Stagione di rigoglio e di perplessità

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Un misto di umiliazione e stanchezza segna questo punto dell’anno e della mia vita, riguardo all’attualità politica di casa nostra, proprio nei giorni sfavillanti e miracolosi di una nuova ‘stagione delle foglie verdi’, come la chiamai l’anno scorso nel titolo di un post; e proprio nelle fiabesche giornate accompagnate, dall’alba al tramonto, da una colonna sonora di gorgheggi e cinguettii provenienti dai nidi degli uccelli, nidi nascosti da quelle stesse foglie, verdi, grandi, vive, che osservo dalle mie finestre, e che ascolto, di tanto in tanto, mosse dal vento in un ulteriore incantevole concerto.

Ho un grande debito di riconoscenza verso questo mio diario, sia perché mi costringe a riflettere sul mio cammino, come attraverso uno specchio magico, sia perchè ne segna le tappe, le pietre miliari, utili poi ad una successiva rilettura sintetica del tempo trascorso.
E dunque il consueto e conseguente obbligo di sincerità, a cui mi sento legato, mi porta a confidare che non sono estranee a questo mio senso di affaticamento (ancorché proprio per nulla a quello di umiliazione) le inattese novità del cammino interiore, abbattutesi su di esso come il più felice, sorprendente, euforizzante, entusiasmante degli tsunami, che purtuttavia travolge e annulla i già difficili equilibrismi fra gli impegni, necessari o voluti, che bussano quotidianamente alla mia porta.
Si tratta, come peraltro molte amiche e amici di tastiera hanno ampiamente intuito, di un incontro importante; ma ci sarà tempo per parlarne: per ora questa piccola confidenza serve solo a spiegare meglio il tema iniziale, appunto quel vago e fastidioso senso di inadeguatezza che fa da sgradito contraltare al trionfo della primavera.

Dopo lunga gestazione, ieri si è finalmente realizzata una delle mie periodiche visite alla coppia di amici che abitano vicino al confine fra l’Appennino bolognese e quello pistoiese. Questa volta, poi, sono riuscito a coinvolgere nella spedizione anche un altro comune amico bolognese di vecchia data, erano anni che non lo vedevo, con cui ho così condiviso il tragitto fin là in automobile, oltre che la passeggiata fra i boschi e la pizza con la coppia montanara.
E’ stata, come sempre, una giornata piacevole, ma anche una giornata di riflessione, vista la facilità con cui si riesce con loro a conversare proprio di tutto.
Quello che però mi colpisce nel ripensarci, è che non proprio di tutto abbiamo conversato.
Non sono mancati gli inevitabili tuffi nel passato a cercare di ricostruire il ricordo di questa o quella nostra vicenda; non sono mancate le confidenze sul nostro vissuto attuale, e le considerazioni esistenziali; non sono mancate neanche le chiacchiere su temi sportivi, calcio, ciclismo, atletica. Non è mancato neppure qualche scatto fotografico, magari alle fioriture di maggiociondolo, come nell’immagine iniziale di questo post.
Sono invece mancate, abbastanza clamorosamente, le considerazioni politiche, quasi in un tacito accordo di non girare il coltello nella piaga; giusto qualche parola di curiosità e scherno sul patetico progetto di abolizione di quella decina di province.

Nel ripensarci, ho trasposto, al contesto del nostro incontro di ieri, quello degli ultimi anni dell’epoca fascista, e mi è sembrato evidente che si sarebbero realizzate, tra amici che si fossero incontrati allora, simili dinamiche di rispettoso silenzio ed autocensura.

Sta proseguendo il suo iter l’approvazione della legge che impedirà gran parte delle indagini giudiziarie e imbavaglierà giornalisti e siti internet.
La gravità di un fatto del genere è inferiore solo alla sconfinata arroganza di chi l’ha generato.
Capisco che, quanto meno per un principio di consequenzialità con il mio impegno passato, ma anche come possibile parte in causa da blogger, dovrei moltiplicare ora l’attenzione e gli sforzi per schierarmi in battaglia contro questo inaccettabile sopruso.

E invece sento subentrare una sorta di distacco emotivo, che non è un gettare la spugna ma un po’ ci assomiglia.
Osservo, ascolto, e auspico una imminente, o almeno vicina, fine della tirannia, favorita dalle sue stesse crepe interne e dalla crisi economica che, come una sberla dolorosa o un forte pugno nello stomaco, colpirà (quasi) tutti, e dunque anche chi si è lasciato suggestionare lunghi anni dal Grande Imbonitore, per mancanza di strumenti critici, informativi, etici.
Osservo, ascolto, auspico, una reazione di piazza commisurata alla gravità degli ultimi provvedimenti; e vedo che in effetti qualcosa si sta muovendo, anche se, un po’ impropriamente, molto più sul fronte dell’informazione che su quello della giustizia, che è ancor più grave.

