Messaggio Urbi et Orbi 2024

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.Cari amici,

ho appena finito di aggiornare l’elenco degli abbonati a questo mio antico blog, in seguito a un malfunzionamento che tale elenco aveva danneggiato; ne ho felicemente approfittato per ripopolarlo con gran parte degli indirizzi mail presenti nella mia rubrica.
Questo significa che, per molti, ricevere in posta elettronica questo scritto costituirà una novità, mentre, per gli altri, una consuetudine di fine anno, più o meno gradita.
Per me si tratta di un appuntamento irrinunciabile, quanto meno per ridar vita al mio diario telematico altrimenti piuttosto languente, ma anche e soprattutto per fare la mia parte nell’affermazione di verità nascoste e osteggiate in campo socio-politico e poi, solo nel finale di questo articolo, anche in campo metafisico e (a me per primo) bisognose di rivelazione.

Prima di cominciare questo nuovo “Messaggio”, sono andato a rileggere quello dell’anno scorso (vedi qui) rimanendo molto sorpreso nel ritrovarvi già espresse molte delle notizie, impressioni, idee e segnalazioni che andavo covando come nuovi contenuti per questa edizione.

Ciò mi permetterà di affrontare la mia fatica annuale (che più che mai avverto delicata e complessa), per differenza, rispetto alle cose già scritte allora e che invito ora a leggere o rileggere.

Fra queste, sento particolarmente urgente tornare su una constatazione solo accennata l’anno scorso.
Mi sono reso conto, soprattutto parlando con amici, di come chi s’informa correttamente sull’evolversi delle cose del mondo tramite internet, privilegiando alcuni siti web o canali Telegram, rispetto alla propaganda connaturata con i messaggi televisivi e radiofonici (ma anche con la quasi totalità della carta stampata e con le posizioni dei maggiori partiti politici), ascolta e condivide come assolutamente scontate alcune idee che in realtà, e aggiungo purtroppo, non sono affatto di dominio pubblico.

Cercherò di elencare le principali.

Con la definizione di “deep state”, cioè stato profondo, si allude a un sistema piramidale di potere che ha imposto nei decenni i suoi progetti di espansione e dominio imperialistico nel mondo, basandosi geograficamente negli Stati Uniti e in Gran Bretagna (senza mai negare l’appoggio al criminale sionismo di Israele) e, in campo economico, sullo strapotere del dollaro.

Influenti personaggi pubblici come Bill Gates, George Soros o Hillary Clinton, nonché il “World Economic Forum” presieduto da Karl Schwab e la relativa “Agenda 2030”, sono espressioni tangibili di tale mondo, che però vede verso la cima della piramide i più grandi gruppi finanziari come Blackrock (fondata da ebrei americani) e Bilderberg, nonché la potente lobby farmaceutica nota come “Big Farma” e infine, probabilmente ancora più al vertice, gruppi massonici occulti.

L’epidemia di Covid è stata un esperimento di controllo globale, solo parzialmente riuscito e spinto fino all’imposizione fisica di cosiddetti “vaccini” non sperimentati, dannosi e peraltro inutili, quanto meno se confrontati con la straordinaria efficacia di molti metodi di cura alternativi, sistematicamente boicottati.

La NATO è un’organizzazione militare che ha mutato col tempo la sua funzione, da difensiva nei confronti dell’Unione Sovietica ad aggressiva, estendendosi sempre più minacciosamente a ridosso della Russia; anche l’Ucraina, dopo la destituzione nel 2014 del presidente Janukovyč, è indirettamente diventata parte strategica di tale progetto.
L’attacco della Russia di Putin in tale Paese si deve configurare come l’inevitabile risposta alle ripetute provocazioni ricevute da quel confine.
Il piano di smembramento e controllo della Russia, insito nell’appoggio militare incondizionato al burattino Zelensky, è fallito sui campi di battaglia, anche se una parte del Deep State non si rassegna a tale evidenza.

L’Europa, delle nazioni asservite in larghissima parte agli interessi dei padroni d’oltre oceano (contro i propri stessi interessi), è in rapido declino economico e strategico.

