.
Da molto tempo la mia informazione sui fatti del nostro Paese e del mondo avviene principalmente tramite internet, e soprattutto attraverso tre canali privilegiati: la pagina del Fatto Quotidiano, sempre ricchissima di spunti e opinioni anche divergenti fra loro, quella del blog di Beppe Grillo, che meritoriamente (e da sempre) dà spazio anche ad altre voci importanti, e infine quella di Facebook, da cui mi giungono molte segnalazioni di amici, nonché gli aggiornamenti di siti dedicati proprio all’informazione.
Notizie, approfondimenti, opinioni nutrono così quotidianamente la mia naturale curiosità e bisogno di conoscenza, come un flusso ordinato e continuo, e quasi impercettibile.
E’ solo in rarissimi casi che quel flusso subisce uno scossone e si trasforma in un’inattesa onda anomala, per l’importanza e la novità di contenuti che modificano improvvisamente la mia abituale percezione della realtà.
E’ successo non molti giorni fa, grazie a uno straordinario articolo su Julian Assange pubblicato da Beppe Grillo, e poi, di lì a poco (con un’impressionante simultaneità), ad un filmato che cerca di porre dubbi su presunti secondi fini dello stesso Grillo e del suo braccio mediaticamente armato, la ‘Casaleggio Associati’, che, come si sa, cura tutti gli aspetti di comunicazione di zio Beppe.
Ho già provveduto a linkare nell’occhiello, su in alto a destra di questa pagina, l’articolo su Assange (autore: Sergio Di Cori Modigliani, puoi cliccare anche qui), e qualcuno fra i più curiosi visitatori l’ha già letto.
Nonostante la relativa lunghezza, ha tutte le caratteristiche di un’avvincente pagina di romanzo, a cavallo fra lo spionaggio e la fantascienza, caratteristiche immaginifiche e quasi epiche che gli danno una particolare forza a livello informativo, anche indipendentemente dalla grande rilevanza dei contenuti.
Un duello senza esclusione di colpi, veniamo a sapere, è in corso fra due grandi fazioni mondiali, capitanate da due donne quasi omonime: Christine Lagarde, direttrice generale del Fondo Monetario Internazionale, e Cristina Kirchner, presidente della Repubblica Argentina.
Sono le rappresentanti di due differenti gruppi, interessi, visioni del mondo e del futuro.
Da una parte l’oligarchia economica occidentale, che sta saccheggiando e schiacciando anche la nostra Europa, anche il nostro Paese, anche la nostra vita quotidiana, in un’ipotesi sociale esasperatamente capitalistica e generatrice di squilibri, guerre, devastazione ambientale; dall’altra una coalizione di Paesi sudamericani di cui qui da noi si parla davvero troppo poco, che stanno proponendo nuovi modelli sociali, solidali e sostenibili (socialmente ed ecologicamente), fondati sul rifiuto del grande ricatto del debito pubblico.
“Perché stupirsi, quindi, che gli inglesi vogliano invadere un’ambasciata straniera? Non era mai accaduto neppure nei momenti più bollenti della cosiddetta Guerra Fredda” si può leggere, in maniera del tutto consequenziale e credibile, sul finire dell’articolo, di cui non aggiungo altri stralci.
Passo invece all’altro contributo.
Un filmato di otto minuti (clicca qui), con una dovizia e precisione nella documentazione che lo rendono degno di grande attenzione, evidenzia strani legami di Beppe Grillo, Marco Travaglio, Il Fatto Quotidiano e altri siti e case editrici, il tutto tramite la ‘Casaleggio Associati’, con gruppi legati alla massoneria internazionale e al progetto di un nuovo ordine mondiale.
La mia prima reazione è stata indispettita, come da chi vede messa in dubbio la fonte di tanta informazione contro corrente, attendibile, appropriata ai veri problemi epocali, avvertita ormai da molti anni come baluardo contro la menzogna e la sopraffazione, il tutto in nome di quella pratica, fin troppo diffusa, di fare dietrologia, di scorgere dappertutto mandanti occulti e progetti esoterici.
Ma poi l’onestà mi impone un ripensamento, e un tentativo di quadratura, di sintesi, fra le mie certezze consolidate, circa quelle fonti messe in discussione, e l’indiscutibile razionalità critica del filmato, e soprattutto per quelle immagini e allusioni massoniche riprese dai siti della Casaleggio.
E così, non volendo affatto rinnegare la mia fiducia nell’opera di zio Beppe e compagnia (confortata più che mai dalla sua divulgazione di quell’eccezionale articolo che ho lungamente citato), giungo a formulare un’ipotesi che appare invero molto fantasiosa, tanto da farmi esitare dal parlarne qui, per paura di essere annoverato a mia volta fra i creduloni che diffondono verbi esoterici incontrollati.
L’ipotesi che, all’ombra di queste preziose fonti, ci sia davvero un movimento internazionale massonico, e che davvero questo si ponga l’obiettivo di un nuovo ordine mondiale. Ma che quest’ultima etichetta, che di solito è stata attribuita a progetti di oligarchia capitalistica (quelli, per intenderci, capaci di architettare l’11 settembre), prefiguri invece una risposta e una proposta di rinnovamento adeguato alle inedite e drammatiche sfide sociali e ambientali che mettono in discussione il futuro della compagine umana. Una massoneria ‘buona’, dunque, illuminata come il principe di Niccolò Machiavelli.
E che il carattere istrionico, vulcanico, profetico ed etico di zio Beppe non sia altro, qui da noi, che lo strumento di attuazione di quel segreto progetto: in fondo non è difficile immaginare, dietro lo straordinario successo della sua svolta politica a cinque stelle, l’appoggio di moderni studi scientifici di comunicazione e di immagine.
E, d’altra parte, non è certo estranea alla massoneria una spiccata progettualità messianica, oltre alla tipica concentrazione di potere, e dunque finisce per apparire verosimile un piano salvifico per l’umanità.
Quest’ipotesi, appena si affaccia alla mia mente in tutto il suo incontrollato clamore, mi dà fastidio quasi quanto la prima visione di quel filmato.
