Come promesso nell’ultimo numero dell’Antizuc, che è diventato quattordicinale, continuo ad alternarne le pubblicazioni del martedì sera, con articoli in cui abbandono lo stile giornalistico, per ritrovare l’antico tono confidenziale.
E che cosa c’è di meglio di tornare a parlare di viaggi a piedi, ora che la primavera sta spazzando via i contagi e restituendo la speranza di incamminarmi presto?
Il progetto della terza parte della Via Francigena, da San Miniato a Roma, è pronto già da qualche settimana, con tanto di date fissate giorno per giorno.
Ma si tratta di fine luglio; un altro progetto minore, concepito… non mi ricordo più quando e analizzato lo scorso febbraio, mi servirà da allenamento, ma soprattutto da sospiratissima fuga rispetto ai limiti alla mobilità, diventati alla lunga piuttosto soffocanti.
Si tratta di andare da casa mia al mare di Cervia in quattro tappe, lungo gli Stradelli Guelfi.
Questi ultimi sono un itinerario conosciuto, da queste parti, come variante all’autostrada (ma anche alla via Emilia e alla San Vitale), per andare al mare nei fine settimana estivi, ad andatura di crociera ma senza rischio di lunghe processioni.
L’itinerario, sotto forma di strada provinciale, dista non più di cinque minuti a piedi dalla mia abitazione; non si presenta particolarmente attraente dal punto di vista escursionistico, perché comunque solcato da un traffico piuttosto continuo e veloce, che però dovrebbe un po’ quietarsi col passare dei chilometri e dei giorni.
E comunque sia, la gioia di incamminarmi e andare…, direttamente dal portone di casa, come ho fatto altre volte in passato, sarà grande e già la pregusto.
Attenderò il primo periodo di tempo stabile, che mi permetterà di evitare il peso dell’equipaggiamento da pioggia, compresi i sette etti di copripantaloni in gore-tex che mi sono arrivati ieri dall’Inghilterra.
Per i curiosi, indico l’offerta di E-Bay che ho scelto (vedi qui); anche gli scrupoli ecologici su un acquisto proveniente dall’estero sono stati limitati, dal fatto che sono stati prodotti là (e non nel lontano Oriente da lavoratori schiavizzati), come vecchio equipaggiamento della polizia britannica.
Queste le tappe previste:
1) Borgatella di San Lazzaro di Sàvena – Castel Guelfo (km. 21,7)
2) Castel Guelfo – Cotignola (km. 25,9)
3) Cotignola – San Pietro in Vincoli (km. 21,8)
4) San Pietro in Vincoli – Cervia mare (km. 20,5)
Come sempre, ho intenzione di raccontare giorno per giorno, con parole e immagini, le sensazioni e le piccole e immancabili avventure che non mancano mai in questi pellegrinaggi e, anche se questa volta non mi servirò di Facebook, spero comunque di “portare con me” tanti amici!
P.S. per i fedeli lettori delle mie “poesie del lunedì”; questa settimana anche… l’estro poetico, sopraffatto da alcuni impegni, ha dovuto prendersi un turno di riposo. Ne riparliamo, ci conto, fra una settimana.
O bene si riparte
La motivazione c’è; le condizioni quasi… 😉
Buon viaggio Franz… il tempo buono assista il tuo percorso che seguirò gustando, da seduta, quel che incontrerai.
Un caro saluto.
Grazie, carissima Sari: ci contavo proprio!
Spero che il progetto vada in porto entro il mese di maggio: bisogna, innanzi tutto, che la regione torni “gialla”, poi, come ho scritto, che sia previsto un periodo di quattro giorni di tempo stabile; infine, che le prenotazioni degli alloggi non siano problematiche, cosa che è tutta da verificare di questi tempi…
Se tutto andrà bene, ovviamente darò notizia del (sospirato) giorno della partenza, qui nel blog .
Un caro saluto.