Il sistema dell’economia basata sul debito, cioè sull’emissione continua di enormi quantità di dollari coperti dal successivo acquisto di titoli pubblici, ha raggiunto dimensioni tali da rendere assai probabile un prossimo collasso.

La costituzione di un’economia svincolata dal dollaro e basata su rapporti bilaterali, da parte dell’associazione di stati “BRICS” (inizialmente Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, ma poi estesa a molte altre nazioni strategiche, prima fra tutte l’Arabia Saudita), ha rappresentato un colpo potenzialmente mortale all’intero Deep State.
L’avvento di Donald Trump alla presidenza U.S.A. e il suo insediamento il prossimo 20 gennaio potranno suggellarne la definitiva sconfitta storica.
Gli attentati alla vita di Trump (sulla falsariga di altre passate e costanti “eroiche gesta” dei cow-boys americani) e i tumultuosi eventi di questi giorni (cambio di regime in Siria, uccisione del generale russo Igor Kirillov, avvistamenti continui di oggetti luminosi nei cieli americani, minaccia di nuove pandemie) testimoniano il panico dello storico gruppo di strapotere e il rischio di ulteriori pericolosi colpi di coda della disperazione da parte loro.

Ecco, fin qui ho cercato di elencare i principali temi che, in modo implicito o esplicito, accomunano i canali più seri della controinformazione, bollati come complottisti dal nemico comune.
Nel seguito di questo articolo troverete i link ai miei preferiti.

Mi sembra opportuno accennare, a questo punto, alle mie aspettative relative a questo storico cambio di regime mondiale (ammesso che vada in porto), a partire dal primo mese del nuovo anno.
Senza giungere alla visione millenaristica e misticheggiante di Gianmarco Landi (a cui peraltro riconosco il merito di essere di gran lunga il più capace nel cogliere e interpretare i segni delle vicende in atto, nonché una voce caparbiamente e insolitamente positiva sul futuro), sono convinto che, con Trump e i suoi alleati al vertice degli Stati Uniti (fra cui va citato Robert Kennedy Junior), ne vedremo delle belle, venendo scoperchiati molti intoccabili sarcofaghi in vari campi e apparendo in tutta la loro evidenza nefasta progetti e condizionamenti sociali dettati unicamente dalla loro brama, come ad esempio quelli nel modello occidentale della medicina.

Potremo dirci salvi dagli spaventosi piani a breve di una banda d’invasati psicopatici e forse riprendere in qualche misura la virtù della speranza e la volontà di costruire.

Tuttavia, praticamente tutti gli opinionisti che condividono il quadro che ho tracciato, e non sono pochi, incorrono a mio parere in un grave limite.
Per reazione al deep state, che si è impadronito dei temi dell’ecologia subdolamente, furbescamente (e anche spesso scorrettamente nei contenuti), considerano un progresso liberarsi tout-court di tali vincoli.
Mi sembra giusto, in questo blog che in anni lontani dedicò moltissimo spazio alle tematiche ambientali, tornarci sopra brevemente ora.

Se cerchiamo di osservare il nostro modello di vita con sguardo davvero distaccato dai condizionamenti, non potrà sfuggirci che l’esasperazione ai consumi ha già generato e continua a generare una vera e propria catastrofe ambientale, con distruzione di moltissime specie viventi e gravi squilibri per la vita anche umana nell’ambiente che la ospita.
Mi viene da aggiungere che è stato minato anche il sano e vitale istinto alla sobrietà, cosa che porta a limitazioni nella contemplazione del bello e ad improprie ansie di possesso.
È necessario e urgente un movimento che, inevitabilmente, parta dalla popolazione e che insegni e imponga il recupero di tale virtù e, di conseguenza, l’attenzione all’impatto ambientale di ogni singolo nostro gesto, acquisto, spostamento.

