Settimanale – esce il martedì sera – Direttore “irresponsabile”: Francesco Selis
30 marzo 2021
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Capire il presente
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Conoscere le dinamiche della storia, dicono, è utile a interpretare il presente in cui si vive e, possibilmente, a evitare il ripetersi degli errori passati.
I contributi che si sono affacciati alla ribalta di quest’importante numero pasquale dell’Antizuc, tutto giocato fra passato presente e futuro, sembrano voler confermare quella tesi, quand’anche la prospettiva storica si limitasse a meno di un secolo.
Tale è il periodo preso in considerazione, in effetti, da un articolo davvero illuminante (…)
Per continuare, clicca qui.
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Osservatorio pandemia
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Come sempre, riprendiamo dalla pagina Facebook “Io M’arzo” il grafico quotidiano, pubblicato e commentato or ora, dell’andamento nazionale dell’epidemia.
Pur con tutte le perplessità relative alla determinazione dei valori statistici ufficiali, il calo della cosiddetta “terza ondata” continua a manifestarsi con molta regolarità.
Clicca sulla miniatura del grafico.
Il parassitologo Andrea Crisanti ha avuto una grande intuizione: non possiamo illuderci di debellare l’epidemia.
Così parlò Zanzarustra: è sempre la pagina “Io M’arzo” di Nino Carella & co. a riferircene.
Clicca sull’immagine dell’illustre esperto.
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C’è chi dice no
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Milano, 28 marzo 2021
Negli ultimi dieci giorni, nelle piazze e strade di capitali come Londra (vedi qui), Berlino (vedi qui), Vienna, Amsterdam, si sono svolte imponenti proteste popolari, contro le attuali e perduranti misure di repressione delle libertà, in nome (ci viene detto) della salute collettiva.
Ovviamente i nostri media non vi hanno dato risalto.
E in Italia?
Da segnalare, innanzi tutto, l’iniziativa personale (clicca qui) del giudice Angelo Giorgianni: un esposto alla Corte internazionale di Giustizia, il principale organo giudiziario dell’ONU, con sede all’Aia. Giorgianni parla di crimini contro l’umanità citando tutti i disastrosi “effetti collaterali” delle misure di limitazione all’epidemia. Venti delle trentasette pagine dell’esposto sono dedicate alla documentazione scientifica delle sue affermazioni.
Purtroppo, a nostro parere, ci sembra che venga omessa la tesi principale, la vera e propria pietra dello scandalo: gli ostacoli alle cure domiciliari, dimostratesi efficaci nella totalità dei casi, come abbiamo già visto nei numeri precedenti dell’Antizuc.
A livello collettivo, il gruppo che fa capo alla pagina Facebook “Io apro” (da non confondersi con “Io m’arzo”), dopo il passato sostanziale insuccesso nello sfidare i decreti di chiusura di bar, ristoranti, palestre eccetera, sta convogliando la crescente insofferenza di chi è colpito sempre più duramente dal blocco delle attività lavorative, in una serie di proteste di piazza, cominciate domenica scorsa a Milano e che avrà il suo culmine martedì 6 aprile a Roma.
Per saperne di più, clicca sulla miniatura dello stivale con le date.
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In un grafico tutto il presente
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Nella continua instancabile ricerca di contributi che facciano luce sulla realtà che ci è data in sorte, capita di tanto in tanto d’imbattersi in articoli di straordinaria lucidità e contenuto informativo, che sembrano squarciare un velo e farci capire tutto, o quasi.
A questa rara categoria fa capo quello intitolato “Il Problema. Breve compendio critico dell’ideologia neoliberale“. L’autore, Enrico Gatto, indaga su meno di un secolo di storia del pensiero politico e ci presenta un grafico che, da solo, basterebbe a spiegarci il perché delle limitazioni e dei rischi che stiamo vivendo attualmente.