Poi, allo stesso modo, ho un ripensamento. In fondo sono sempre stato convinto della debolezza e fragilità del modello sociale democratico, in qualsiasi forma più o meno perfetta, di fronte a sfide epocali come quella che sta vivendo l’umanità intera, così come di fronte all’arroganza pervasiva e troppo potente delle oligarchie economiche e militari, e ho spesso concluso che solo qualche altra forma di controllo del potere potrebbe fronteggiare queste ultime.
Sarà dunque una lobby segreta e illuminata a salvarci?
.
.
.
.
——–
Immagine da: http://www.lettera43.it/attualita/10570/cosi-nasce-uno-tsunami.htm
Pingback: Un mio bilancio del 2015 | Franz-blog .2
Pingback: Elenco di considerazioni e metafore sul M5S « Luca Rinaldoni
Maestro Poli,
Ho capito chi sei e ti ringrazio per le belle parole spese nei miei confronti. Non ho calcato la mano su “la guerra infinita” per non infierire, è un libro che non fa “testo” (raramente ossimoro fu più appropriato). Performance letteraria in cui Giulietto Chiesa indossa i panni di un improbabile Nostradamus de noartri ma, fortunatamente per l’umanità, non ne azzecca una. Il suo paranoico antiamericanismo è stato sgretolato dagli eventi in una manciata di anni. L’imperialismo USA è roba andata in aceto.
Giulietto Chiesa e Marco Travaglio sono affetti da narcisismo patologico, vivono entrambi nella convinzione di essere depositari di verità assolute, considerano “indizi” le loro intuizioni e “verità preliminari” le loro deduzioni. L’inesistenza di elementi probatori inconfutabili è irrilevante, in primo piano ci sono sempre e solo certezze autoprodotte, auto costruite. Hanno in comune anche un altro aspetto caratteriale, quello di considerare idioti coloro che non la pensa come loro e tentano di evidenziare palesi lacune. Adottare la tecnica del “taglia e cuci” a proprio piacimento, per sferrare attacchi contro “nemici” che non daranno mai vita a ritorsioni tangibili, non porta certo alla qualifica di “braveheart”. Se Chiesa avesse avuto in mano veramente elementi eclatanti e indiscutibili a supporto delle sue teorie e fosse stato uomo ardito, non avrebbe scritto un romanzo, avrebbe fatto come Assange, si sarebbe giocato il culo.
Ho fatto liceo e università nella “bollente” Torino degli anni ’70, l’odio nei confronti dei posteri di Lincoln da parte dei comunisti è nato il 25 aprile, si è ingigantito in Vietnam e non si è mai più spento, nonostante nel frattempo siano emerse scomode verità sull’impero rosso. Se volete provocare qualche travaso di bile a Giulietto Chiesa… fategli presente che a fronte dei 6milioni di ebrei uccisi da Hitler ci sono 30milioni di Russi sterminati da Stalin, per lui i marines in Afghanistan sono “aggressori”, “invasori”, i soldati russi a Kabul erano “alleati del popolo”.
Il trend evolutivo della comunicazione “sinistra” (una volta si chiamava indottrinamento delle masse), ha fatto propria la logica più becera della comparazione, quella che sfocia nel j’accuse unilaterale finalizzato a una distorta distribuzione dei pesi. Non potendo più dire: “i comunisti sono bravi”, si urla al mondo: “gli americani sono più cattivi”. Giulietto Chiesa è un sottoprodotto di questa scuola di pensiero.
Ritengo che la quantità industriale di livore catastrofista che alberga in Giulietto Chiesa nasca da due banalissime, direi puerili, motivazioni, il suo nome e il suo cognome. Per un comunista integralista ateo convinto chiamarsi “Chiesa” è il massimo dei minimi… e poi… quel “Giulietto”… gli altri si chiamo Giulio… lui no… Giulietto… una tacca più in basso… Tarcisio di Zelig direbbe: “certe cose ti segnano”. Dai questa è carina
TADS
Ps: amico Franz, youtube è pieno di cose MOLTO più interessanti e istruttive dei deliranti sermoni di Giulietto Chiesa.
ops… errata corrige, i mondiali del ’82
Illustre Franz,
dovresti aver intuito che le sterili polemiche non mi attraggono, il vivace scambio di opinioni sì, anche molto, per me è un piacere dialogare con te, anche se vivo nella ferrea convinzione che potremmo stare qui fino a natale senza spostarci di un millimetro dalle nostre posizioni.
Tu hai, manco a dirlo, il sacrosanto diritto di stimare o nutrire immensa considerazione nei confronti di Grillo, Chiesa e altri, così come io ho quello di considerarli ambigui figuri che deambulano alla ricerca di notorietà e soldi spargendo dubbie verità, comunque lascia che esprima meglio il mio pensiero, non per convincerti, sia chiaro, semplicemente per non essere frainteso.
Il film di Moore, Michael, Roger faceva 007 (è pur vero che siamo nell’ambito della fantasia quindi il tuo lapsus Freudiano è giustificato), è stato messo sul podio delle rivelazioni e spacciato per documento verità, non mi pare che, considerati i fatti, si possa monitorare come “dito”, visto che aveva la pretesa di esser “luna”. L’attentato dell’11 settembre è frutto sicuramente di una strategia che va oltre Bin Laden ma non ritengo che il “disegno” di Giulietto Chiesa sia quello giusto.
Per meglio intenderci sarebbe opportuno fare una considerazione a livello di marketing applicato, film o libri che siano, il plot “complotto” tira e pure di brutto. Oliviero Beha per riemergere dal dimenticatoio ha pubblicato un testo sul complotto che “avrebbe” fatto vincere all’Italia i mondiali del ’92, da allora si sono viste congiure ovunque. Niente di cui meravigliarsi se in molti abbiano deciso di sfruttare l’onda lunga della tresca Bin Laden/Bush/torri gemelli, Chiesa è solo uno dei tanti che è salito sul carro.
Giulietto Chiesa ha passato buona parte della sua vita ad alzare la gambetta e spisciacchiare intorno alle mura del Cremlino, quando l’URSS era veramente una fucina di complotti e trame, evidentemente deve aver somatizzato, è pubblico anche il suo viscerale odio nei confronti degli Yankees, due prerogative che non riesco a vedere come madre e padre di una indubbia obiettività. Magari aggiungiamoci anche il suo alacre impegno politico, ovviamente antiBerlusconiano a prescindere.