Agganciandomi alle tematiche ambientali, voglio però ora cambiare registro e farvi un fantastico regalo.
Nel parlarvi nuovamente di quel genio italiano di Francesco Celani (come feci qui lo scorso giugno) e dello stato dell’arte negli esperimenti di “fusione fredda” dell’atomo (ora definita scientificamente LENR, Low Energy Nuclear Reactions).
L’occasione di una sua nuova intervista, a dire il vero, è tutt’altro che positiva (per non dir di peggio): la chiusura forzata, per cavilli burocratici, del laboratorio a Frascati dove erano in corso i suoi promettentissimi esperimenti.
Ma i contenuti mi sembrano ugualmente straordinari.
Veniamo a sapere che simili sperimentazioni sono in corso anche in Giappone e in almeno un paio di altri laboratori nel mondo, ma che i risultati ottenuti dal suo gruppo di lavoro, in termini di quantità di energia prodotta, sono i migliori in assoluto.
Come già illustrai, l’attenzione primaria di Celani e degli altri laboratori è quella di utilizzare, anziché il palladio dei primi esperimenti della fine degli anni ’80 (da parte di Martin Fleischman e Stanley Pons), un materiale a basso costo e di estrema diffusione; per Celani e per i giapponesi si tratta della costantana, cioè praticamente la parte chiara delle monete da uno e due euro nelle nostre tasche.

Il momento più straordinario dell’intervista è indubbiamente come risponde alla domanda sulle previsioni di tempo necessario per raggiungere standard di produzione di energia alla portata di ogni famiglia.
…Cinque anni!
Non mi dilungo a cercare di disegnare le trasformazioni mondiali che questo comporterà (perché penso che il progresso potrà essere ostacolato ma non fermato); voglio solo accennare che verrà meno uno dei principali moventi delle tensioni di guerra, che è proprio l’accaparramento delle principali fonti di energia: il petrolio e l’uranio.

L’intervista è in due parti, ma tutti i contenuti interessanti sono già nella prima; nella seconda si resta stupiti dall’eccezionale curriculum di studi e di attività che l’intervistatore chiede di elencare a questo genio, vivente e boicottato dal sistema.
Prima parte: clicca qui.
Seconda parte: clicca qui.

E a proposito di link, e prima di cambiare decisamente argomento, ecco quelli ai miei canali d’informazione preferiti.

Il vaso di Pandora” a cura di Carlo Savegnago, ogni sera intorno alle 17.30 in diretta (e poi comunque immediatamente fruibile), uno o due ospiti di alto spessore commentano, per meno di un’ora, l’evolversi dei fatti nel mondo.

Lo stesso avviene a “Visione tv” a cura di Francesco Toscano, presidente di Democrazia Sovrana e Popolare (o in alternativa c’è la bravissima Enrica Perucchietti), però con tre ospiti e per una durata leggermente superiore, nell’ambito della rubrica “Dietro il sipario”; il canale ospita inoltre altre rubriche e video registrati.

Nel pomeriggio, ma non tutti i giorni, Arnaldo Vitangeli (fra l’altro esperto di finanza) intervista uno o più ospiti, nel suo canale denominato “Il puzzle“.

Con video a cadenza frequente e irregolare, ma comunque sempre fruibili, Stefano Orsi, nell’omonimo canale youtube, ci informa molto dettagliatamente sui fatti più recenti; accuratissimi i suoi resoconti sulla guerra in Ucraina.

Quasi quotidianamente Fabio Frabetti conduce una breve trasmissione (cinque minuti o meno) di aggiornamenti dal mondo, nel suo canale “Border nights“.

Ed ecco infine il link per iscriversi al canale Telegram di Gianmarco Landi: clicca qui.

Bene, come feci l’anno scorso, in conclusione del mio annuale Messaggio è venuto ora il momento di cambiare marcia, per affrontare tematiche e prospettive che fanno impallidire e comunque relativizzano tutto ciò che ho trattato finora.
Non ho molto da aggiungere a quanto sinteticamente esposi sulla figura di Franco Bertossa, quello che ritengo il mio maestro spirituale e che, grazie ai suoi quotidiani e frequenti scritti su Facebook, mi ha donato una prospettiva e una ricchezza di pensiero che non avrei potuto immaginare.

Ho scelto uno dei suoi scritti più completi che riguardano il mistero dell’esistenza: lo potete leggere cliccando qui.