Osservo, ascolto, auspico…; umiliato e stanco.
Annoto, fra la valanga di segnalazioni quotidiane che ogni giorno ricevo dalla Rete su svariati argomenti, quelle poche di eccezionale interesse, come questa, contando di approfondire e diffondere l’argomento in un secondo tempo qui sul blog.

E intanto vedo avvicinarsi con sollievo, dopo la stagione delle foglie verdi, quella delle vacanze.
Vacanze in senso esteso, come allentamento dei ritmi e delle tensioni tipico dell’estate, ma anche quelle vere e proprie, limitate per motivi di varia natura agli stessi brevi periodi che mi concessi l’anno scorso. Cioè quello del ‘Caterraduno’ a Senigallia, nella settimana a cavallo fra giugno e luglio, e quello nelle ‘mie’ Dolomiti bellunesi, intorno a Ferragosto.
Si presentano entrambe più che mai interessanti e gioiose, anche e soprattutto per i motivi …’di cui sopra’: e penso che non tradiranno le attese.

Eppure, in questi giorni, il mio sguardo sull’esuberanza di verde e di vita che mi sta intorno è stranamente stanco, quasi perplesso.

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Informazioni su Franz

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35 risposte a Stagione di rigoglio e di perplessità

  1. MisssSonno ha detto:

    Non Leggo Post.
    MBI : MissBacioInviato

  2. MisssSonno ha detto:

    Purtroppo per te ci sono sempre, esisto, il mondo dei blog ancora non mi ha distrutta eh eh ehe
    però lo sai che piombo da queste parti così:
    S.S.
    NLP
    TVB
    NOTTE

  3. Franz ha detto:

    Messaggio per tutti gli amici:
    rispetto al solito, sono in ritardo di almeno un paio di giorni sulla pubblicazione del nuovo post; ho comunque già cominciato a scriverlo e conto di terminarlo fra stanotte e domani.

  4. solindue ha detto:

    Apatia totale.
    Sonno costante.
    Fame atavica.
    Solo alcune delle sensazioni che mi porto dietro in questa primavera, forse troppo piovigginosa per essere vera_prima_vera.

    • Franz ha detto:

      I tuoi sintomi, invece, sembrerebbero proprio quelli classici, di una ‘vera_prima_vera’.
      Forse il problema, tuo come mio, è quello di sovrapporre al vissuto, sempre mutevole e sempre condizionato, l’immagine mentale statica, rassicurante e assoluta, dei modelli stagionali.
      Da parte mia continuo ad osservare la bellezza, di una natura più che mai rigogliosa e trionfante, con una sorta di spaesato stupore.

  5. Riri52 ha detto:

    Sorridi, ci sono i profumi della primavera nel pieno e l’attesa per il tempo lento, e da quello che ho capito altro…la rassegnazione no. Poi passa :-)) Ciao Riri52

  6. Sara ha detto:

    Si, infatti ho capito poco. Ero presa dalla foto..minuscola!

  7. Silvana ha detto:

    Credo che sia anche questo lo scopo della propaganda.
    Sfiancare.
    Si imbonisce chi non si informa, non legge, non tenta di pensare in proprio; e si cerca di sgretolare, come goccia su goccia nella roccia, le voglie di ribellione e di lottare di chi non si lascia imbonire.

    Come dice Alan, ti fai prendere, ogni tanto, dalla rassegnazione che di tanto in tanto sperimento anch’io.

    Un salutone dalla, attualmente, informaticamente sfrattata.

    • Franz ha detto:

      Cara emigrata della tastiera,
      è vero quello che dici, anche se il termine ‘rassegnazione’ mi sembra ingeneroso, nei confronti sia tuoi, sia miei, sia dei tanti che comunque continuano a utilizzare la Rete per acquisire e diffondere informazione corretta, consapevolezza, e, di tanto in tanto, sano spirito di ribellione.

      Mai arrendersi !!

      Salutone-one.