Su Grillo credo di aver scritto fin troppo, conosco bene la sua storia e il suo modus operandi.
Ti lascio con una considerazione, molto personale, esistono individui che nascono con un gene particolare, quello di scrivere indelebili pagine di storia, questo per loro significa raggiungere l’immortalità. Non è detto che le pagine scritte siano sempre positive, tutt’altro, direi che le pagine nere siano “tecnicamente” più semplici da riempire. Hitler, Mussolini, Fidel e tanti altri non sono stati mossi da spinte motivazionali puerili come il denaro, assolutamente no, è una questione di delirio di onnipotenza, ego smisurato e, come dicevo, di immortalità vista come scopo primario del proprio passaggio terreno. Che anche Bin Laden appartenesse a questa categoria di uomini credo sia lapalissiano, da questo punto di vista i ruoli recitati cambiano in peso e rilevanza storica, inoltre diventa impresa ardua individuare quale sia la causa e quale l’effetto, chi il pupo e chi il puparo. Articoli riportati, deduzioni e pseudo-verità a parte, mi piacerebbe approfondire questo aspetto “umano”, passami il termine.
Con stima e rispetto ti saluto
TADS
Grazie di cuore per la stima e il rispetto, illustre TADS, del tutto ricambiati.
E grazie anche per il nuovo contributo, i cui contenuti, come puoi immaginare, non condivido affatto (ma non dispero che o tu o io, di qui a Natale, ci spostiamo di qualche millimetro dalle nostre relative posizioni… 🙂 ).
In particolare non ritengo che Osama Bin Laden appartenga a quella speciale categoria di persone di cui hai dato una bella definizione.
Secondo me è stato solo, insieme alla sua famiglia, un ottimo affarista, e poi la sua immagine è stata sfruttata come un’icona dagli apparati di potere USA che ne avevano bisogno.
Fonti abbastanza attendibili lo danno morto circa un anno dopo gli attentati dell’11 settembre, e che dunque il blitz con la sua cattura ed uccisione (altro episodio, se ci pensi, tutt’altro che limpido e documentato) sia stata un’ulteriore messa in scena in chiave politica-elettorale.
Un saluto.
wow… un punto in comune l’abbiamo trovato, anche io non l’ho mai bevuta la manfrina sulla cattura e uccisione di Bin Laden.
Sul mio ultimo capoverso… sai, seppur in negativo lui è passato alla storia e non certo come affarista. Sinceramente non credo che un avido uomo d’affari possa infilarsi in una simile concezione di vita solo per soldi che, in pratica, nemmeno gode.
E’ un tressette col morto, gli americani, le teorie di predicatori come Chiesa e poi ci sono quelli come me che guardano le cose dall’alto nella loro interezza.
concedimi una battuta più o meno ironica, io appartengo alla corrente della filosofia sofista, Giulietto Chiesa è solo un giornalista
alla prox
TADS
E’ un tressette col morto, certo, e in questa partita, come in troppe altre, purtroppo i morti si contano a migliaia.
Quanto alla tua affermazione finale, credo di essere più portato al giornalismo che alla filosofia, almeno come lettore… 😈
Salutone, alla prossima.
Aggiungo, per finire, una piccola sorpresa fresca fresca, per te e per tutti: clicca qui.
Alcune premesse:
Alcune premesse:
1) so bene che sto intervenendo in un blog, non in un forum. E’ dunque perlomeno inusuale replicare ad un commento, anziché ai contenuti del pezzo che ha generato la discussione. Mi prendo la responsabilità di questa eccezione alle regole del gioco.
2) il blogger Tads non tarderà a riconoscermi (data la sua esperienza, il sio senso critico, la sua capacità analitica): abbiamo già dialogato in privato, per mia iniziativa, e da Lui ho imparato molto.
3) Sarebbe difficile per chiunque intervenire in una disputa fin qui condotta da due gentiluomini raffinati, che hanno dato una lezione di classe a tutti i lettori. Alla mia età più che matura, non avevo mai visto prima una dicussione politica condotta con tanta appassionata “antitesi” , e nello stesso tempo con tale garbo e reciproco rispetto, mai sconfinanti in debolezza.
4) E’ per me ancora più difficile intervenire, data la mia posizione di vicinanza particolare, anzi unica al mondo, nei confronti di Franz.
Tads mi dà un certo sollievo, quando con argomenti pregnanti, a dir poco ridimensiona l’immagine di Giuletto Chiesa, una immagine che Franz tende sempre ad esaltare, nutrendo per questo giornalista-scrittore-uomo politico una particolare ammirazione, da me non condivisa. Con Franz ci siamo già confrontati sul pensiero di di Chiesa nel forum che io.amministro. Chiesa è un estremista, e con questo ho detto tutto.
Ma vorrei chiedere a Tads: hai letto “LA GUERRA INFINITA”? Lo hai letto con attenzione? E’ di certo un testo suggestivo, ma forse non tutti gli argomenti impiegati per sostenere e dimostrare l’assunto di base sono argomenti reversibili o controvertibili.
Vorrei dire a Tads: un vecchio orologio con il quadrante e con le lancette, anche quando “impazziva”, o quando si fermava fissandosi su un certo “valore”, ogni tanto (per due volte al giorno) diceva la verità.
(Spero solo che la “vicinanza unica al mondo” non venga fraintesa… 😀 Comunque grazie per il contributo)
Pingback: Al titolo ci penso dopo « fiorinellasabbia
esimio Franz,
la parte del boccalone credulone non mi si addice proprio, fidati, Bin Laden sta (stava) agli Americani come Hitler stava agli ebrei, entrambi destinatari di immense elargizioni interrotte. Le favolette di Giulietto Chiesa sono allo stesso livello di quelle che dipingono i terroristi barbuti capaci di terrorizzare il mondo stando in una caverna.
Che Bil Laden abbia avuto appoggi significativi tra le sfere dell’olimpo è pacifico, che Bush abbia architettato l’abbattimento delle torri è fantasia, neanche tanto fervida. Ti faccio presente che gli errori di Moore nel film (in internet trovi l’elenco dettagliato) non sono veniali, tutt’altro, invertire la successione degli eventi stravolge totalmente il senso delle cose.