Gli utenti di Facebook possono provare a “chiedergli l’amicizia”, al fine di ricevere costantemente i suoi interventi, cliccando qui sulla sua pagina.

A questo punto davvero non mi resta che concludere, augurando di cuore, a chi mi ha seguito fin qui, serene festività, nonché un anno di svolta positiva non solo nel mondo ma anche nella vita di ciascuno di voi e di noi!
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About Franz

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10 Responses to Messaggio Urbi et Orbi 2024

  1. Valerio ha detto:

    Grazie, caro Franz; e scusa il ritardo con cui ho letto il tuo messaggio.

    Anche quest’anno è formidabile la tua capacità di individuare le questioni importanti, di approfondirle e di assumere una posizione su di esse.

    In ritardo per il buon Natale, ti auguro felice anno nuovo: spero che il 2025 porti speranza a noi e a tutto il pianeta!

    Un grande abbraccio

    Valerio

    • Franz ha detto:

      Grazie a te, caro amico di vecchia data!
      So che la tua formazione ti rende un po’ distante da alcuni dei miei argomenti, ma so anche che i tuoi complimenti manifestano non solo la tua gentilezza, ma anche la tua sincerità.
      E ci accomuna questo tuo augurio di un nuovo anno di speranza.
      Auguri anche a te, a(lla) Betta e ai tuoi giovanotti, per un 2025 scintillante!

  2. camu ha detto:

    Carissimo, buone feste e buon anno nuovo prima di tutto. Starei ore ed ore a leggerti e chiacchierare con te. Concordo su tutta la linea, e rimango sempre più basito da come la gente “comune” abbia il prosciutto sugli occhi riguardo a quello che succede. Ma in fondo non c’è da meravigliarsi più di tanto: il trend di instupidimento comincia dalla scuola. Una recente analisi del Ministero dell’Istruzione americano dice che i livelli di analfabetismo sono cresciuti dagli anni 80 ad oggi, una cosa studiata a tavolino, non c’è dubbio. Ci vogliono stupidi così è più facile controllarci. Ed a quanto pare ci sono riusciti. La dittatura ce l’abbiamo in casa (a prescindere dal colore politico) e non ce ne rendiamo conto. La democrazia ha fallito.

    • Franz ha detto:

      Grazie, caro amico, dei tuoi auguri, che ricambio di cuore, e del tuo immancabile e prezioso commento.
      “La democrazia ha fallito”: la tua affermazione è forte ma per tanti aspetti realistica; mi è venuto da pensare al Signore degli Anelli, in cui la popolazione degli hobbit è soggetta inconsapevolmente agli scontri fra creature più potenti.
      I rinnovamenti positivi che ci aspettiamo dalla nuova amministrazione statunitense, e di conseguenza nel mondo, non sono certo frutto di un movimento popolare, ma di un gruppo di potere alternativo che ha saputo scalzare (a meno di malaugurati colpi di coda) quello che fin da anni lontani comandava, in maniera sempre più opprimente. E che questa volta, a differenza della precedente, non è riuscito a truccare le elezioni.
      Nella nostra vecchia Italia non importa neanche ricorrere ai trucchi: la gente vota spontaneamente le finte opposizioni che fan parte integrante del gioco.

  3. angelo.chiancone@libero.it ha detto:

    Caro Franz, ti faccio i miei migliori auguri di Buon Natale e di un sereno 2025.

    Un abbraccio.

    Angelo

    >

  4. cenerentol ha detto:

    Grazie Franz sempre preciso e sul pezzo. Tanti auguri anche a te. Michela e Antonio

  5. Angelo Santini ha detto:

    Grazie per la tua condivisione preziosa in cui hai illustrato il quadro mondiale attuale e la sua destinazione, caro Francesco. Ti auguro felice natale e buona vita

    Inviato da Outlookhttp://aka.ms/weboutlook


    • Franz ha detto:

      Grazie a te, caro amico, per l’immediato commento alla mia pubblicazione.
      Ricambio gli auguri per un sereno Natale e un nuovo anno ricco di soddisfazioni!

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