  8. oriana ha detto:

    A volte un periodo così statico serve per ricaricare le pile e quindi avere più energia

    • Franz ha detto:

      Una delle mie sensazioni che volevo esprimere, cara Oriana, era quella di un turbine di vento che scompagina tutto e butta all’aria i tuoi personali castelli di carte, con molta cura costruiti in precedenza.
      Quando il vento si calma, poi, resta un caldo sole su un panorama più nuovo, bello e ricco; e le pile sono di nuovo cariche.

  9. alanford50 ha detto:

    Ma non è che questo tuo senso di stanchezza, di riflessione, di perplessità… nasconde una sorta di Alanfordonesca rassegnazione? non è che ti stai alanfordesizzando spero, non è da te, dai, tranquillizzati questo è uno strano periodo per tutti, anche per il nostro Lui, che fino a 15 giorni fa negava spudoratamente l’esistenza della crisi ed ora invece dice ed ammette che non solo c’è, ma che si tratta di una crisi Europea che si è espressa in tempi rapidissimi, appunto in 15 giorni da questa parte appena, cosa peraltro che non lo ha colto impreparato e da supereroe aspirante semidio quale Lui è l’ha già di fatto quasi totalmente risolta, e i tempi che ci troveremo davanti saranno sorridenti come il sol dell’avvenire, quindi possiamo stare tranquilli e continuare a spendere i nostri ultimi risparmi rimastici con la massima gioia ed eterna gratitudine.

    Tornando minimamente alla serietà, in riferimento alla sensazione di cui tu hai fatto cenno, quella relativa alla sensazione di tacita dinamica di rispettoso silenzio ed autocensura di storica memoria, provata con i tuoi amici, sono convinto che non si tratti della medesima cosa, in quei tempi ormai remoti (per fortuna) era la paura a farla da padrone e a dominare ogni forma di condivisione sociale e specialmente politica, oggi è sicuramente diverso da allora, oggi si tratta solo di assoluto disinteresse e senso di totale impotenza dovuta al mancato senso di condivisione di massa rispetto a delle problematiche evidenti, questo assurdo immobilismo, annichilisce e toglie le forze oltre che le poche speranze.
    Forse per la prima volta ammetto anche a me stesso che Lui ha stramaledettamente ragione quando afferma che ha dalla sua un gradimento ben oltre il 60% degli Italiani, i conti tornano, quello che sta succedendo intorno a noi lo palesa e lo conferma, in quella percentuale circa il 20% sono corruttori, un altro 20% sono i corrotti, un 10% sono entrambe le cose, sia corruttori che corrotti, ed infine un 10% di sciocchi che si sono lasciati cimburnire dalle sue televisioni e dal falso senso di benessere che esse emanano in continuazione.

    Nei rimanenti 40% (quelli che non lo amano) ci sono gli indecisi, i troppo decisi, chi può fare qualcosa, chi non può fare niente, chi sa cosa si dovrebbe fare ma non lo può fare, un mondo però sempre più cosciente della propria impotenza quindi tendente alla rassegnazione.

    Mi raccomando resisti, non ti alanfordesizzare, altrimenti siamo veramente rovinati…..

    Ciaooo neh!

    • Franz ha detto:

      Chi va col pessimista impara ad “alanfordesizzare” ?
      Ti dimostro che non è così, ribattendo come è ormai nostra antica abitudine alle tue diagnosi e soprattutto alle tue prognosi.

      Il consenso della Jena Ridens è in deciso calo, e ben lontano da quel sessanta per cento; e non è mai successo al mondo che possa aumentare a fronte di ‘manovre lacrime e sangue’.
      Penso che un’opposizione credibile, organizzata e dotata di un leader capace, ci avrebbe da tempo salvati da questa deriva democratica, organizzativa, sociale, etica, da quinto mondo.
      Se non è ancora successo, non è detto che non debba succedere, anzi la volubilità ideologica dell’italica gente fa della durata di questo impero (e di un impero, a differenza della dittatura fascista, retto su un consenso indotto mediaticamente) un caso eccezionale.

      Quanto infine al gioco di trasporre storicamente la scena dell’incontro fra amici, c’è del vero nelle differenze che sottolinei, ma penso che fra amici fidati lo schermo della paura venisse meno anche durante il ventennio.

      Un salutone e un buon fine settimana anche a te.

