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La cara Ezechiela, compagna di viaggio nella mia fiabesca traversata dall’Italia alle Canarie, ma in passato anche nelle ultime scorribande notturne a richiesta, come taxi della città metropolitana di Bologna, ora per la seconda volta ha cambiato i connotati: questa volta nella “matrícula”, come dicono qui, cioè la targa.
E ha cambiato dunque anche il nome, in ossequio, come in precedenza, proprio alle lettere presenti nella stessa: vi presento Margareta:
Ogni successo in campo burocratico mi sta costando giorni d’impegno e preoccupazioni: per tre volte sono dovuto andare, fiancheggiando per un’ora e passa la costa orientale dell’isola, all’agenzia pratiche auto italiana situata a Los Cristianos, nel ventoso, piatto, assolato e iper-turistico Sud di Tenerife.
“A France'”, mi disse fra l’altro l’affabile capo-agenzia: “nun te preoccupa’: la compagnia di navigazione sicuramente conserva tutti i biglietti.”
Sì, perché a sorpresa, pessima sorpresa, era emersa la necessità di presentare, ai fini della nuova immatricolazione, anche quello del mio passaggio dalla costa spagnola all’isola canaria, avvenuto a cavallo di Capodanno, una vita fa.
Di conseguenza, dopo una vana ricerca del biglietto nella memoria del telefono, avevo scelto, a causa del mio eloquio spagnolo ancora molto stentato, d’inviare la richiesta in posta elettronica, commettendo probabilmente l’errore di scriverla in inglese. Risultato: nessuna risposta.
In seguito, una notte, in una pausa fra un sonno e l’altro, ho tentato una nuova ricerca disperata nei meandri della memoria del telefonino, finché, da non crederci ai miei occhi sbarrati, non è comparso, proprio lui, il biglietto da Huelva a Santa Cruz per un solo passeggero e una vettura, targata Ezechiela.
Non dimenticherò mai più i momenti di gioia intensa procuratami da tale elettronica epifania!
L’assestamento nella mia nuova vita, come ho accennato, ha dei costi alti sotto molti aspetti, ma non tanto d’aver mai messo in dubbio la bontà della mia radicale scelta di espatriare in quest’isola fortunata.
Mi dispiace non riuscire a curare il blog come mi sembrerebbe necessario in questi tempi di rivolgimenti storici del tutto straordinari. Non rinuncio invece alla mia dose quasi quotidiana d’informazione libera attraverso i miei canali preferiti, primo fra tutti quello di Francesco Toscano, “Visione-tv“.
Il venerdì, nel tardo pomeriggio, Toscano risponde in diretta alle domande che gli arrivano via chat; venerdì scorso non ho trovato il tempo e l’energia per parteciparvi, ma lo farò presto, perché ho un quesito da proporgli che ritengo importante e che mi piace anticipare qui.
Due anni e mezzo fa ascoltai (e in seguito segnalai nel mio “Messaggio urbi et orbi” di fine anno) l’intervista condotta da Massimo Mazzucco (vedi qui) a un geniaccio italiano dai capelli bianchi e dall’accento napoletano, che risponde al nome di Francesco Celani.
Rimasi affascinato dai suoi risultati nel campo della produzione di energia “in eccesso”, sotto forma di calore, da idrogeno e materiali “poveri” come la costantana, che è una lega metallica del tutto simile a quella della parte interna della monete da due euro. L’ipotesi di fenomeni atomici non ancora imbrigliati, o di “fusione fredda” come tanto tempo fa furono definiti, era l’unica spiegazione attendibile, ammesso che ce ne fosse bisogno.
Esperimenti del tutto simili e altrettanto di successo venivano condotti in un laboratorio giapponese.
Dopo di allora, non ricevendo più notizie al proposito, me ne ero quasi dimenticato. …Quasi, dimenticato, tuttavia, perché qualche tempo fa mi è tornato chissà come alla mente, tanto da indurmi a cercare attivamente le sue tracce in internet.
E tramite il suo sito ho potuto trovare e ascoltare la sua relazione al convegno “Assisi nel vento” dello scorso febbraio.
Il suo volto è in un piccolo riquadro in alto a destra del video, che mostra principalmente gli atti scritti della relazione stessa, e il suo eloquio è un po’ gracchiante e spesso disturbato da piccole interruzioni.
Cionondimeno ho potuto cogliere lo stato dell’arte dei suoi lavori.
L’impressione che ne ho avuto è che, rispetto ad allora, abbia ottenuto qualche maggiore fondo per ampliare il suo laboratorio e il suo gruppo di ricerca; ma soprattutto che sia giunto alla sistematica riproducibilità del fenomeno, cioè di quel calore in eccesso.
Chi vuole ascoltare la sua relazione la trova qui.
Le prospettive di una futura produzione diffusa e a basso costo di energia sono a dir poco rivoluzionarie, tanto da mettere in crisi seriamente i progetti di controllo totale del mondo da parte dei grandi e potenti burattinai globali.
È per questo che, a maggior ragione, mi sembra importante diffondere la conoscenza di questa straordinaria frontiera.
Ed è per questo che ho intenzione di farlo anche coinvolgendo uno dei giornalisti più attenti e determinati, come appunto Francesco Toscano, proponendogli di intervistare lo scienziato italiano, come stranamente nessuno mi sembra stia facendo.
Di tutt’altra natura, ma per me altrettanto emozionante, è stato l’ascolto di un altro video che voglio segnalare qui.
Si tratta di una rivisitazione della storia degli ultimi secoli con chiavi di lettura, soprattutto economiche e geo-politiche, che ribaltano molti concetti che diamo per consolidati.
Intervistato da Arnaldo Vitangeli, ad aprirci questa nuova prospettiva, utile anche a capire quale futuro ci possa aspettare (se, doveroso aggiungere, i pazzi criminali signori della guerra non ci porteranno alla catastrofe nucleare…) è Gianmarco Landi, esperto di finanza e di storia.
L’ascolto del video (clicca qui) è assolutamente consigliato!
Prima di concludere, mi sembra infine doveroso spendere due parole di appoggio alla campagna referendaria per la cessazione dell’incostituzionale e assurdo invio di armi all’esercito ucraino. La campagna di raccolta firme (effettuabili anche via internet!), promossa da Enzo Pennetta e Ugo Mattei, benché ostacolata in tutte le maniere, si sta diffondendo presso la parte più sensibile e avveduta della popolazione italiana, di cui spero faccia parte anche chi legge queste righe.
Il due giugno, a Milano e in molte piazze italiane (fra cui sicuramente in tutti i capoluoghi di regione) saranno presenti i banchetti per le firme.
Per seguire più da vicino la campagna,
questo è il canale telegram
e questa è la pagina Facebook.
Un saluto di pace (e, nondimeno, di debordante letizia…) a voi!
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