Beppe Grillo ha smesso di fare pubblicità perchè nessuna agenzia lo ha più voluto, non è stata una sua scelta etica. Ti rammento che non sono poche le “balle” messe in giro da lui successivamente smascherate.
Berlusconi si è dimesso perchè costretto dai poteri economici mondiali, non certo da quegli inetti della sinistra o da opinionisti di parte, seguendo una certa logica bisognerebbe parlare di “complotto”, un complotto che ha portato a palazzo Chigi un uomo al soldo della cupola finanziaria planetaria.
Alcune aree del pianeta, vaste aree, sono sotto l’egida di una congrega che fa e disfa a proprio uso e consumo, questo è notorio da decenni. Se poi qualcuno si stupisce ancora di fronte alla scoperta dell’acqua calda… niente da opinare, sono per libero pensiero, però magari prima di dare dell’ingenuo ad altri…!!!
TADS
Esimio TADS,
mi dispiace sinceramente che ti sia sentito offeso dalla mia implicita accusa di ingenuità circa l’11 settembre e dintorni.
Infatti la mia meraviglia che tu avvalori sostanzialmente la versione ufficiale nasce proprio dalla mia stima nella libertà di giudizio che dimostri costantemente nei tuoi scritti.
In questo caso, però, la tua indole di demistificatore (o, come dicono con i soliti vezzi anglofoni, di debunker) si è rivolta contro il dito, cioè il film di Roger Moore i suoi evidenti difetti, anziché contro la luna, che è in questo caso la balla più colossale mai raccontata, fin dalla sera stessa dell’11 settembre, in cui senza neanche il tempo per una qualche indagine tutto il mondo ‘sapeva’ che l’autore delle stragi era stato Osama Bin Laden.
Una quantità di prove e indizi schiacciante dimostra che la macchinazione dell’attentato è avvenuta diversamente: per comodità ti ho già referenziato a questo proposito la buona sintesi del giudice Imposimato.
George Bush sicuramente non architettò l’abbattimento delle torri, come dimostra la sua reazione inebetita che ebbe alla notizia, ma è stato l’utile idiota nelle mani di un’organizzazione di potere ben più influente di lui, mossa dall’obiettivo specificato nelle prime frasi dell’articolo di Imposimato.
Credo che se approfondirai l’argomento con il tuo abituale spirito critico cambierai idea, e magari rivaluterai l’operato di Giulietto Chiesa, una delle menti più lucide e rigorose che abbiamo in Italia.
Quanto a Beppe Grillo, concordo sul fatto che, a causa del suo carattere vulcanico, abbia preso più di una cantonata, ma mi sembra del tutto insostenibile che si sia dato alla politica perché non riusciva più a vendersi alle agenzie pubblicitarie: la sua popolarità è sempre stata sufficiente a farne un obiettivo ambìto in quel campo.
Niente da controbattere, infine, sul ‘complotto’ che ha originato il cambio al vertice di Palazzo Chigi, che anche a me sembra la scoperta dell’acqua calda.
che il mondo sia in qualche modo manovrato dalla Bilderberg (organizzazione di cui Monti è membro) è un dato di fatto, non una ipotesi.
Sinceramente alle sceneggiature di fanta-politica/economica credo poco, per non dire niente, nemmeno attribuisco a Grillo doti di veggente. Non dimentichiamoci che il comico si è messo ad attaccare le multinazionali dopo essere stato ripudiato come testimonial dalla yomo. Non dimentichiamoci neanche l’inconfutabile documentazione che ha “smascherato” oltre 60 inesattezze pesanti propinate da Fahrenheit 9/11 di Moore (pellicola spacciata per documento verità), aggiungiamoci anche le mai supportate cervellotiche teorie di Giulietto Chiesa.
Recentemente è molto in voga ipotizzare complotti, massonerie, e poteri occulti vari, a me viene da pensare che siano messe in circolazione ad arte dagli stessi pseudo-accusati, il mercato parallelo delle informazioni è molto redditizio e poco attaccabile, soprattutto esercita una certa presa
non per ridurre il tutto alla radice quadrata ma per logica applicata, credo sia ingenuo pensare che mercati e governi nascano per opera dello spirito santo, lo stesso Monti è stato messo al potere da interessi internazionali ma questo lo sanno tutti… quasi tutti.
TADS
Mi sorpende molto che, se ben interpreto il tuo commento, tu dia credito alla versione ufficiale sull’11 settembre, quella che vede un fanatico religioso che dall’interno di una grotta coordina il più spaventoso e complesso attentato terroristico di tutti i tempi, e quell’altra figura da fumetto, il Mullah, che scappa in motocicletta. Il film di Moore è sicuramente pieno di difetti, mentre le teorie di Giulietto Chiesa hanno sempre preso spunto su una quantità di prove inconfutabili, quelle sintetizzate, proprio ieri, dal magistrato Fernando Imposimato in questo articolo.
Il discorso di stampo complottistico su Casaleggio è invece ben lontano da essere suffragato da prove, e rimane un’ipotesi a mio parere suggestiva, nulla più.
Quanto a Grillo, è vero che pubblicizzava la Yomo, così come è vero che sfasciava nei suoi spettacoli un personal computer; ma va considerato, almeno per valutare l’essenziale spinta etica della sua svolta politica, che ad oggi camperebbe ricco sfondato e con meno preoccupazioni se, invece, avesse continuato a vendersi al mondo della pubblicità, cosa che da molti anni ha smesso di fare.
I governi nascono, infine, è vero, per precisi interessi di politica economica, ma per fortuna quanto ho citato sull’America latina offre scenari alternativi.
Ciao Franz, non esistono più momenti in cui abbassare la guardia.
Occorre fare attenzione su tutto e tutti, perchè non ci si può fidare più di nessuno.
Che mondo triste!
Non fanno audience e non meritano commenti le buone notizie,
tutto questo spalare fango ci vuole rendere sempre più insicuri e diffidenti su tutto.
Rimetto la mia testa sotto la sabbia.
Buona settimana.
In effetti sono tempi sempre più difficili, non c’è che dire.
Ma quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare, no?
E quindi lascio che rimetti provvisoriamente la testa sotto la sabbia, ma sono sicuro che la passione del gioco stia contagiando anche te…
Una buona settimana a te, Loretta.