Tale grafico mostra il trionfo clamoroso dell’ideologia dell’avidità, grazie al quale pochissimi individui possono apparentemente determinare oggi il destino di tutti gli altri miliardi di persone.
Lettura da non perdere: clicca sull’immagine.
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Il vizietto termonucleare
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Nel paragrafo precedente abbiamo accennato ai rischi che stiamo vivendo attualmente.
Stiamo ancora sperimentando sulla nostra pelle quello delle pandemie (siano esse casuali o deliberate); su quello apparentemente inesorabile del “5G” riprendiamo il discorso più sotto nell’apposito paragrafo; ora, e ne faremmo volentieri a meno, tocca dar conto del repentino aumento di tensione geo-politica ai confini con la Russia.
Come poteva facilmente prevedere chi non è imbonito dalla propaganda di regime, con la nuova amministrazione statunitense, in brevissimo tempo, tale tensione è salita a inesplorati livelli, in opposizione a un nuovo fronte russo-cinese che di conseguenza si è venuto a produrre.
Una nuova generazione di missili termonucleari che possono raggiungere la velocità ‘Mach 5’ vengono ora installati sia nel Pacifico che, in Europa, a ridosso dei confini russi; l’Europa e la nostra Italia, con le numerosi basi NATO, diventano così il bersaglio di eventuali risposte strategiche. Alle quali possiamo ragionevolmente aggiungere la chiusura dei rubinetti di gas russo, a cui sono attaccate le nostre caldaie e le nostre industrie, come ritorsione alle insistenti provocazioni di una banda di psicopatici a stelle e strisce.Questo è stato l’argomento della seconda parte dell’ultimo tg settimanale targato Mazzucco-Furlan-Quaglia su Contro-tv, a partire dal minuto 26’26” (clicca qui oppure qui), ma anche il contenuto di un’importante intervista di Francesco Toscano a Manlio Dinucci, che potete ascoltare cliccando sulla sua immagine.
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Dal “nostro” inviato in Florida
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Ascoltare Roberto Mazzoni è sempre istruttivo, ma ancor più quando affronta la tematica delle principali multinazionali della tecnologia. La stessa nascita di questa “rivista on line” fu fortemente influenzata dal suo appello ad abbandonare Facebook.
Alla debordante influenza da parte di “GAFAM” (Google, Amazon, Facebook, Apple, Microsoft) è dedicato il suo video di martedì scorso, che fra l’altro contiene un’intervista, realizzata da una giornalista americana con telecamera nascosta, a un alto dirigente di Facebook; quest’ultimo concorda nel denunciare i gravissimi pericoli dell’attuale situazione e dello strapotere dello stesso… “Zuc”.
In conclusione, Roberto Mazzoni prefigura una situazione globale di bivio, fra la via a una sottomissione generalizzata a questi colossi o alla riappropriazione di spazi di libertà; la scelta è già influenzabile da ora, dai “click” di ciascuno di noi, come vedremo anche nel prossimo paragrafo.
Come ormai d’abitudine, il contenuto testuale del lungo video è disponibile per chi vuol limitarsi a una veloce scorsa. Clicca sull’immagine.
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Liberarsi dal “Grande Fratellastro”
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Sulla falsariga dell’appello a togliere potere ai mostri tecnologici che dominano le nostre vite, presentiamo due brevi documenti in formato pdf, realizzati dal gruppo “R2020”, che indicano strumenti informatici alternativi a quelli che ci vengono più o meno imposti, come Google e relativa famiglia (Gmail, Chrome, eccetera).
Alcune indicazioni, come ad esempio sostituire Microsoft o Apple con un sistema operativo Linux, sono di realizzazione un po’ complessa; altre, invece (posta elettronica, motore di ricerca, browser), si possono seguire da subito in pochi minuti.
Per scaricare i due documenti pdf, clicca sulle immagini seguenti, preparate solo per dare un’idea degli strumenti proposti.