      • alanford50 ha detto:

        uuuhhhmmm, questa volta non mi convinci così facilmente, sono convinto che quel maledetto 60% di fedelissimi Lui li abbia veramente, il mio iperrealismo mi porta ad ammettere che viviamo in un mondo di ladri, di disonesti di ogni ordine e specie, di corrotti e di corruttori e dulcis in fundu di una esigua, quasi insignificante frangia di persone per bene, come vedi ho dato a quest’ultimi un 40% quindi non sono poi così pessimista, ma quel 60% di filibustieri farabutti malfattori mafiosi ecc.ecc. ci sono tutti, ogni giorno i TG ce ne ricordano qualcuno, quello che si è fatto beccare con le dita nel vasetto della nutella, ma per uno che ci casca un numero esagerato continua a farla franca e a fregarci l’avvenire, questa fetta d’umanità perduta ha tutti gli interessi di dare la preferenza e di conseguenza il voto a Lui che ne è il GURU di questo modus vivendi, quindi credimi quei numeri li ha tutti eccome, più di quanti lui stesso è in grado di desiderarne ed immaginarne, quelli che vivono alle spalle del prossimo sono un numero altissimo ed esagerato, sicuramente quelli il loro voto di preferenza lo danno sicuramente a chi meglio li rappresenta e che gli avvalla il vivere, non credi?

        Anzi devo onestamente rivedere quel 40% di brava gente, forse sono stato troppo ottimista e generoso.

        Le incognite a cui tu fai cenno sono ben due, il consenso in deciso calo e l’auspicio di una opposizione credibile, due belle “x” a cui è difficile dare una soluzione certa, quasi matematica.

        In chiusura, al gioco di trasporre storicamente la scena dell’incontro fra amici, credo che storicamente (a parte le ovvie eccezioni) di amici fidati ce ne fossero veramente pochi, a quei tempi non ci si fidava nemmeno dei parenti stretti, figurati degli amici, persino gesù tra 12 amici, ne aveva uno che poi lo ha tradito, e lui dicono che ci vedesse lungo….

        Carissimo stammi sempre al meglio, speriamo che queste benedette vacanze ristoratrici arrivino in fretta….

        Ciaooo neh!

      • Franz ha detto:

        “Questa volta non mi convinci così facilmente”: dovrei dedurre che le altre volte ti ho convinto, e addirittura facilmente??? Davvero la vita è sorprendente… 🙂

        Sono andato a rivedere i risultati elettorali delle ultime europee, quelle del 2009.
        Il PdL (Partito della abolizione della Libertà) ha ottenuto 10.807.000 voti circa, che è il 21,4 % dell’elettorato (50.410.000).
        Negli ultimi tempi, tutti i sondaggi attendibili danno un deciso calo di consensi al governo, a cui è molto verosimile aspettarsene presto un altro, a causa della ‘manovra lacrime e sangue’ su una popolazione economicamente già molto in affanno.
        Che cosa diventa il 21,4 % se gli applichiamo due cali? Un numero più vicino al 6 che al 60 !!
        Dunque non lasciamoci ingannare anche noi dalla propaganda, ti prego.

        Ancora un salutone pre-estivo.

        • alanford50 ha detto:

          Ahahah, diciamo che mi hai convinto facilmente là dove era facile convincermi, nel senso, che non è cosa segreta che politicamente parlando abbiamo idee molto parallele se non addirittura simili, le differenze, anche notevoli, sono sempre sorte quando parliamo di metodi, di possibilità e di tempi per porre rimedio allo sfacelo in cui ci troviamo, dove tu occupi una posizione più ottimistica e possibilista ed io invece una più realistica similpessimistica, tutto qui, insomma il contadino zappa meglio là dove il terreno glie lo consente, in questo senso mi sono lasciato convincere facilmente, ahahah.

          Circa quel fatidico 60% io non parlavo solo della gente del PDL che so che non va oltre la cifra che tu hai citato, ma proprio della massa di farabutti, fedifraghi, mariuoli, ladri, mafiosi, corrotti e corruttori ecc.ecc. che ha più di un motivo per sorreggerlo in qualche modo, anche se non gli da direttamente il voto, la mia percentuale pessimistica era rivolta allo stato morale dell’Italica massa di gente, insomma come quasi dappertutto ormai ci sono più ladri che gente onesta, in questo senso intendevo dire che avendo un appoggio di tale portata è più facile per uno come loro stare su al posto di comando, questo è un dato incontrovertibile, viviamo in un mondo di ladri e di disonesti, tranne uno sparuto gruppetto che è obbligato a salvarsi in ogni modo immaginabile e possibile cercando di resistere nel tenere alto l’orgoglio della propria onestà intellettuale e materiale…….

          Ciaooo neh!

  10. amanda ha detto:

    Ma Sara come si può confondere una mimosa con un maggiociondolo?