Non stimo Grillo per il suo modo di porsi, troppi urli e troppi insulti, ma io applico una mia teoria vado avanti ignorandolo, avrei potuto scrivere su di lui ma non lo faccio, semplicemente lo ignoro…
Se è più che lecito che tu non ne parli, credo invece sia scorretto ignorarne il fenomeno, sia per la rottura degli equilibri che sta comportando, sia perché, al di là di stridori urla e contraddizioni, è l’unica proposta politica (se escludiamo movimenti come Alternativa o Alba, per ora privi di significativo consenso) che parla di decrescita, per sintetizzare con una parola le vere urgenze della società attuale.
non ci sarà alcuna “una lobby segreta e illuminata a salvarci”, a mio parere.
Qualsiasi lobby agisce per i propri interessi e non ha mai mostrato alcuna voglia di migliorare le condizioni generali del “popolo”. Qualsiasi lobby punta a imporsi con mezzi più o meno leciti.
E la massoneria non è da tempo più quella risorgimentale.
Casaleggio & Associati è un’agenzia pubblicitaria di primaria importanza e “vende” il “prodotto” Beppe Grillo. Lo ha promosso nel migliore dei modi possibile e oggi lo difende con tutte le strategie disponibili.
Bisogna essere molto ingenui per avere speranze in tale “prodotto”, va bene nella fase della “critica demolitoria”, facile in una situazione di degrado palese e profondo come quella attuale italiana, ma non è in grado di “costruire” nulla di buono.
E la democrazia è tutt’altra cosa.
Chi decide le proposte? Chi decide quali metodi di confronto pubblico utilizzare? Chi decide le candidature elettorali? Chi decide gli amministratori pubblici? Forse l’ultimo dei “grillini” infatuato dal leader maximo?! Siamo seri….
La mia affermazione sulla lobby salvifica era volutamente provocatoria, anche se devo ammettere che il filo del discorso mi ha portato proprio a tale rumorosa conclusione.
Non credo proprio che la “Casaleggio e Associati” si limiti a vendere un prodotto, visto che interviene personalmente nel dettato politico e strategico, anche senza voler dare credito alla denuncia (tutt’altro che peregrina) delle sue connotazioni massoniche da parte del video che ho referenziato.
Ti ringrazio per avermi tacciato di grande ingenuità circa il progetto politico a cinque stelle, cosa che mi fa sentire ringiovanito. Credo comunque di essere in compagnia di molti altri giornalisti e opinionisti, il cui curriculum non dà adito a un’accusa similare, né tanto meno a quella di interessi personali.
Gli strumenti democratici del movimento 5 stelle, infine, sono sicuramente in discussione (ora più che mai), ma, se vogliamo davvero essere seri, dobbiamo riconoscere che il panorama, altrove, è ben più oscuro e corrotto.
nel “prodotto” Beppe Grillo la Casaleggio & Associati a mio parere non vede solo gli aspetti economici (pur rilevanti), ma anche quelli politico-sociali. Non credo proprio che vi siano interessi particolari nel sostenere Grillo e le sue liste, ma un grande bisogno di “spazi puliti” per tanta gente comune e vari opinionisti.
Anche questo fa parte del “prodotto”: lo offrono e molti ne sono conquistati.
E’ vero, “il panorama, altrove, è ben più oscuro e corrotto”. Un motivo in più per scegliere il “prodotto”.
Prova a risponderti alle domande che prima ho proposto. Vedrai, da persona onesta, che i dubbi sono molto maggiori delle certezze.
No, l’ipotesi meramente commerciale dell’operazione Casaleggio (che sinceremente auspicherei), lascia a mio parere seri dubbi quando quest’ultimo, e qui rispondo in parte alle domande che mi indirizzi, si pone lui stesso come dittatorello che decide tirannicamente candidati, epurazioni e strategie.
La denuncia di scarsa democrazia di Giovanni Favia è del tutto fondata, ma questo intacca solo in parte quanto di buono sta rappresentando la proposta 5 stelle, non solo secondo me, ma, ad esempio, anche secondo un opinionista che non si può certo tacciare di ingenuità e di adesione acritica a una proposta prettamente commerciale: alludo a Roberto D’Agostino, di cui ti segnalo, se non l’hai già visto, il suo scoppiettante intervento nel programma ‘Piazza pulita’.
infatti, a mio parere la Casaleggio & Associati vede nel “prodotto” Beppe Grillo sia gli aspetti economici che quelli politico-sociali, come dicevo. Tu stesso, da persona onesta e attenta, ti sei reso conto del deficit di democrazia (a voler essere buoni) nel Movimento 5 Stelle e Beppe Grillo stesso l’ha confermato oggi bollando il dissidente Favia con sottile perfidia a cui non sono estranee precise strategie d’immagine: “non lo caccio, ma non ho più fiducia in lui” (http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2012/09/06/fuori-onda-shock-consigliere-grillino-nessuna-democrazia-Movimento-5-stelle_7437949.html).
Roberto d’Agostino? Quello che con Dagospia blandisce o insulta a seconda dei suoi interessi (vds. http://ilportaborse.com/2012/06/roma-capitale-paga-dagospia-stop-agli-assalti-al-campidoglio/ , http://www.adgnews24.com/2012/08/24/dopo-bisignani-e-la-p4-dagospia-sul-libro-paga-di-alemanno-con-i-soldi-del-comune-di-roma/)?
A beh, allora…..
Nel caso di Roberto D’Agostino, l’onestà che mi attribuisci mi spinge a confessare che non ho quasi mai seguito il suo sito di ‘spionaggio’; nel video che ho linkato mi era semplicemente sembrato molto convincente il suo argomentare. Evidentemente, come suol dirsi, e vista la qualità dei suoi interlocutori in quella trasmissione, “nel regno degli orbi comandano i guerci”.
Ho letto tutto, visto il filmato e mi sembra una delle solite polente che vengono servite bollenti per farci scottare e disgustare. L’obiettivo è chiaramente Grillo e l’economia del Sud America. Ma di tutto il discorso c’è una piccolissima frase che mi ha fatto sobbalzare :Evo Morales annuncia di aver legalizzato la cocaina considerandola produzione nazionale e bene collettivo. E chi la paga quella cocaina diventata bene collettivo? I ragazzi dei paesi occidentali?