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Anidride Carbonica: …ops, ci siamo sbagliati
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La loro preparazione, umiltà e spassionatezza sono così evidenti che garantiscono da sole l’attendibilità (nonostante la relativa enormità) del messaggio che hanno recente messo nero su bianco in un libro, intitolato “La strega perfetta”.
Si tratta di due chimici, Daniele Mazza e Francesco Marino, che, fra l’altro, ci presentano
un grafico parzialmente tranquillizzante (qui riprodotto in miniatura), almeno rispetto a gran parte delle precedenti previsioni, sulla rapidità del riscaldamento globale.
Ci spiegano poi come i cicli naturali, anche in questo campo, possano essere anche dell’ordine di decenni e non solo di migliaia o milioni di anni; quanto importanti siano gl’influssi dell’incontrollabile attività solare; ma, soprattutto, l’inutilità del contenimento delle emissioni di Anidride Carbonica come gas climalterante, quando la sua influenza è minimale in rapporto a quella del vapore acqueo. A loro parere, dovremmo concentrare gli sforzi piuttosto sulle difese, ad esempio in campo idrogeologico.
C’è da rimanere sbalorditi nell’ascoltarli (clicca sull’immagine del grafico), anche se non affrontano come vorremmo la minaccia dello scioglimento del permafrost (gli strati costantemente ghiacciati delle grandi estensioni polari), con rilascio di enormi quantità di metano, quello sì nefasto per il clima.
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Maratona Stop-5G
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Continuiamo l’ascolto dei numerosi interventi, che disegnano i vari aspetti del flagello-5G che si abbatterà sulle teste di un’umanità già piegata dalla pandemia, rischiando di generare danni ancora peggiori.
L’avvocato Luca Saltalamacchia, a partire dal minuto 1.48’55” del video (clicca sulla sua immagine) si sofferma sugli aspetti legali.
Dopo che nel 2018 si è bandita la gara per l’assegnazione delle frequenze senz’alcuna indagine preventiva sui rischi sanitari, l’Istituto Superiore di Sanità si è espresso, sul finire del 2019, dichiarando praticamente di non avere strumenti di misurazione del rischio, che dunque ricade ancora una volta sulla popolazione. Le violazioni alla riservatezza, poi, saranno rese molteplici e costanti dal cosiddetto “Internet delle cose” che distribuirà senza avvisarci qualsiasi genere di dati personali. Infine il potere discrezionale dei sindaci di intervenire in difesa della cittadinanza è stato fortemente limitato: non potrà mai prevalere sui limiti di esposizione fissati dalla legge nazionale. L’avvocato sottolinea alcuni aspetti d’incostituzionalità teoricamente passibili di ricorso.
L’intervento successivo (che ha concluso la prima delle tre giornate di convegno) è dell’attivista Costantino Ragusa, che inquadra questa nuova tecnologia in una corrente di pensiero “transumanista”, di cui sono portatori influenti gruppi, oligarchi e settori produttivi come il big-tech e quello militare. L’uomo sempre più integrato e ibridato con la tecnica e impossibilitato a opporsi e a dissentire da un “progresso” esclusivamente tecnologico e disumano. Possiamo ascoltare questo intervento dal minuto 2h.21′ del video: clicca sull’immagine.
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A.A.A.: Amico Anonimo dell’Antizuc
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Nella terza e ultima parte, “La narrazione minorante” indaga sulla sequenza genica utilizzata per effettuare i tamponi, scoprendo una realtà piuttosto lontana da quella di dominio pubblico.
Come pure sulle mascherine…
Clicca sull’immagine.
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Innalziamo il pensiero
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“Occorre saper permanere nel sapore di sé a lungo e intensificarlo e provocarlo con perplessità, domande e dubbi.“
Questo è uno dei passaggi di un recente scritto di Franco Bertossa, che elenca “tre livelli della mente”; in Occidente, secondo lui, soltanto “le voci destate dalla filosofia esistenziale e da certa arte moderna” hanno valicato il primo livello, quello esclusivamente razionale.