  11. amanda ha detto:

    non ripiegarti nel tuo nuovo e, ti auguro, felice privato.
    sono sicura che ciò che piace di te è il tuo essere animale sociale a 360°.

    quindi ti concedo una piccola astenia primaverile ma rimettiti in sesto ed in armi 🙂

    • Franz ha detto:

      Con l’assistenza, l’attenzione e le …premurose bacchettate di un’amica come te, che sento molto affine in sensibilità, sarà facile ritrovare la bussola, anzi mi sento già più saldo e percorso da nuova sana indignazione e incazzatura… 😡

      Datemi una piazza !!!
      😀

  12. I - 330 ha detto:

    Benedetta ignoranza informatica! Ciò che avevo messo tra virgolette si è cancellato, sorry! La frase era “ma l’unico pericolo che sento veramente è quello di non riuscire più a sentire niente “. Ri-ciao!

  13. I - 330 ha detto:

    Ma no, dai, non essere così pessimista!!! In realtà qualcosa si sta muovendo: qui da me, a Piacenza, noi lavoratori della scuola ci ritroveremo davanti all’ Ufficio Scolastico Provinciale, giovedì 3 giugno, per una bella protesta … personalmente voglio munirmi del fischietto dal suono più penetrante e “perfora-timpani” che sia possibile procurarsi! 😉
    Unico peccato … che non vendano amplificatori di pernacchie!!!
    Per il tuo senso di inadeguatezza mi permetto di citarti una frase del testo della canzone “Fango”di Jovanotti:<>
    Ti metto anche una poesia che mi è particolarmente cara, del grande Mario Benedetti…qualcosa mi dice che saprai a chi dedicarla! 🙂
    Ciao!!!
    p.s. : la poesia l’ho copiata ed incollata dal sito “Siamo un fiume lento” che trovo interessantissimo e che invito te e tutti i visitatori del tuo blog a visionare, vale davvero la lettura!

    “Facciamo un patto” (Hagamos un trato)

    Compagna:
    tu
    sai
    che puoi contar su di me
    non fino a due
    né fino a dieci
    ma contare su di me.

    Se a volte
    sentirai
    che ti guardo negli occhi,
    e una vena
    d’amore riconosci nei miei,
    non impugnare fucili
    non pensar che
    deliro.
    Malgrado la vena
    o magari perche’ esiste,
    puoi contare su di me.

    Se altre volte
    mi trovi
    oscuro senza motivo,
    non pensare che sono giù
    puoi contare lo stesso su di me.

    Ma facciamo un patto:
    Io vorrei contare su di te.
    E’ cosi’ bello
    Sapere che tu esistí,
    Uno si sente vivo.

    E quando dico questo
    voglio dire contare
    anche fino a due
    anche sino a cinque.

    Non perche’ tu corra
    premurosa in mio aiuto,
    ma per sapere
    con certezza
    che sai che puoi
    contare su di me.

    • Franz ha detto:

      Grazie di cuore per i tuoi contributi, cara amica I.
      Intanto di ottimismo, che non guasta mai nell’ineguagliabile livello di desolazione che attraversa ormai il nostro Paese, e poi per i contributi di genere letterario.
      La frase di Jovanotti è semplice ed essenziale, e per questo decisamente saggia.
      La poesia di Mario Benedetti è altrettanto semplice nello stile, e dimostra una grande sincerità, anche se, per essere grande poesia, avrebbe forse bisogno di un linguaggio un poco più meditato e un poco meno ripetitivo. Comunque molto gradito il pensiero che hai avuto!
      E grazie anche per la segnalazione del sito, che conto di visitare con la dovuta attenzione.

      Ciao I, buon fine settimana!

  14. Sara ha detto:

    Uhm…ma hai messo una foto di una mimosa striminzita o sbaglio?
    Questa stagione ha ben altre esuberanze…a tratti si sente, isolato, il profumo dell’estate!wordpress stats plugin

    • Franz ha detto:

      Una tiratina d’orecchi a una Giardinicola un po’ distratta e anche un po’ sbrigativa nella lettura, pur comprendendo che la costante lunghezza dei miei brani richiede una particolare dotazione di pazienza.

      L’estate sta per calare il suo luminoso mantello sulla natura, e trasformare il colore del grano.
      Penso però che i giorni più belli siano questi, sia per la vivacità dei colori, sia per il senso di tripudio e rinnovamento, sia anche per l’effetto ‘sabato del villaggio’ rispetto alla stagione delle vacanze.

      Un salutone.

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