La guerra economica che si sta combattendo ha un unico scopo “la salvaguardia dei ricchi” e il mantenimento del loro potere sulle economie di tutto il mondo. In questa lotta non viene citata la Cina, che possiede il debito americano. E non si sa da che parte stia con il suo miliardo e mezzo di cittadini. Vedremo come procede.
Su Grillo c’è il sospetto che stiano cercando di delegittimarlo, ma vedo che ci riesce anche da solo, con quello che dice o meglio urla qua e là. Il problema dei movimenti è che quando devono governare diventano come tutte le forze politiche. Esprimono idee condivisibili, ma all’atto pratico non riescono ad attuare le modifiche necessarie. E litigano, dando uno spettacolo molto visto e brutto.
Al momento non vedo uscite. Anche l’idea di fare un referendum contro l’euro mi sconcerta. E dopo che facciamo? Siamo sicuri che convenga uscire dalla moneta unica? Io credo di no.
Mi fa molto piacere che tu abbia mantenuto la promessa di ‘pensare’ al tutto, e che abbia trovato anche il tempo di visionare con attenzione le due fonti da me referenziate.
Vorrei fare un po’ di chiarezza, però su alcune tue affermazioni.
“L’obiettivo è chiaramente Grillo e l’economia del Sud America”: non credo si possano uniformare i due brani, perché uno (il filmato) è esplicitamente un attacco a Grillo, mentre l’altro (l’articolo sul Sud-America dallo stesso Grillo pubblicato) è un arricchimento prezioso alla conoscenza degli equilibri mondiali, e l’indicazione di un modello possibile, discorso poi ripreso proprio oggi, nello stesso blog, in questo ulteriore post.
Un’altra puntualizzazione da fare è sul discorso della cocaina boliviana. Il contesto in cui viene citata la nazionalizzazione del suo commercio è evidentemente di ‘realpolitik’: non viene nemmeno presa in considerazione l’ipotesi di combattere una delle principali risorse economiche di quel Paese, ma quello che si vuole segnalare (e, aggiungo, quello che in questa sede più conta) è lo spirito di collaborazione e solidarietà, in Europa impensabile, fra nazioni diverse del continente in vista di un progetto alternativo al modello occidentale.
Non credo affatto, poi, che Beppe Grillo “si delegittimi da solo”: la deligittimazione gli viene ora dalla rivelazione del ruolo dittatoriale di Casaleggio; si può essere o meno d’accordo con la sua proposta politica, ma mi sembra comunque molto coerente e tutt’altro che delegittimata, finora, anche in considerazione del suo crescente successo.
Non condivido poi la tua affermazione “Il problema dei movimenti è che quando devono governare diventano come tutte le forze politiche”: mi sembra che non abbiamo esempi effettivi di movimenti chiamati a ruoli di amministrazione, se non proprio nel caso dei 5 stelle, (così come di alcune interessanti liste civiche), ai livelli comunale e regionale, caso che globalmente mi sembra dimostratosi ampiamente positivo.
Infine vorrei correggere anche la tua affermazione (del tutto simile a quella di Romano Prodi), di un referendum contro l’euro. E’ lo stesso Beppe a chiarire: “Prodi non ha capito. Se si tenesse un referendum per l’euro, io avrei già vinto. Il mio obiettivo è che siano gli italiani a decidere su temi fondamentali come l’euro e non delegare le decisioni e il loro futuro a un gruppo di banchieri e di politici.
Io, da sempre critica e per niente simpatizzante per Grillo e per il suo linguaggio sprezzante ed a volte volgare, credo poco o niente al fuori onda, come ho anche scritto nel mio blog, e ritengo più probabile la versione del fuori onda programmato. Trovo poi interessante il filmato e constato che la massoneria non manca mai: con Berlusca ad attuare il piano Gelli; con Grillo per attuare un nuovo ordine mondiale. Alla fine preferisco la seconda visto il punto a cui siamo arrivati. Ad ogni modo sono contenta di non essere mai stata una seguace del comico e dei suoi metodi falsamente antipolitici. Ciao Franz, ti abbracccio da Parma con saluti a
da Pizzarotti ( che penso poverino ancora non si sia ripreso dopo aver saputo di aver vinto!) Non vorrei essere nei suoi panni con tutte le sue grane e con il deficit pazzesco da gestire e le banche che scappano e fanno fallire il Festival verdiano. Qui la massoneria di certo non si vede, almeno fin ad ora…….
Cara Mina, conosco da tempo la tua avversione per il linguaggio viscerale e spesso volgare di Beppe Grillo e, di qui, per la sua proposta politica tout-court.
Difficile, per me che da moltissimi anni seguo con passione e riconoscenza il comico/condottiero, trovare un qualche punto d’incontro (beninteso puramente logico) con te su questo argomento.
Sei tu stessa, tuttavia, a darmene l’occasione, con i tuoi ragionamenti (sia qui che sul tuo blog), tutt’altro che impulsivi e tutt’altro che dettati dal desiderio narcisistico di vedere in difficoltà l’oggetto della tua consolidata avversione.
Il fatto che tu abbia vissuto da vicino l’eroico successo di Federico Pizzarotti, una storia che trasuda inequivocabilmente passione politica pura, e dunque un esempio trainante (al di là delle spaventose difficoltà che deve ora affrontare), in fondo non può che trattenerti, per la tua onestà intellettuale, dal desiderio di buttare via il bambino con l’acqua sporca.
Non posso fare a meno, però, di controbattere ad almeno un paio di punti dei tuoi scritti.
Intanto la locuzione ‘metodi falsamente antipolitici’ mi sembra doppiamente errata, dal momento che l’etichetta di antipolitica non è certo una sua propria prerogativa, ma proviene per paura da chi si sente minacciato dalla sua proposta (quindi l’attuale intera compagine partitica, gran parte della stampa, il nostro capo di Stato, a cui non appongo aggettivi per non incorrere nel reato di vilipendio, e l’oligarchia economica che ha preso diretto possesso del potere nazionale), proposta che è invece politica a tutti gli effetti, sia pure con carenze, per ora, sul piano di un programma nazionale.