Ancora una volta Bertossa cita quel gigante di Emanuele Severino (con cui peraltro fu in amicizia personale) come ancorato a tale primo livello; sarebbe stato bello poter assistere a un confronto fra i due.
Nonostante questa perplessità e nonostante del terzo livello venga data soltanto un’esoterica definizione, come sempre l’articolo è stimolante. Clicca sull’immagine del dipinto di De Chirico.
Alle affermazioni di Bertossa replica Roberto Fiaschi nel suo blog “Con Emanuele Severino” (ebbene sì, Angelo Santini non è l’unica voce severiniana nel web!), con una breve e netta argomentazione di carettere logico-filosofico: clicca sul ritratto del grandissimo filosofo.
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Un piccolo aiuto
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Il calendario delle proteste di piazza organizzate dal movimento “Io apro” (vedi sopra, al paragrafo “C’è chi dice no”) è sostenuto da una raccolta fondi.
Per dare anche tu un piccolo aiuto, clicca sull’immagine.
P.S.: in data giovedì 1 aprile, “Io Apro” ha aperto una nuova campagna, dopo che la precedente è stata annullata dal sito di raccolta fondi.
Già modificato il link alla nuova pagina.
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Una pagina di lettura
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Più che mai avvincente la terza e penultima parte del breve saggio “Mai più” di Alessandro Baricco sulla cosiddetta “intelligenza novecentesca”: lo scrittore la smonta in altri tre “blocchi” che la rendono inadeguata alla realtà: l’ossessione del sapere specialistico, l’incapacità “stanziale” di spostare l’angolo di osservazione e infine il mito della razionalità.
Siamo grati a Baricco per la capacità di astrazione che sta rivelando in queste pagine. Chi avesse perso le prime due ne trova il link all’interno di questa terza, che potete consultare cliccando sull’immagine.
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Suggerimenti in fa diesis minore
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Forse non apprezzati abbastanza per la loro qualità e originalità, i New Trolls, lungo tutti gli anni settanta, hanno espresso una musica sempre in bilico fra il genere “pop” (popolare, la cosiddetta musica leggera) e quello poi chiamato “progressive rock” (caratterizzato da grande libertà compositiva, sia nelle parti cantate sia nelle importanti digressioni musicali). La voce di Nico Di Palo, dalla straordinaria estensione, è il loro principale biglietto da visita.
Cliccando sull’immagine del cantante, potete ascoltare il brano “Annalisa” del 1970.
Una loro esibizione di dieci minuti al “Cantagiro” del 1971, in chiave decisamente “prog”, potrà poi (cliccando qui) destare emozioni sopite in chi si è formato musicalmente in quei lontani anni.
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Amazing immagini
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Diversamente dal solito, le “immagini sorprendenti” che proponiamo questa volta sono in movimento: si tratta di un filmato realizzato nel 1954 e restaurato dalla benemerita Cineteca di Bologna, intitolato “Guida per camminare all’ombra”. La voce di un debuttante Sergio Zavoli magnifica i portici, la città e la gente di una Bologna che, nelle sequenze un po’ scolorite, ha ancora vivo il profumo del dopoguerra. Il cortometraggio, che dura poco più di dieci minuti, è preceduto da una presentazione di Andrea Meneghelli, della Cineteca.
Clicca sull’immagine.
(Ringraziamo per la segnalazione Silvana Gorreri e Davide Selis).
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Sorrisoterapia
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E anche questa volta è venuto il momento di allentare le tensioni e sorridere alle bizzarrie della vita…
Clicca sull’immagine.
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La poesia del lunedì
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‘…mi sembra
di aver già completato
il lungo giro di pista…‘
“Approdo” è il titolo della poesia di questa settimana, che potete leggere cliccando sull’immagine.
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Se ti è piaciuto l’Antizuc...
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