirizzamento, in una società apportatrice di menzogna: false certezze e vera inquietudine.
      E aggiungo un piccolo ulteriore pensiero: la depressione è proprio una gran brutta bestia, perché suscita impulsivamente, in chi ha un buon livello di energie mentali, la sensazione di un volontario, pigro e accidioso abbandono, quando invece si tratta di una vera e insidiosa sindrome, nei confronti della quale le eventuali spontanee esortazioni a reagire hanno effetto opposto, perché aumentano la sensazione di abbandono e incomprensione.
      Auguriamoci che il nostro, che peraltro dovrebbe intendersene, trovi in chi gli sta vicino, oltre che in sé stesso, gli atteggiamenti di “cura” amorevole più efficaci.

      Grazie ancora, Sari, per il ricco contributo.

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