L’altro punto che ci vede distanti è il giudizio su Giovanni Favia, che qui a Bologna e in regione si è fatto conoscere e stimare in questi anni al di là di ogni ragionevole dubbio. Anche per questo ritengo interessantissimi i contenuti di quel fuori-onda, finto o vero che sia. Da parte mia evito di prendere posizione sulla base di impressioni sull’intenzionalità o meno di quell’attacco, e mi limito a osservare con attenzione gli esiti che avrà. Ma i danni di immagine del movimento cinque stelle che ne deriveranno saranno a mio parere dovuti alla veridicità di quei contenuti, e non alla presunta sfrontatezza dell’attacco stesso.
Un salutone e un abbraccio a te.
Leggo con interesse il tuo post, Franz, e anche i commenti dei tuoi lettori. Credo che l’abbondanza di notizie che ci arrivano da ogni parte sia sintomo chiaro del fatto che vogliono farci perdere la bussola. Mai come in questi anni le notizie sono spesso contradditorie pur giungendo dalla stessa fonte e questo avviene senza che nessuno gridi alla poca serietà. Finchè non cambierà la classe giornalistica non avremo mezzi per sapere con ragionevole certezza quel che accade e noi saremo sempre qui, a porci mille domande.
Bello questo tuo blog, tornerò a leggerti.
Ciao.
Gran parte delle nostre fonti giornalistiche sono inquinate da interessi politici ed economici, e questo rappresenta un grave danno per l’opinione pubblica, che inevitabilmente forma da lì le proprie opinioni . Internet, però, dà voce anche a soggetti autonomi e liberi, sia pure confusi in mezzo a mille altre voci e rumori di fondo; bisogna aver la pazienza, la passione e lo spirito critico sufficienti per trovare e riconoscere quelle fonti sane, e poi magari diffonderle.
Grazie dei complimenti, Sari, ti aspetto prossimamente su questi schermi!
Ciao.
Su tutta questa storia devo riflettere attentamente, perché ci sono troppe informazioni deformanti su fatti reali. In ogni caso anche il M5S ha dei bei grattacapi da risolvere. Ciao , vado a pensare ! Riri52
La vicenda è maledettamente (e aggiungo italicamente) complicata, concordo.
Non stanchiamoci mai di pensare, di cercare e di valutare.
Ciao!
In effetti, se perfino la mafia può essere connotata come onorata società che protegge i deboli e crea occasioni di lavoro e reddito per chi, se aspettasse lo Stato, morirebbe di fame, “a fortiori” la massoneria è un’associazione pervasiva e onnipresente, decisamente meno pericolosa della mafia (lo esplicito perché non vorrei essere frainteso) che accompagna la società occidentale in tutte le sue manifestazioni. Spesso in modo inquietante e scarsamente (talora per nulla) condivisibile, ma “non necessariamente” (come disse Mr. Bean quando cercò di cucinare un tacchino intero in mezz’ora). Quanto abbia pesato la massoneria negli equilibri politici dei grandi Stati Uniti, è un fatto talmente risaputo che non occorrono altre parole.
In questo momento, nulla posso aggiungere alla tua accurata disamina che, come sempre, nasce da un’attenta e ponderata valutazione delle fonti. Se non il dubbio che, quando Beppe parlava dei due minuti d’odio in un post già a suo modo “storico”, già sapesse quello che si stava preparando.
A differenza tua, però, io penso credo e spero che non sia vero, e se lo fosse non riuscirei ad avere alcuna fiducia in una massoneria “buona”. Il massimo di bontà che la massoneria può concedere è il passaggio da un maligno dolo ad una cinica indifferenza.
E, correlativamente, dovrei rivedere le mie opinioni su Grillo e su Travaglio. E alla democrazia rappresentativa credo ancora fermamente. Di lobby non ne voglio, neppure a 40.000 watt.
Le capacità profetiche di zio Beppe sono ben note, ma dubito che questa volta siano giunte ad anticipare il clamore del ‘fuori-onda’ di Giovanni Favia (di cui parlo a lungo nella replica al commento di Mirella), se è questo a cui tu alludi.
E’ un’ipotesi indigesta, quella di una massoneria, o meglio di un suo settore, davvero illuminata, ma, come ho scritto, è l’unica quadratura che riesco a immaginare fra connotazioni dittatoriali e meritoria controinformazione sana.
Dal punto di vista etico anch’io credo nella democrazia rappresentativa come migliore forma possibile, ma, come ho scritto, temo che sia costituzionalmente inadeguata a fronteggiare gli interessi delle oligarchie economiche.
Riesci sinceramente a immaginare un mondo che si liberi, per via elettorale, di quei poteri distruttivi?
La realtà, come sempre, è più avvincente del migliore dei romanzi (ma questo tu lo sai benissimo); alle accuse di collusione con la massoneria si è sovrapposto il maligno fuori onda di Favia che alla fine dice quello che in molti pensano, e oramai un po’ lo penso anch’io: che altro che “uno vale uno”, dal suo blog il buon Beppe può fare e disfare non dico a suo piacimento (questo non lo ha detto e non lo pensa neanche Favia) ma, insomma, in maniera abbastanza sbrigativa e drastica; e, soprattutto, che la figura di Casaleggio ormai è altrettanto inquietante di quella di Yoko Ono dietro John Lennon. La metafora credo sia chiara e non aggiungo altro, se non che le influenze di Yoko su John sono state complesse e non tutte negative, anzi… ma altrettanto inquietanti.
In questo periodo, purtroppo, la mia frequenza su Internet si è drasticamente ridotta per cause di forza maggiore, compresa la difficoltà se non l’impossibilità di visionare i filmati, e quindi mi manca il tempo e il modo per approfondire le questioni, sia in entrata (acquisendo informazione in modo ponderato e ragionato) che in uscita (non ho più a disposizione le 5 ore consecutive che avevo dedicato alla stesura del post sulla querelle-Tavolazzi, per fare un esplicito esempio). Debbo purtroppo limitarmi a esprimere opinioni intuitive e un po’ me ne dispiace.
Grillo è l’artefice di un grande gioco di società che, come tale, ha funzionato splendidamente finchè si trattava di protestare. Per entrare nelle stanze del potere e cambiare veramente le cose occorre un salto di qualità. Anche se non ti saprei dire quale. E nel frattempo Grillo e i suoi prodi ne dovranno sopportare e vedere, come si dice a Parma, felice reame a 5 stelle, “di ogni”.
Non dimentichiamoci, e qui concludo, che un MoVimento 5 Stelle che è di fatto già ora il secondo partito d’Italia come potenziale elettorale fa paura e dà fastidio a quasi tutto l’orbe terracqueo.
Un abbraccio.
Cercherò di seguire, come posso, la vicenda
Il tuo commento, fra tante voci anche discordanti, mi è di grande conforto, per la nostra consueta comunanza di sentire e valutare.
Anche se mi dispiace quanto mi dici sulla tua limitata possibilità di accesso alla Rete; e anche se non hai risposto all’importante questione finale del mio commento precedente.
In ogni caso, abbraccio ricambiato e alla prossima.
Caro Franz, grazie per questo spunto di riflessione. Dietro Grillo ci sono altri poteri, più forti della sola volontà di un uomo che dal nulla crea un partito? La cosa non mi stupirebbe, dietro una formazione politica ci sono sempre mille interessi (in genere economici) e, d’altra parte, difficilmente si può portare avanti un progetto politico su scala nazionale senza pesanti appoggi, eventualmente anche internazionali. Che poi quegli appoggi abbiano una connotazione “esoterica”, o forse semplicemente etica, potrebbe essere un’arma a doppio taglio: è senz’altro cosa buona e giusta avere una precisa visione del mondo per poter realizzare qualcosa di buono, d’altra parte, pure grandi dittature hanno avuto origine da pensieri filosofici eccessivamente “rigorosi” (o in tal modo interpretati). Infine, posto che io stessa coltivo il dubbio su ogni politico o messia o salvatore della Patria, credo che Grillo abbia creato un bel po’ di scompiglio nel teatrino politico italiano, togliendo voti sopratutto a sinistra e, come sappiamo, la sinistra ha modi bizzarri e fantasiosi per eliminare i concorrenti 😉
Grazie a te, cara Giraffa, e bentornata da queste parti.
Un’arma a doppio taglio: dici bene, e la cosa spaventa anche me: il messaggio de “La fattoria degli animali” di George Orwell è sempre drammaticamente attuale.
Il fatto che Grillo tolga voti alla cosiddetta sinistra italiana (di cui conosciamo le quotidiane e sistematiche nefandezze) mi sembra un fatto molto positivo; non capisco bene però a che cosa alludi con la tua ipotesi di eliminazione dell’avversario.
Ciao!
Alludo al fatto che potrebbero inventarsi qualsiasi cosa pur di eliminare chi gli toglie voti, compreso mettere in giro voci di una nuova moderna massoneria 😉 Però, a parte le macchinazioni della sinistra, bisogna ammettere che certe cose che ho letto su Casaleggio, se vere, sono abbastanza inquietanti. A presto, caro Franz!
Anche a me sarebbero sembrate voci fantasiose, anzi farneticanti, e anch’io le avrei attribuite a chi ha interesse a combattere una forza politica minacciosamente antagonista; tutto questo se non avessi visionato il video di cui parlo (tu l’hai fatto?), che mostra un paio di indizi molto forti a sostegno della ‘pista massonica’.
Ciao, cara lady G., a presto.
Sì, ho visto il video e si tratta di legami piuttosto inquietanti. Ne aveva scritto, qualche tempo fa, anche Dagospia: http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/1-roberto-casaleggio-eminenza-digitale-del-movimento-5-stelle-il-gemello-misterioso-di-beppe-39626.htm . Non ci resta che vigilare! Un abbraccio 🙂
Grazie per l’interessante contributo, in questa tua replica che ho dovuto recuperare dalla coda di spam, dove le oscure forze del male l’avevano misteriosamente cacciata… 😉
Bisogna davvero vigilare…
Commento? Non commento? Boh non so, ma no dai, me ne vado. Vedrò alla prossima lo saluto il Franz, ora faccio finta di niente e scappo non vista eh eh eh (Luca se mi hai scorta fai finta di niente e non fare lo spione)
Rispondo? Non rispondo? Boh non so, ma no dai me ne vado. Spero che alla prossima mi arrivino i saluti di Terry, sempre graditissimi, e magari (non dispero) un commento su quello che ho scritto. 🙂
Per un movimento che nasceva dal basso, in cui uno conta uno, la scoperta recente che le cose non stanno proprio così, anche senza tirare in ballo complotti internazionalmassonici, è una grande delusione. Ciao, Francesco.
Mirella
Proprio poche ore prima della pubblicazione del mio articolo, ‘Piazzapulita’ su La7 ha trasmesso, un po’ a tradimento, il fuori-onda, che poi è esploso come una bomba su tutti i giornali e siti di informazione, in cui Giovanni Favia ha parole di fuoco contro Casaleggio.
Sono riuscito a visionarlo proprio ora (vedi qui) e l’ho trovato interessantissimo, e utile ad approfondire la conoscenza del movimento 5 stelle, ipotesi strane comprese.
So che tu hai molta stima di Favia, per averlo visto all’opera personalmente; anch’io lo stimo moltissimo, a maggior ragione dopo queste sue ultime affermazioni, del tutto credibili e condivisibili.
Dispiace, certo, vedere inquinata da dinamiche di tirannia una proposta politica così straordinariamente promettente. Ma personalmente in fondo non mi sorprende, avendo sempre più che percepito tale caratteristica di Gianroberto Casaleggio.
Come evolverà il movimento, di fronte alla diffusione della coscienza di questi fatti, è difficile immaginare, e dispiace anche che ne venga probabilmente minata l’immagine di compattezza e purezza, con probabili ricadute nei consensi elettorali.
Come sempre la realtà si mostra diversa da come la vorremmo; ciò non toglie che i semi di rinnovamento gettati e coltivati da Beppe Grillo e dalla parte sana di questo fenomeno politico siano ormai incancellabili, e destinati a cambiare definitivamente il quadro complessivo.
Ciao, Mirella, grazie.
ogni volta che ho la sensazione di un pilotaggio a monte, da qualsiasi parte venga, mi inquieto
E fai bene. Ciò non toglie che sia giusto cercare di conoscerne l’entità e le modalità, e anche porsi ipotesi strane e apparentemente fastidiose.